Capitolo 24

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-Jess, tu vieni a casa con noi?- chiese mia mamma. Io annuii.

-In realtà- disse timidamente James -Volevo accompagnarla io.- No aspetta! James timido? Sto sognando!

-Allora vengo con te.- dissi io riferita al ragazzo che era vicino a me. Lui subito dopo mi prese per una mano e mi trascinò in giardino.

-Fa un pò freddo.- dissi io e in men che non si dica lui corse in camera sua, prese una sua felpa e me la porse. Ci sedemmo sul prato.

-Non sapevo che eri così ossessionata per i classici della letteratura-

-Beh ci sono molte cose che non sappiamo l'uno dell'altro...-

-E con il tempo le scopriremo-

-Tu sei alquanto misterioso.-

-Grazie, me lo dicono in molti.-

Mi accompagnò successivamente a casa, il tragitto fu abbastanza silenzioso. Io ero stanca dalla giornata piena di novità e penso che James fosse stanco dalla giornata passata con Emma. 

Il mattino seguente appena mi svegliai trovai un messaggio da James.

'Giorno principessa' 

Non esitai quindi a rispondergli, e in men che non si dica ci ritrovammo a chiacchierare, quando ad un certo punto suonarono alla porta. Andai ad aprire, chiedendomi chi fosse a quest'ora del mattino. Trovai però solo un pacco con un post-it attaccato 'Per Jess, sempre tuo J.'

Portai dentro il pacco e lo aprii. Trovai un libro dentro. '1984' di George Orwell.

'Perchè mi hai dato questo libro?' scrissi a James.

'Così che tu possa leggere uno dei miei libri preferiti'

'Già letto cinque anni fa, Evans'

'Mi chiami per cognome ora?'

'Sbaglio o anche Elizabeth Bennet chiamava Filtzwilliam Darcy per cognome e mai per nome'

'Non sbagli signorina Jessamine'

'E perché il nome completo?'

'Sbaglio o il signor Darcy non chiamava mai Elizabeth Bennet "Lizzy" o "Eliza" come tutti facevano?'

'Vedo che hai letto anche tu Orgoglio e pregiudizio'

'Si, l'ho dovuto leggere per scuola, anche se non era il mio genere, ma devo ammettere che tutto sommato non era niente male'

'Lo stesso è successo anche a me con il tuo caro 1984'

Continuammo a parlare di libri. Non conoscevo questo James che teneva molto alla lettura, ma come già mi aveva detto parecchie volte, prima di frequentare brutta gente era diverso. Io gli chiesi anche come mai Connor, fosse amico suo.

'Beh, Connor ha scoperto il vero me, quello che nessuno conosce, è quasi come un fratello,  mi conosce meglio di chiunque altro, siamo uguali, anche in gusti di ragazze'

'Dov'esser stato brutto essere innamorato della stessa ragazza del tuo migliore amico'

'Si, ma dipende tutto dalla ragazza'

'In che senso?'

'Se tu provavi qualcosa per Connor probabilmente non penso che saremmo rimasti negli stessi rapporti di ora'

'In quel caso avrei detto che non mi interessava nessuno dei due'

'Perchè?'

'Non mi sarebbe piaciuto che la vostra amicizia venisse compromessa da me'

Sei uno stronzo, ma ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora