Capitolo 4

607 35 9
                                    

Verso mezzogiorno arrivò mia mamma con la spesa. Allora io e Nate ci fiondammo in cucina per mangiare qualcosa, poichè stavamo morendo di fame.7

--Mamma hai preso qualcosa di buono vero?

--Si, Nate, non ti preoccupare. Ho trovato un supermercato che vende vera pasta italiana, ne volete un po'?

--Ovvio mamma!-- dissi io --Ti aiuto a mettere a posto le altre cose.

Mia mamma aveva comprato moltissime cose, perchè la casa era vuota in caso di cibo e quindi aveva comprato moltissime cose, una più buona dell'altra! Mentre mettevamo apposto la spesa Nate e io continuavamo a parlare.

--Jess, ma questa sera ci sei?

--Non lo so, Nate.

--Cosa?-- si intromise mia mamma --Ragazzi?

--James ci ha invitati a uscire con lui e i suoi amici.

--Perchè non vuoi andare, Jess? James mi sembra un così bravo ragazzo.

--Perchè voleva invitare solamente Nate, e non me!

--Ah.-- mia mamma era veramente rimasta senza parole?-- Non ci sarà anche quel amico di James che ieri è rimasto a cena?

--Si-- disse Nate --James ha detto che ci sarebbe stato anche lui.

--Vedi, anche se non ti sta simpatico James, puoi stare con questo ragazzo no? E poi magari potrebbe piacerti, intendo in quel senso!

--Mamma!-- ad urlare non sono stata io, ma Nate.

--Che c'è? E' normale fidanzarsi alla sua età!

--Mamma!-- urlammo insieme io e Nate.

Subito dopo mia mamma ci preparò la pasta, mentre noi preparammo la tavola. Ci sedemmo poi a tavola e iniziammo a mangiare. Mia mamma aveva preparato la buonissima pasta italiana con il sugo, e per secondo la cotoletta con le patatine fritte, quanto amo mia mamma!

--Mamma tutto buonissimo!-- disse mio fratello mentre metteva il piatto nel lavello --Come al solito!

--Grazie, tesoro-- rispose lei mentre si alzava --Jess, oggi pomeriggio Theresa ci ha chiesto se vogliamo andare con lei che ha la trova dell'abito da sposa, così possiamo vedere anche un vestito per noi, che ne dici?

--Perfetto!-- mi alzai anche io --Così se faccio tardi non esco vero?-- dissi facendo la faccia da cucciolo.

--Tu uscirai, sai che non mi fido di quello che può fare tuo fratello da solo no?

--Mamma!

--Sei uscito solo due volte senza di lei, e una volta sei tornato a casa ubriaco e la volta dopo non sei tornato, e non mi hai avvisato che saresti andato a dormire a casa di Giorgio!

--Hai ragione-- poi venne vicino a me che avevo iniziato a lavare i piatti --Cara sorellina, tu verrai, pure a costo di trascinarti in pigiama per tutte le strade di Londra!

--E va bene, ma ricorda mi devi un favore!

--Quanti ne vuoi!

--Mamma ci sei tu presente, ricordatelo per il futuro!

Continuai a lavare i piatti, mentre mia mamma andava a mettere apposto i panni suoi e di papà e Nate mi aiutava a pulire la cucina. Una volta finita di pulire la cucina bussarono alla porta e Nate andò alla porta per aprire.

--Mamma è il camion dei traslochi!

Mia mamma scese, mentre scaricavano le nostre cose dal camion. Ci mettemmo circa due ore per scaricare le cose e metterle tutte a posto, ma alla fine eravamo felici, almeno ora sapevamo per certo che quella non sarebbe stata una vacanza, ma l'inizio di una nuova vita!

--Jess, ci dobbiamo preparare, tra un'ora passa James con la macchina e ci viene a prendere.

--Okay, anche se un'ora è troppa per prepararsi!

--Tu sei strana.

--Solo perché non ci metto ore e ore come le altre ragazze, non vuol dire che sia strana!

Andai comunque in camera mia e misi la musica dal mio cellulare. La musica mi mette tranquillità, per questo, quando posso, la ascolto. Vado vicino al mio armadio e scelgo un pantaloncino nero a vita alta, con una maglietta a maniche corte che metto dentro al pantaloncino. Visto che la maglietta è rossa l'abbino alle mie adorate converse rosse basse. Decido di truccarmi, cosa che accade pochissime volte, e aggiusto i miei capelli. Guardo l'orario dal mio orologio e vedo che ho ancora mezz'ora, allora decido di provare a rendere i miei capelli lisci. I miei capelli sono lunghi, molto lunghi, e sono castani scuri, quasi neri. Arrivano quasi ai fianchi, ci sono voluti quattro anni per farli arrivare a quella lunghezza. Prendo la piastra che avevo già messo a posto in un mobile in bagno e la attacco alla presa.

--Posso passarti io la piastra?-- Chiede mio fratello irrompendo nella stanza.

--Se lo fai bene si!

--Ovvio che lo faccio bene.

--Vediamo!

Inizia a passarmi la piastra, e devo dire che è bravo.

--Ti userò come parrucchiere personale, lo sai vero?

--Okay, ma mi dovrai pagare.

--Mi devi tanti di quei favori che da qua a tre anni mi puoi passare la piastra ogni giorno!

--Ragazzi-- Urlò mia madre --James è qua fuori!

--Arriviamo-- urlammo in coro io e Nate.

Fuori da casa nostra trovammo James, appoggiato alla sua macchina, con tutta la sua bellezza.

Alt Jess, tu lo odi!

Si, ma è bellissimo.

No, non lo è, non ti devi innamorare di lui chiaro!

--Ciao!-- disse James salutando mio fratello --Ci sei anche tu-- disse deluso non appena mi vide.

--Se non c'ero io, non c'era neanche mio fratello, mia mamma non si fida di lui!

--Fantastico! Allora ti dovrò sopportare altre volte.

--Non ti preoccupare, l'odio è reciproco!

Entrai in macchina e mi misi dietro, mentre mio fratello e James si misero davanti e iniziarono a parlare di cose che non m'interessarono, così presi le mie cuffiette che sono sempre presenti nelle tasche dei miei pantaloni e iniziai ad ascoltare la musica. La riproduzione casuale del mio telefono fece partire la canzone Thinking out loud di Ed Sheeran.

"So honey now
Take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars"

E guardavo James, perché lui mi fa quest' effetto? Io lo odio eppure lo penso continuamente.

--Jessie, siamo arrivati!-- urlò mio fratello. Misi le cuffiette a posto e scesi dalla macchina.

Il locale era una specie di ristorante dove facevano solo panini, patatine fritte e cose del genere. Notai subito la folla di ragazzi che c'era. James ci guidava dentro. E ci portò verso un tavolo dove c'erano Connor e altri due suoi amici, con loro c'erano anche tre ragazze. Due stavano sedute sulle gambe degli amici di James, e una invece stava chiacchierando con Connor. Quest'ultimo appena mi vide, si alzò e venne incontro abbracciandomi.

--Vieni!--Connor mi prese per mano-- Lei è mia cugina, Summer. Summer, lei è Jess.

--Piacere!-- disse la ragazza alzandosi.

--Piacere mio!

--Loro sono gli altri nostri amici, lui è William-- disse Connor riferendosi al ragazzo con i capelli castani-- mentre lui è Jonathan-- disse presentandomi l'altro --Mentre loro sono le loro fidanzate, Keira e Jenna.

Ci sedemmo al tavolo e ordinammo da mangiare. Una volta finito di mangiare andammo a fare una passeggiata.

Sei uno stronzo, ma ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora