Prendo un bel respiro e cerco di reprimere l'impulso di raggiungere Mad e riempirla di sberle.
Consapevole del fatto che di lì a poco sarebbe tornata a cercare il suo iphone, mi affretto a rimetterlo esattamente dove l'ho trovato attirando gli sguardi incuriositi delle due amiche. Come previsto, giusto il tempo di tornare alla mia postazione dietro al bancone, sento lo scampanellio dell'ingresso seguito dall'entrata di una Mad trafelata.
- Scusa Ginevra - dice con il fiatone - non voglio disturbarti ancora ma ho perso il telefono. Per caso l'hai visto? - stringo talmente forte il banco che le nocche mi diventano bianche.
- No - rispondo secca.
- Che casino - piagnucola portandosi una mano sulla fronte, poi abbassa lo sguardo, lo nota. Si accuccia e lo rimette velocemente in borsa. Osservo la scena imperturbabile, la rabbia che provo è più feroce di una chimera ma non mi lascio sopraffare e continuo a mantenere il controllo delle mie facoltà. Dopotutto, sono estremamente convinta che prima o poi pagherà a caro prezzo le conseguenze delle sue azioni. La cattiveria non porta mai nulla di buono. Bisogna solo avere un po' di pazienza e quando accadrà io sarò lì a godermi la scena ridendo sotto i baffi.
- Trovato - mi rivolge mezzo sorriso e poi, con la sua solita maschera da ragazza dispiaciuta, abbassa il capo e si allontana silenziosamente.
***
- Avevi ragione -
- Lo sapevo! Quella maledetta stronza! - ringhia Del scattando in piedi - non so come tu abbia fatto a stare tranquilla - passeggia avanti e indietro nella sua stanza scossa da quanto le ho appena riferito.
La prima cosa che ho fatto dopo aver terminato il turno in libreria è stata quella di correre immediatamente a casa della mia migliore amica per sfogarmi.
- Per caso hai scoperto se ha anche qualcosa a che fare con Mike? - scuoto la testa.
- No, ho controllato. Sia nella posta in entrata che in quella in uscita non c'è nulla. Compaiono solo i messaggi di Arthur - sento una piccola morsa allo stomaco non appena pronuncio quel nome. Rivedo ancora quell'ultimo messaggio: "La tua amica è davvero simpatica. Grazie per avermela presentata, questa sera ci vediamo ancora" recitava. "Credo sia ora di voltare pagina" diceva più sotto e la possibilità che possa farlo davvero mi rattrista. Non ha lottato per me, ha preferito mettere un punto alla nostra storia, sparire e rifarsi una vita. Ha preferito scegliere la via più semplice e dare ascolto a quella vipera doppiogiochista. Immaginarmi un'altra tra le sue braccia mi fa imbestialire.
- E non hai controllato la rubrica? - Del sta ancora camminando in giro per la stanza, la sua domanda mi fa ripiombare immediatamente alla realtà. Batto il palmo sulla fronte.
- Non ci ho pensato - esclamo sentendomi un'idiota.
- Mmmh... - si arresta per un attimo a riflettere poi schiocca le dita illuminandosi - ce l'ho! Forse so a chi posso rivolgermi - afferma con aria furba.
- Per far cosa? -
- Per sapere se Mike e la vipera si conoscono, ovvio! Se fosse così riusciremmo ad avere delle prove -
- E come? A chi hai intenzione di rivolgerti? -
- Tu lascia fare a me, non preoccuparti - ammicca.
I giorni a seguire si rivelano relativamente tranquilli. Le lezioni e i due pomeriggi di lavoro alla Te&Library assorbono tutto il mio tempo infatti, ogni sera, torno a casa giusto in tempo per la cena per poi crollare in un sonno profondo stranamente privo di sogni. Evito di pensare a Mad, ad Arthur e alla sua nuova fidanzata. Evito di aprire facebook per paura di ritrovarmi in bacheca fotografie che non vorrei vedere, anche se la curiosità di sapere con chi si è consolato è tanta.
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US - storia di noi due (#wattys2017)
RomanceGinevra ha vent'anni, una nuova vita davanti a sé e un segreto che ogni notte continua a torturarla sotto forma di terribili incubi. L'amore è stato bandito per sempre dalla sua vita, o almeno così crede, perché quando conoscerà Arthur, il misterios...