Chapter 17

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Capitolo diciassette

- Non sei costretto a farlo, Harry. - Louis gli scostò gentilmente il riccio che gli era finito dinanzi agli occhi, sollevandosi appena sulle punte per lasciargli un lieve bacio sulle labbra. - Puoi anche aspettarci qui.
- No. - il riccio scosse il capo per poi trarre un greve sospiro. - Devo...ho bisogno di chiudere con lui una volta e per sempre.
- Va bene. - il più grande intrecciò le loro dita senza staccare gli occhi dai suoi, tentando di infondergli tutta la calma e il coraggio di cui disponesse. - Non lasceremo che ti si avvicini, H. Sta tranquillo.
- Okay, ripetiamo il piano. - Zayn gettò il mozzicone ormai spento della sigaretta, per poi sfregarsi i palmi delle mani tra di loro. - Tu e Niall andate dritti a prendere le tue cose mentre noi teniamo occupato Ben. Quando hai fatto, gli dici ciò che devi e poi filiamo via. Intesi?
Harry annuì, deciso. Sebbene fosse terrorizzato dall'idea di vedere di nuovo Ben, la presenza dei suoi migliori amici - la presenza di Louis al proprio fianco - riusciva a farlo sentire protetto.
Avrebbe potuto prendere le sue cose rimaste nel vecchio appartamento evitando un incontro diretto con il suo ex ragazzo, ma.
Aveva bisogno di mettere un punto fermo a quella storia se voleva davvero riuscire a voltare pagina.
- Coraggio, andiamo.
Raggiunsero l'appartamento nel giro di pochi minuti ed Harry prese un grosso sospiro prima di recuperare la sua copia di chiavi dalla tasca della giacca pesante che indossava. Dopo un paio di tentativi andati a vuoto a causa delle sue mani tremanti, Louis gli prese gentilmente le chiavi e aprì la porta al suo posto per poi intrecciare nuovamente le loro dita con l'intenzione di rassicurarlo, di ricordargli che tutti loro erano per lui e nessuno avrebbe più potuto fargli del male.
Entrarono silenziosamente nell'abitazione e il riccio pensò - sperò - per un momento che Ben non si trovasse in casa, ma non appena vide l'uomo fare capolino dal soggiorno, il suo cuore cominciò a battere violentemente nel petto, i muscoli s'irrigidirono e il respiro divenne più rapido.
- Guarda un po' chi abbiamo qui. - l'uomo distese le labbra in un ghigno cattivo. - Cos'è i tuoi amichetti si sono stancati di te e hanno deciso di riportarti qui?
Harry deglutì rumorosamente, abbassando lo sguardo e stringendosi istintivamente ancora di più a Louis. Era così dannatamente terrorizzato da quell'uomo e ciò che più lo turbava era il fatto che solamente in quegli ultimi giorni si fosse reso effettivamente conto di quanta paura covasse nei suoi confronti. Come aveva potuto essere così cieco per tutto quel tempo?
- Piccolo, tu e Nì andate a prendere le tue cose. Vi aspettiamo qui. - gli mormorò il più grande all'orecchio per poi scambiare una rapida occhiata d'intesa con l'irlandese, il quale afferrò gentilmente il migliore amico per un gomito e lo trascinò in direzione della sua vecchia camera da letto, impedendogli di guardarsi indietro.
- Ehi! Dove credete di andare? - Ben fece per seguire i due, ma Zayn e Liam scattarono e prontamente lo bloccarono contro la parete vicina senza alcuna premura. - Come osate venire in casa mia e farmi questo? Potrei chiamare la polizia, farvi arrestare e riprendermi il mio ragazzo se solo volessi.
- Non credo sia una buona idea, amico. - esclamò Liam, intensificando la presa sulla spalla di Ben per evitare che quest'ultimo si liberasse da quella morsa ferrea. - La polizia sarebbe davvero molto interessata nel venire a conoscenza di tutti gli abusi nei confronti di Harry.
- Non vincerete mai. - l'uomo s'esibì in una risata priva di allegria, scuotendo appena la testa. - Lui è mio. Harry ritornerà da me con le buone o sarò costretto ad utilizzare mezzi davvero spiacevoli.
- Harry non è di tua proprietà, brutto stronzo. - sbottò Zayn, lo sguardo traboccante di rabbia. - E lui non ritornerà mai più da te. Di questo puoi esserne sicuro, testa di cazzo.
Louis stava letteralmente fumando d'ira. Stringeva i pugni sino a far sbiancare le nocche, fissando Ben con uno sguardo che avrebbe potuto ucciderlo, se solo ne avesse avuto la possibilità.
Quel bastardo era la causa di tutta la sofferenza di Harry. Lui era la ragione per la quale il riccio si ritrovava in quelle condizioni. Lui era il mostro che aveva fatto del male ad Harry, il ragazzo di cui s'era perdutamente innamorato, causandogli profonde ferite, le cui cicatrici sarebbero rimaste per sempre impresse nella sua mente, nel suo cuore e sulla sua pelle.
- Poveri illusi. Pensate davvero che quella puttana possa essere in grado di stare lontano da me? Lui non è niente senza di me. Mi appartiene. Sono l'unico in grado di amare una fottuta nullità come lui. Harry ne è ben consapevole ed è per questo che ritornerà presto da me e voi non potrete fare nulla!
A quel punto qualcosa dentro di Louis cominciò a crescere e, quasi senza neanche rendersene conto, si catapultò sull'uomo, afferrandolo per la gola per poi colpirlo violentemente sulla mascella.
- Ascoltami bene, insignificante pezzo di merda, perché te lo ripeterò una sola volta. - il liscio fece una pausa, aumentando leggermente la stretta sulla sua gola. - Lo giuro su tutto quello che ho di più caro, prova anche solo ad avvicinarti ad Harry e sei morto. Non guardarlo, non chiamarlo e non osare neanche pensarlo. Non hai alcun diritto di farlo. Siamo intesi?
Louis non gli diede neanche il tempo di rispondere, piazzandogli il secondo pugno nell'esatto punto del primo e ignorando il verso dolorante che fuoriuscì dalle sue labbra.
- Noi abbiamo finito. - annunciò Niall affiancato dal riccio, una valigia nelle mani e uno zaino dall'aria vissuta in spalla. - Andiamo?
- C'è qualcosa che vuoi dirgli prima di andare via, Hazza? - Louis gli si avvicinò, stringendogli la mano e accennando ad un sorriso nel tentativo di infondergli coraggio.
Harry annuì, deciso. Chiuse gli occhi per qualche secondo prima di puntarli direttamente in quelli più scuri di Ben ed esalare un lieve sospiro tremolante.
- E' finita, Ben. - disse, schiarendosi leggermente la gola. - Abbiamo chiuso.
- Decido io quando è finita! - gridò lui, tentando inutilmente di divincolarsi dalla presa di Liam e Zayn. - Nessuno ti amerà come...
- Harry ha la sua famiglia, i suoi amici e tutti noi. Lui ha Louis e non ha bisogno di un fottuto stronzo come te. - proruppe il pachistano, interrompendo le parole dell'uomo prima di colpirgli anche lui il viso, sfogando finalmente la rabbia repressa che aveva trattenuto sino a quel momento.
- Niente sarà mai abbastanza per ripagare tutto il male che gli hai causato e sappi che non è finita qui. Finirai in galera e marcirai lì per il resto dei tuoi giorni. - aggiunse Louis, lo sguardo glaciale e l'espressione imperturbabile.
- Spero che tu vada all'inferno. - sputò il biondo, fulminando Ben con un'occhiataccia per poi prendere Harry per mano e avviarsi fuori dall'appartamento. Il riccio si guardò un'ultima volta alle spalle, osservando per degli istanti il volto dell'uomo che aveva rappresentato una delle parti più importanti della sua vita e poi, con un sospiro di liberazione e gli occhi lucidi, si fece trascinare via dal suo migliore amico, desideroso di allontanarsi il più possibile da quel luogo pieno di brutti ricordi e sofferenza.
Non appena Harry e Niall sparirono oltre l'uscita, Liam e Zayn lasciarono la presa su Ben e s'affrettarono a raggiungere i due ragazzi subito dopo aver lanciato un ultimo sguardo di puro odio all'uomo. Louis si schiarì la gola e si fermò sull'uscio della porta, squadrando con disgusto Ben, il quale si trovava ancora con la schiena contro il muro, la bocca sanguinante e gli occhi ricolmi di rabbia.
- Buon proseguimento di serata, amico.

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