Capitolo 9

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Arrivammo in una pizzeria italiana, dove gli altri ci stavano aspettando. C'erano tutti gli stessi dell'altra volta, tranne una ragazza nuova, mi sembrava già di averla vista, era identica alla ragazza del mio sogno! Appena vide James si alzò e gli saltò addosso.

--Jay-Jay, ciao!

--Ciao, Maddie!

La ragazza era vestita identica al mio sogno, un jeans cortissimo, una canottiera strettissima e delle scarpe altissime, anche la sua voce era "issima", acutissima!

James si mise a sedere, io raggiunsi Connor e mi misi vicino a lui, Maddie si mise a sedere sulle gambe di James. Io diedi un occhiataccia al ragazzo, ma lui non capì il perché.

--Come ti senti Connor?--chiesi girandomi verso il mio amico e guardandolo dritto in quegli occhi come il limpido mare.

--Ora sto meglio, era solo un leggero mal di pancia e di testa, ora tutto bene.

--Sono contenta per te!

--E a te cos'è successo oggi?

--Niente-- dissi io, non sapevo bene che dirgli, considerato come si stava comportando James con "Maddie".--Ho trovato il vestito per il matrimonio di mia zia.

--Veramente?

--Si, l'unico che mi stesse veramente bene.

--Penso che ti starebbe bene anche un sacco dell'immondizia addosso.

--G...grazie-- arrossii.

--Quanto sei patetico Connor!-- disse Maddie che ancora era seduta sulle gambe di James. --Sempre gli stessi complimenti quando in realtà non sono veri!

--In che senso, Madison?-- disse Connor quasi... arrabbiato.

--Beh, non penso che la ragazza sia tutta questa bellezza.

--Cosa?-- dissi io, quasi urlando.

--Beh dai, guarda lì quei capelli, pieni di doppie punte, e poi non ti metti nemmeno un po' di trucco, per non parlare di quella maglietta, e vogliamo parlare di quei jeans? Non fanno altro che evidenziare i tuoi fianchi enormi.

--Almeno io mi copro, non come te!-- iniziai a piangere, delle lacrime rigarono il mio viso, ma non bloccarono il mio sfogo --Guardati, sembri appena uscita da un film porno di cui potresti benissimo esserne la protagonista.

Scappai, uscii fuori dalla pizzeria e trovai una panchina, mi misi sopra di quella e iniziai a piangere, non mi importava della gente che passava, che mi giudicassero pure!

--Ti senti bene?-- mi girai di scatto, trovai Connor dietro di me, in piedi che subito si mise seduto affianco a me.

--Verità o bugia?

--Bugia.

--Sto fantasticamente bene!-- dissi sarcastica, lui si mise a ridere.

--Lo vuoi un abbraccio?

--Io voglio sempre gli abbracci!--Allora lui non esitò un'istante e aprì le sue braccia, io mi ci fiondai letteralmente dentro.

--Andiamo dentro, sono arrivate le pizze, tuo fratello te l'ha già ordinata.

--Okay.

Tornammo dentro e feci finta di niente ignorando completamente Madison. Connor mi lasciò il suo posto vicino a Summer e lui si mise vicino a me.

--Jess, hai mai visitato Roma?

--Ci siamo andati una diecina di volte, non abitavamo molto lontano da lì, circa 100 km.

--Beata te, io adoro Roma!

--La mia preferita è Milano.

--Quella la adoro pure io, soprattutto il duomo! Per non parlare dei negozi che sono lì vicino!

--Già è vero, tu ci sei mai andata?

--Si, in gita scolastica due anni fa.

--Che bello!

--Già avrò speso non so quanti soldi in vestiti là.

--Anche io quando ci sono andata ho comprato molte cose!

--Tu, che hai comprato delle cose in una delle città più famose del mondo per la moda!-- commentò Madison, facendo la scena della faccia sorpresa --Non si direbbe da come ti vesti!

--Ma non sai fare altro che insultare la gente per come si veste o per l'aspetto fisico?

--Perchè c'è qualcosa che conta oltre a quello?

--Molte più cose di quanto tu possa pensare! Ah giusto, tu non riesci a pensare a nulla tranne che alle cose inutili, forse i tuoi genitori quando ti hanno fatto non ti hanno trasmesso il gene dell'intelligenza, poverina!

Tutti quanti stavano per scoppiare a ridere alla mia battuta, tutti si trattennero tranne James e Connor.

--Jay-Jay, smettila di ridere!

--E perchè?-- chiese James.

--Sei caduto così in basso, ti riduci a frequentare certa gente? Perchè non ti accontenti di una sola ragazza da portare a letto? Ovviamente tu devi cercare altre.

Ero stata così ingenua, ovvio, lui mi voleva solo portare a letto! Mi era sembrato sincero, quando questa mattina mi aveva detto quelle cose, "Aiutami a cambiare" ma stava cercando un modo per portarmi a letto! Senza accorgermene sono di nuovo fuori, ma questa volta ho cacciato fuori le cuffiette e sto ascoltando gli AC-DC al massimo, nessuno mi può disturbare ora... ma una mano mi tocca la spalla e mi fa girare, intanto mi levo le cuffiette.

--Connor, non c'era bisogno!

--Si che c'era.

--Penserai che io sia una piagnucolona vero?

--Se giudichi le persone, non hai tempo per amarle-- disse Connor mettendomi una mano sulla guancia --E io penso proprio di volere più tempo per amarti sempre di più!-- E così dicendo mi baciò, un bacio dolce e senza troppa passione, mi ritrovai attimi durante a pensare che quello con James è stato più bello, ma ora c'è Connor e sinceramente non voglio pensare a ciò che non ho!

--Scusami ho corso troppo!

--Ti prego, non dirmi anche tu di dimenticare questo bacio!

--Anche io?

--Lascia stare.

--E comunque non lo vorrei mai.--Sto sorridendo, si lo sto facendo! --Dai, raggiungiamo gli altri.

Mi da la mano, e camminiamo verso il parco in cui siamo stati il giorno prima. Gli altrk erano lì, stavano tutti insieme seduti. Appena Summer e mio fratello notarono le nostre mani unite fecero un gran sorriso, mentre quello che aveva una faccia indecifrabile era James. La sua espressione era un miscuglio di rabbia e tristezza, cosa che primo non doveva esser perché noi non eravamo niente, mentre secondo era lui quello che era stato a flirtare tutta la sera con Madison.

--Coppietta felice-- disse Jonathan rivolgendosi a me e Con --Vi unite a noi per giocare a obbligo o verità?

--Io ci sto!-- disse Connor sedendosi a terra e raggiungendo gli altri a cerchio. --Tu Jess?

--Okay.

--Bene, spiego agli italiani che ogni turno devi cambiare la tua scelta, non puoi sempre ripete obbligo o sempre verità, okay?--Sia io che mio fratello annuimmo, e iniziammo a giocare.

Sei uno stronzo, ma ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora