Chapter 16

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Capitolo sedici

Harry si rannicchiò in un angolo del divano, sollevando lo sguardo per osservare le espressioni dei suoi amici, i quali lo stavano guardando come in attesa da quel che parevano ore, il silenzio totale ad avvolgerli.
Si passò nervosamente una mano nei ricci - ancora leggermente umidi a causa della doccia che aveva fatto una ventina di minuti prima - sfuggendo volontariamente agli occhi dei presenti e prendendo a fissare intensamente un punto imprecisato del pavimento.
Non appena Harry era stato dimesso dall'ospedale Louis, ignorando completamente le sue deboli e vane proteste, l'aveva portato nell'appartamento che condivideva con Liam, prestandogli dei vestiti puliti e lasciando che dormisse nel suo letto perché "tu lì non ci torni".
E sebbene Harry fosse stato fottutamente terrorizzato sin da quando s'era risvegliato in quel letto d'ospedale, sobbalzando ogni qualvolta il suo cellulare prendeva insistentemente a squillare a causa delle chiamate di Ben, aveva comunque deciso di affidarsi completamente al più grande.
A quel punto avrebbe dovuto sentirsi meglio, ma.
L'unica cosa a cui riusciva a pensare, l'unica cosa che non riusciva a togliersi dalla testa era il pensiero che Ben potesse fare del male ai suoi migliori amici e aLouis.
Dopo anni di "relazione" - se così poteva essere definita - e convivenza era arrivato a conoscerlo meglio delle proprie tasche per cui sapeva perfettamente di cosa fosse capace quell'uomo. Esattamente per quel motivo non riusciva a cancellare quella preoccupazione dalla sua testa, proprio per quello l'idea di ritornare da lui per tenerli al sicuro stava diventando, ora dopo ora, sempre più pressante.
Eppure, due giorni dopo, non era ancora riuscito a muoversi da quell'appartamento, desiderando inconsciamente di poter essere salvato, di poter ricominciare da capo, di non voler abbandonare la calda sensazione di sicurezza che solamente Louis era in grado di infondergli.
- Tutti voi potreste piantarla di fissarmi come se fossi una maledetta bomba ad orologeria pronta ad esplodere, grazie? - sbottò ad un certo punto, stanco di sentire addosso il peso di quelle occhiate cariche di apprensione.
- Siamo solo preoccupati, Harry. - s'azzardò a parlare Zayn, sfiorandogli gentilmente la spalla. Non appena, però, avvertì il suo migliore amico irrigidirsi, raggomitolandosi automaticamente di più su se stesso, s'allontanò rapidamente da lui con un sospiro impercettibile.
Il cellulare del riccio prese a squillare proprio in quel momento e lui gelò sul posto, totalmente terrorizzato, trattenendo a stento le lacrime che premevano urgentemente per fuoriuscire dai suoi occhi. Niall afferrò il telefono con uno scatto e lo spense direttamente, stizzito, mentre Louis attirava a sé il più piccolo, stringendolo in un abbraccio nel tentativo di tranquillizzarlo. Quest'ultimo si sciolse inconsapevolmente a quel contatto, lasciandosi cullare dalle forti braccia di Louis, nascondendo il volto nell'incavo del suo collo e cercando di trattenere le lacrime che spingevano per liberarsi. E non fu una sorpresa per i presenti assistere ad una scena simile poiché il liscio era l'unico a poter toccare Harry senza che il suo corpo s'irrigidisse così come, invece, accadeva con tutti gli altri.
- Shh, va tutto bene. - gli mormorò Louis, pressandogli le labbra sulla tempia e prendendo a carezzargli con dolcezza il capo.
- No. Non va bene per niente. - Harry si lasciò scappare un singhiozzo rumoroso, tremando appena nell'allontanarsi dal più grande quel tanto che bastava per guardarlo dritto negli occhi azzurri carichi di genuina preoccupazione mista alla rabbia cieca che covava per Ben e all'amore sincero che provava nei confronti del riccio. - Tu non capisci. Ben mi ucciderà se non ritorno da lui. Ucciderà tutti voi e io non posso permetterlo. Non posso.
- Non puoi ritornare lì. - l'irlandese non riuscì a trattenersi. - Questa volta potrebbe finire davvero molto male per te se ritorni da lui e non possiamo permetterlo, Harry.
- Qui sei al sicuro. - continuò Louis, guardando Harry con una certa intensità. - Ben non ti farà più del male e non ne farà neanche a noi.
- Deve solo provarci. - borbottò Zayn a mezza voce mentre Liam gli stringeva appena la spalla come a volerlo confortare.
- Ma lui...lui è l'unico che potrebbe mai amarmi. - affermò lentamente il riccio, scuotendo appena il capo e voltandosi a guardare freneticamente anche gli altri. - Lui è l'unico che potrebbe mai amare un disastro come me. Io-io non posso...
-
Quello non è amore, Harry. - Allyson stritolò con frustrazione la mano della sua migliore amica, la quale osservava il tutto con il fiato sospeso. - Te l'ho già detto, tesoro, ricordi? Non lo è.
- Ma...
- Ascoltami, Harry. - Zayn s'era inginocchiato per arrivare alla sua altezza, prendendogli le mani con una certa esitazione. Accennò ad un sorriso, sollevato, quando s'accorse che l'amico non si fosse irrigidito proprio grazie alla vicinanza del liscio, il quale era in grado di farlo sentire completamente al sicuro. - Amare qualcuno è prendersi cura dell'altro, volere solo il meglio per lui e desiderare unicamente la sua felicità. E credimi se Ben ti amasse per davvero come dice, non ti tratterebbe mai in questo modo.
- Lo fa per il mio bene. - Harry lo disse meccanicamente, scuotendo ancora una volta il capo, come a volersi autoconvincere ancora una volta di quelle parole che aveva ripetuto sino allo sfinimento e che non gli erano mai realmente appartenute.
- Non è così e lo sai anche tu. Ricordi com'era Ben all'inizio? Quello è il comportamento che dovrebbe assumere un fidanzato perlomeno decente, H. - Niall sospirò appena, senza riuscire a nascondere l'apprensione per il proprio migliore amico e l'ira e il rancore per quel bastardo che covava dentro di sé sin da quando aveva scoperto degli abusi.
- No...
- Harreh.
Harry alzò lo sguardo, incastrando gli occhi in quelli azzurri di Louis. Quest'ultimo fece combaciare le loro fronti, posando le mani sul suo viso senza interrompere il contatto dei loro sguardi.
- Harry Edward Styles nessuno ha il diritto di trattare te, o chiunque altro, in quel modo orribile. Tu sei una delle persone migliori che esistano al mondo e meriti molto di più di un'idiota come Ben. Lui dovrebbe farti sorridere ogni singolo istante, riempirti di regali, prendersi cura di te. Portarti fuori, prenderti per mano, confortarti nei momenti peggiori. Lasciarti vedere la tua famiglia e i tuoi amici ogni volta che desideri e lasciarti fare le cose che più ti piacciono senza confinarti nella tua stessa casa. Dovrebbe conoscere ogni cosa di te, ricordarsi del vostro anniversario, trascorrere le vacanze insieme a te, fare l'amore con te. Dovrebbe amarti per ciò che sei e non cercare di cambiarti in tutti i modi. Dovrebbe aiutarti a farti amare di più te stesso, a farti capire che sei perfetto così come sei. Lui dovrebbe esserti fedele, dannazione. Non dovrebbe pensare, neanche lontanamente, di stare con qualcun altro che non sia tu. - fece una piccola pausa, sfiorandogli l'angolo delle labbra con la punta del pollice. - Il suo non è amore, piccolo. Diavolo, probabilmente non lo è mai stato. So che fa male, okay? Ma iosono qui, tutti noi siamo qui per te.
- Lou io...non voglio restare da solo. Non ci sarà nessun altro che mi vorrà dopo quello che...- il più grande lo interruppe, posandogli dolcemente le labbra sulle sue per qualche frazione di secondo.
- Hai già dimenticato cosa ti ho detto un po' di tempo fa? Io sono innamorato di te, Harry. Non sarò perfetto, ma posso amarti di più e decisamente molto meglio di lui.
- E inoltre non sei solo. - aggiunse Liam con un sorriso leggero.
- Come ha già detto Lou, siamo tutti qui per te. - gli disse Niall, per poi scompigliare lievemente i suoi ricci.
Harry guardò le espressioni di ognuno di loro per poi ritornare ad esaminare con una certa attenzione gli occhi di Louis.
Fu in quel preciso istante che comprese perché Ben non l'aveva mai guardato in quel modo.
Qualcosa, dentro di lui, si ruppe definitivamente e riuscì ad ammettere finalmente a se stesso che quel bastardo non l'amava sul serio da molto tempo, ormai.Dio probabilmente non l'aveva mai fatto.
- Ben non mi ama. - ammise in un sussurro, mentre quella consapevolezza iniziava a diffondersi rapidamente dentro di lui. - Non mi ama.
E scoppiò a piangere, ancorandosi al petto di Louis con tutta la forza che possedeva e rilasciando le lacrime e il dolore che aveva trattenuto sino a quel momento, singhiozzando violentemente mentre il liscio continuava a mormorargli parole di conforto tra i capelli, aumentando l'intensità della loro stretta.
- Non voglio più stare con lui. - esalò infine il riccio tra un singhiozzo e l'altro. - Ho bisogno del vostro aiuto.
- Siamo qui per questo, piccolo.
- Non permetteremo mai più a Ben di avvicinarsi a te. Quel bastardo non sarà più in grado di farti del male, Harry. - proruppe con una certa solennità Zayn. -Questa è una promessa.

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