Capitolo 8

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Appena tornata a casa subito Nate mi trascinò in camera mia e mi iniziò a fare un mini-interrogatorio. Ci sedemmo sul mio letto tutti e due e l'investigatore iniziò a farmi domande.

--Com'è andata?

--Abbiamo fatto pace.

--E..?

--Nient'altro okay?!--non avevo intenzione di dirgli del bacio, avrebbe iniziato a dire cose tipo "Non tu devi fidare e roba del genere". Gli arrivò un messaggio.--Chi è?-- chiesi provando a leggere il nome sul cellulare.

--James, mi ha detto di uscire oggi, ma non so.

--Io vado.

--Ti ha invitato?

--Si--poi gli arrivò un altro messaggio sempre da James.

--James mi ha chiesto il tuo numero di cellulare, glielo mando?

--Okay.

--Mandato, chissà perché me l'avrà chiesto.-- Distorse poi lo sguardo --Comunque mica litigherete oggi vero?

--Dipende da come si comporta lui!

--In che senso?

--Non so se te ne sei accorto, ma lui è molto lunatico!-- dissi facendo una faccia alla "è ovvio no?".

--Se lo dici tu. Comunque io vado un po' in camera, avvisami quando manca un quarto d'ora.

--Okay.

Appena mio fratello uscì dalla stanza mi arrivò un messaggio.

"Come va piccola? James."

"Meglio perché mi hai scritto, e a te?"

"Bene. Che fai?"

"Sono sul letto, con le cuffiette alle orecchie, in una mano ho il cellulare e con l'altra l' iPod, equivale al mi annoio da morire e non so che fare, tu che fai?"

"Sono in camera mia con il pc acceso, e sto perdendo tempo"

--Jess, scendi, mi serve una mano a mettere apposto gli scatoloni con le cose della cucina!-- Urlò mia madre dal piano di sotto.

--Arrivo!

Mi alzai dal letto e posai l'iPod con le cuffiette, presi il cellulare e risposi a James.

"Mia mamma ha dato una svolta alla mia noia, ora mi tocca aiutarla a mettere a posto la cucina!"

"Mia mamma non mi chiede mai di aiutarla."

"Bene, allora iniziamo subito le tue lezioni di 'normalità', numero 1 aiuta tua mamma di tua spontanea volontà, sempre se tu ne abbia voglia"

"Come le hai chiamate? 'Lezioni di normalità'?"

"Si, proprio così, ahhahhahah"

"Ridi? Ti faccio vedere io stasera se riderai ancora!"

" E come faresti?"

"Chiederò consiglio a tuo fratello!"

"Si, e che gli dici? 'Stavo messaggiando con tua sorella, mi serve un consiglio per vendicarmi su di lei'. Se gli dici così, mi tartasserà per tutto il tempo"

--Jess, con chi stai messaggiando?--Mi chiese mia mamma. Non mi ero accorta per niente che ero arrivata in cucina!

--Stavo solamente commentando una foto su Facebook.

--Non è vero, stavi messaggiando-- disse Nate, ma lui non stava in camera sua? --E io so pure con chi.

--Ma tu non stavi in camera tua? Perché non ci torni?

--In camera mi annoio, è più bello leggere i tuoi messaggi!-- prese il mano il cellulare, lo sbloccò, stava quasi per leggere i messaggi, allora io gli andai addosso, e il telefono cadde per terra, lo presi in fretta e lo misi nella tasca posteriore dei miei pantaloni, così che lui non l'avrebbe mai preso.

--Ragazzi mi aiutate, grazie!

Aiutammo mia madre, e dopo un'ora avevamo finito, ora la cucina era abitabile. Ci sedemmo sulle sedie in cucina, e mia madre ci diede un succo di frutta e un cornetto. Vennero a casa anche mio zio e mio padre, ed entrarono anche in cucina.

--Ciao Rose-- disse mio zio salutando mia mamma con un abbraccio.--Ciao ragazzi, come va bene?-- chiese a noi due a ambi due annuimmo.

--E a te come va?-- chiese mia mamma sedendosi con mio padre e mio zio a tavola.

--Tutto bene.

--Sembri strano, che ti è successo--

--E' che a casa prima è successa una cosa molto strana!

--In che senso, racconta.

--Sono entrato che dovevo prendere un documento per il lavoro a Jason, e ho visto James che aiutava Theresa a mettere apposto la casa. Di solito lui se ne sta sempre in camera sua, anche la madre era meravigliata dal suo cambiamento!

Presi il cellulare e notai tre messaggi non letti da James.

"Comunque sto facendo i compiti che mi hai assegnato per casa, maestra"

"Ho sbagliato qualcosa, piccola?"

"Rispondimi, piccola, mi stai facendo preoccupare"

Decisi di risponderlo, e congratularmi con lui.

"Scusa, ma mio fratello stava per prendere il cellulare"

"Prima o poi lo scopriranno tutti"

"Comunque mio zio è rimasto sconvolto, come tua madre, dal vederti 'partecipe'. Quindi penso che tu ti meriti un bel 10!"

"Grazie, piccola, te l'ho detto, tu mi rendi migliore"

"Ti serve solo qualcuno che porta fuori il tuo lato buono"

"E che quindi abbia molta pazienza"

"Ci proverò"

--Jess, da quand'è che messaggi così tanto?

--Ma nessuno in questa casa si fa mai i fatti propri?

--Scusa, ma non ti arrabbiare!

Andai in camera mia, erano le 6, e iniziai a scegliere cosa mettere, James sarebbe passato alle 7.30, e quindi avevo tutto il tempo per farmi una bellissima doccia fredda! Andai in bagno e mi spogliai, misi la musica ed entrai nella doccia. Iniziai a cantare, così per quattro o cinque canzoni, quando poi mi accorsi che erano quasi le 6.30 e che quindi non avevo tempo per asciugarmi i capelli e farli mossi uscii dalla doccia e iniziai ad asciugare i capelli. Alle 7.15 ancora mi dovevo vestire, allora presi un Jeans lungo, ma abbastanza leggero, lo abbinai poi con una maglietta a maniche corte, poi misi il mio solito paio di converse nere e alle 7.30 ero pronta davanti la porta di casa.

--Come hai fatto a fare in così poco tempo?-- mi chiese Nate raggiungendomi alla porta.

--Ho messo le prime cose che ho trovato.

Uscimmo dalla porta di casa e lì c'era James che ci aspettava. Entrammo in macchina e io mi misi come mio solito al posto dietro. Iniziai a guardare la strada e a pensare. Pensai a tutto quello successo in quella giornata, James, il vestito, il suo chiamarmi "piccola", un sorriso quasi da ebete spuntò sul mio viso, ma non riuscivo a levarlo, forse quella nuova, grande città stava veramente iniziando a piacermi.


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