Capitolo 26: James

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So di essere stato un completo stronzo con Jess. Di punto in bianco l'ho lasciata.

Avevo promesso di non ricaderci più, eppure sono ritornato quello che ero quando avevo conosciuto Emma. Non faccio una dormita da ormai un mese, lei mi manca terribilmente, senza non riesco neanche a dormire.

Spero che mio figlio nasca al più presto. Ho intenzione di lasciare Emma poco dopo e il padre non potrà farci niente. A volte sento quasi che neanche lei in realtà voglia stare con me, lo fa solo perchè così il padre non le leverà soldi e le darà l'enorme eredità che le spetta, se invece mi lascia sarà uno scandalo per tutte le persone 'in' che frequenta il padre, anche se lui è il primo puttaniere. Emma mi ha detto che da quando è morta sua madre lui non ha fatto altro che cambiare donne, ecco perché sua figlia è venuta fuori così.

Quant'è brutto continuare a fissare il soffitto. Emma dorme al mio fianco e io che ovviamente non riesco a dormire, sto pensando a tutt'altre cose per non pensare a lei, per non pensare a Jess.

-Giorno.- disse Emma svegliandosi.
Bene! Ora dovrò sopportarla per più tempo! Ma non poteva dormire un pó di più?!

-Giorno piccola- dissi con il più falso dei sorrisi. -Tutto bene?-

-Ho un pó di mal di pancia, ma niente di cui preoccuparsi.-

-Ah okay. Io ora devo prepararmi che devo andare in palestra, tu resti qui no?- lei annuì, così mi alzai e andai in cucina, mangiai un cornetto. Andai poi in bagno e mi feci una doccia calda.

Di solito quando le persone sono stressate come me, nei libri, fanno docce ghiacciate, ma ricordiamoci che siamo pur sempre a Dicembre, non sono così coglione da fare una cosa del genere!

-Ei James! Tutto bene?- mi chiese Joe, il proprietario della palestra, nonché mio capo.

-Così sembra-

Senza pensarci, appena Joe mi lasciò iniziai a tirare pugni al sacco da boxe. Volevo sfogarmi e dare pugni era il modo migliore. In quel mese solo il dolore era riuscito a farmi provare meno dolore per aver perso Jess. Mi sono fatto un tatuaggio che ricorda mi ricorda lei, se proprio non posso averla con me fisicamente sarà sempre con me con un segno indelebile.

Ho anche convinto Emma a chiamare mio figlio come volevo si chiamasse il nostro, ma lei ovviamente non lo sa.

Mi guardo le nocche piene di sangue, forse non è stata poi una grande idea tirare pugni senza guanti.

-James!-chiamó una voce di una ragazza, mi giro e trovo Summer, la cugina di Connor.

-Ciao- risposi abbastanza seccato.

-Ma che hai fatto alle mani! Vieni con me, te le medico!- la seguii, in fondo è meglio se me le curo, se proprio voglio farmi male, l'alcol che metterà sulle mie mani mi brucerà.

-Come sta Jess?- le chiesi, volevo assolutamente sapere come stesse.

-Non tanto bene, per fortuna che c'è Connor con lei.-

-Già, dovrei fare una statua a tuo cugino, ripara tutte le cazzate che faccio-

-Hai fatto gli auguri a Jess? Oggi è il suo compleanno!-

-Già è il 20 dicembre?!-

-Che giorno pensavi fosse?-

-il 18, ho perso la condizione del tempo!-

-muoviti a farle gli auguri!-

Appena mi finì di medicare presi il cellulare e trovai moltissime chiamate perse. Cazzo di telefono che si è messo da solo in silenzioso!

Le chiamate provenivano da Emma e suo padre. Erano più di 20 a testa, quindi decisi di richiamare.

-James! Ce l'hai fatta!- disse abbastanza arrabbiato il padre della mia ragazza appena rispose al cellulare.

-È successo qualcosa a Emma?-

-È caduta! Stiamo in ospedale, quasi sicuramente dovrà partorire!-

Attaccai. Presi di corsa la mia roba e dando una piccolissima spiegazione a Summer corsi in macchina ed misi subito in moto. Appena arrivai in ospedale corsi subito da Emma.

Non me ne fotteva niente di quella ragazza, poteva sembrare un pensiero egoista, ma a me importava del bambino.

-cosa hanno detto i dottori?-chiesi al padre della ragazza e alla sua attuale compagna.

-per come è ora dovremmo scegliere se far restare in vita lei o il bambino-

-cosa??-

-si, e lei non si vuole sacrificare per il bambino.- dice la signora/ragazza, era troppo giovane per essere chiamata signora.

-ma è una stronza!- sputai io.

-Non ti devi permettere di dire una cosa del genere okay- disse il signore mettendomi a muro.

-Edward, ne abbiamo parlato, cosa mi avevi promesso?- di che stavano parlando, di me oppure del comportamento aggressivo e impulsivo dell'uomo?

-James- disse Edward -io è Jocelyn ne abbiamo parlato. Ho notato che tu e mia figlia non siete compatibili e interessati l'uno all'altra.-

-Quindi?-

-Non farò niente ne a te n'è al bambino se voi vi lascerete-

A quelle parole esultai di gioia! Finalmente non dovevo più stare con lei! Jess sarai per sempre mia ora!

-La ragazza partorirà fra poco, se qualcuno vuole assistere al parto può farlo- disse il dottore.

Entrammo tutti e tre. Dopo quell'esperienza non penso che sottovaluterò mia madre quando mi dirà "ricorda che io ti ho partorito", e capita spesso!

Presi subito mio figlio in braccio. Era bellissimo.

-Ciao William

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-Ciao William. Io sono papà, spero di non essere stronzo con te, ma si sa benissimo che io lo sarò praticamente per sempre. Sai ho provato a cambiare, per una ragazza, te la farò conoscere, l'amerai quanto la amo io. La conosco da quasi cinque mesi e ha cambiato la mia vita, un po' come te. Sai oggi è il suo compleanno, ho dimenticato anche che giorno fosse oggi. Sono un disastro, quando l'ho conosciuta mi stava un pò antipatica, stava toccando le mie cose, e odio quando la gente lo fa, spesso lo fa anche tua nonna e la sgrido molto spesso. Poi però mi è sempre stata più simpatica, finché non mi è piaciuta. Mi ha sopportato quando la tua mamma provava a separarmi da lei, ma il nostro amore è resistito anche a questo. Poi ci siamo lasciati e rimessi insieme, un paio di volte e poi per salvarti ci siamo dovuti lasciare definitivamente. Ma tu non sei la colpa piccolo, tu sei una luce, spero solo di non spegnerla, così come ho fatto con lei, perché è vero che io sono uno stronzo, ma la amo...-

Spazio autrice.

Vi piace questo capitolo?

Mentre lo scrivevo mi è venuta l'idea di finire così la storia, poi se proprio mi verranno idee farò un sequel, ma non saprei proprio come continuare.

Spero vi possa piacere!

Alla prossima!

-mir😘

Sei uno stronzo, ma ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora