Capitolo 13

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Il calore del sole mi accarezza il volto mentre pian piano mi sveglio. Ieri sera ho dimenticato di chiudere le persiane ma non mi dispiace, perché i primi raggi del mattino si fanno strada nella mia stanza rischiarandola lentamente. Mi concedo un minuto per ammirare la bellezza di un nuovo giorno poi mi infilo le pantofole e scendo in cucina dove trovo mia madre intenta a scrivere qualcosa su un bigliettino. Quando mi vede si blocca di colpo.

- Oh bene Ginevra ti sei già svegliata. Ti stavo lasciando due appunti ma non importa, posso dirti tutto a voce.

- Spero non mi caricherai di faccende, avrei ancora una tesina da finire...-

- Non preoccuparti, sono solo due cose. Ho fatto partire la lavatrice, per favore quando termina il ciclo stendi il bucato; per quanto riguarda il pranzo puoi prepararti qualcosa, il frigorifero è pieno di roba, oppure puoi scaldarti il tortino di verdure che è avanzato ieri sera, vedi tu. Ah un'ultima cosa, quando finisci di mangiare puoi caricare e far partire la lavastoviglie? Grazie - e senza darmi il tempo di rispondere mi da un bacio e scappa a lavoro. La casa è immersa nel silenzio, si sente solo il cinguettio degli uccellini in giardino. Prendo la mia tazza e mi preparo un caffè latte senza dimenticare i miei immancabili biscotti al cioccolato. Mi siedo al bancone della cucina, perfettamente lucidato, e inizio a fare colazione. Non accendo la tv, voglio godermi questo momento di tranquillità prima di dedicarmi allo studio. La mia mente corre ancora una volta agli eventi della sera prima e poi mi rabbuio rendendomi conto che ormai è quasi una settimana che non sento Lance, lunedì riprenderò a seguire le lezioni e spero tanto di riuscire a parlarci. Sospiro e torno verso la mia camera per scegliere i vestiti da indossare. Opto per un paio di jeans scoloriti e un maglioncino nero. Un abbigliamento comodo per lavorare al meglio. Non ho voglia di truccarmi ma poi penso che se Arthur dovesse tornare in libreria io sarei impresentabile, perciò cambio idea. Prendo tutto ciò che mi serve e sto per dirigermi in bagno, quando mi viene in mente che non controllo il cellulare da ieri sera. Cerco un po' a casaccio dentro la borsa e quando finalmente riesco a trovarlo vedo che qualcuno mi ha cercato. Faccio per aprire il messaggio ma la batteria si scarica e il telefono si spegne prima di riuscire a vedere di chi fosse. "Maledizione". Lo metto in carica e quando, dopo un'eternità finalmente il display riprende vita, mi ritrovo a sperare che quell'sms sia da parte di Arthur e, infatti, è così. Me l'aveva inviato la sera prima, a quanto pare poco dopo il mio rientro. Leggo e rileggo quelle frasi incapace di fare altro.

'Ciao Ginevra, sei quasi scappata via poco fa, è tutto a posto? Spero tanto che tu ti sia divertita questa sera, io sono stato molto bene. Per favore non dimenticarti quello che ti ho detto. A presto, buona notte e sogni d'oro '.

Dannazione! Tante paranoie per poi scoprire che mi ha scritto poco dopo che ci siamo salutati. Adesso penserà che me la sono presa perché non mi ha baciata. Digito con foga una risposta dicendogli, tra le altre cose, che il cellulare è rimasto tutta notte nella mia borsa e che ho letto il messaggio solamente ora; la pura e semplice verità. Invio e con grande sollievo la sua risposta non si fa attendere molto.

'Non preoccuparti, l'importante è sapere di averti fatto passare una piacevole serata. Che fai di bello? Sei già a lavoro?'

'No inizio alle due, al momento mi sto dedicando allo studio. Tu?'

Dirgli che in realtà stavo per andare a farmi una doccia non mi sembrava il caso.

'Io ti sto pensando'.

Mi sciolgo come un cubetto di ghiaccio lasciato al sole. Vorrei scrivergli che io ho pensato a lui tutta notte, anzi sin da quando l'ho incontrato per la prima volta in stazione, ma mi trattengo, evitiamo di fare la figura della sfigata. Appoggio il cellulare sul comodino e con un sorriso a trentadue denti apro la porta del bagno e accendo la mia piccola radio portatile. "Teenage Dream" di Katy Perry rimbomba all'interno della piccola stanza. Canto a squarciagola, non c'è canzone più azzeccata in questo momento. 

US - storia di noi due (#wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora