Mi svegliai al mattino per quella cazzo di finestra che avevo lasciato aperta la sera prima. Quanto era stata schifosa la sera prima! Jess aveva portato il suo nuovo fidanzato, ed io sono stato un coglione che si è mostrato geloso! Non è colpa mia se la amo ancora, cazzo! Emma non significa niente per me, e finchè non nascerà il bambino sono costretto a stare con lei, dopodichè la lascerà, pure perchè diventa ogni istante più antipatica. Quando l'ho rivista era diversa, anche se in realtà so benissimo che fingeva solamente per trovare un'amica che l'aiutasse, per questo motivo Jess le si è avvicinata. Jess, lei è troppo buona, e non merita un coglione come me!
-James, già sveglio?- disse mia mamma appena feci ingresso in cucina.
-Quando non lavori ti alzi direttamente a ora di pranzo!- commentò il mio patrigno.
-Oggi mi andava, e poi a voi che cazzo ve ne fotte?- dissi in modo abbastanza brusco.
Mia mamma se ne andò quasi in lacrime dalla cucina, e capii che il mio comportamento l'aveva fatta star male.
-Non so cosa cazzo ti prende- disse Jonathan alzandosi e vendendo verso di me -Ma non è giusto che tu ferisca tutte le persone che ti stanno attorno.-
-Sono io il primo ad essere ferito! Come cazzo lo volete capire tutti quanti?!-
-In che senso? Sei stato tu a lasciare mia nipote per metterti con quella ragazza, che ti ha peggiorato, mentre con Jess eri un uomo migliore!-
-Ho dovuto lasciarla! Come lo vuoi capire?!-
-In che senso?-
-Il padre di Emma ha detto che se non stavo con la figlia uccideva mio figlio, in qualche modo.-
-Emma lo sa?-
-No, se lo sa è peggio. Voglio lasciarla appena nascerà il bambino, così non gli potrà fare niente!-
-Comunque, ti devo delle scuse, per quello che ti ho detto prima, ora devo andare.-
Mentre mi vestivo mi arrivò una telefonata da Emma e quindi andai da lei.
-James, perchè non andiamo a fare un giro e a comprare qualcosa per il bambino?-
Avevamo scoperto alla scorsa visita che avremmo avuto un maschio.
-Abbiamo oggi pomeriggio la visita giusto?- le chiesi.
-Si, alle 16.30. Perchè non mangiamo insieme?-
-Okay-
Andammo al centro commerciale e lei iniziò a spendere tutti i miei soldi, in cose soprattutto per lei. Avevamo preso si e no quattro tutine per il bambino, poi aveva iniziato a comprare cose inutili. Restammo poi a mangiare al centro commerciale e poi andammo all'ospedale.
-Salve, bene signorina si sdrai.- Lei si sdraiò, e il dottore iniziò a visitarla. -Signorina, mica per caso lei fuma?- le chiese il dottore -E' per la salute del bambino, la domanda-
-Bhe, ogni tanto.- disse lei.
-Più o meno quante sigarette al giorno?-
-Quasi due pacchetti al giorno.-
-Signorina, deve assolutamente smettere, o suo figlio potrebbe avere dei problemi alla nascita!-
Dopo questo piccolo dialogo ricalò il silenzio, nel quale Emma si rivestì e poi appena salutato il dottore ce ne andammo
Salimmo in macchina e calò il silenzio, più che altro io restavo in silenzio, mentre lei continuava a tartassarmi con le sue domande.
-La vuoi smettere, cazzo?!- urlai esasperato io.
-Sei arrabbiato?-
-No guarda sono felice che nostro figlio potrebbe nascere con problemi perchè tu non ci pensi a lui!-
-Ma io ci penso, solo che il fumo non mi fa pensare a i problemi che ho-
-E quali cazzo di problemi avresti?-
-Ti vedo assente, voglio che tu stia sempre con me.-
-Ma se ci vediamo tutto il mio tempo libero.-
-Non sempre, due giorni fa sei uscito con Connor.-
-E' tornato da Belfast per qualche giorno perchè oggi era il compleanno della madre, e quindi siamo usciti, solo noi.-
-E c'era anche sua cugina?-
-Si, perchè?-
-Non voglio che tu esca con lei.-
-Non sarai gelosa di Summer? Lei sta con Nate!-
-Se c'erano anche loro come coppia, perchè non hai invitato anche me?-
-Connor mi ha invitato, io non sono nessuno per invitare qualcun'altro, ora basta, non devi essere gelosa okay?-
La lasciai a casa sua, con la scusa che dovevo andare a lavoro. Mentre poi andai a casa mia e nel salotto trovai mia mamma e Rose. Ormai passava più tempo qua che a casa sua, ma non posso darle torto, Nate passava tutto il suo tempo o con Summer o in ufficio con Jonathan e Jason, mentre Jess suppongo che passi il suo tempo o all'università o con Michael.
Jess, quanto vorrei stare con lei anziché con Emma. Vorrei abbracciarla, baciarla, anche solo metterle i capelli dietro le orecchie e vedere il vento che glieli spettina tutti quanti. Quei capelli bellissimi e lunghi, alcuni giorni lisci, altri ricci, altri ancora mossi, oppure con due trecce, una coda alta o con una treccia. Quanto vorrei vedere Jess che diventa un pomodoro quando le faccio un complimento. Quanto mi mancano i suoi rimproveri, o i semplici messaggi con lei, quei semplici "che fai?". Quanto mi manca! Ma ora lei è con Michael, quanto lo invidio! Ma sono sicuro, lei non lo ama come mi ha amato, o forse mi ama ancora, e se la seconda ipotesi è vera lei tornerà con me, devo solo sperare che il mio piano andrà bene, e tra quattro mesi avrò mio figlio e la donna che amo accanto!
Spazio autrice
Fa schifo questo capitolo! L'ho scritto in molto tempo, e l'idea iniziale che avevo si è traformata. Vi piace il punto di vista di James? Molto diverso da Jess vero?
Al prossimo capitolo, dove vedremo la descrizione della giornata di Jess!
-Mir
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Sei uno stronzo, ma ti amo.
Teen FictionNon sapevo che la cosa che mi mancava fossi tu, un ragazzo così arrogante quanto dolce, così bello quanto egoista, così altruista quanto stronzo. Mi hai rubato il cuore, però hai capito che quello era l'unico modo per farti amare. Non ti sopporto, m...