-Cos'è successo, James?- chiese mio zio al ragazzo che continuava a guardarmi, con quegli occhi verde-azzurri.
-Niente di importante-
-Come niente di importante?- disse mio zio a James, che si era finalmente girato a guardarlo. -Stavate urlando fino a due minuti fa-
-Ho detto che non è successo niente!- disse lui alzando il tono di voce.
-Non gli vuoi dire niente?- dissi io, poi spostai lo sguardo dal ragazzo a mio zio -La sua ex è incinta, ecco cosa succede.-
-Cosa?- disse mio zio.
-Perché cazzo glielo hai detto?-ringhiò il ragazzo verso di me.
-Ha fatto bene, James. L'ha fatto per il tuo bene, nessuno vuole il tuo male, James.-
-Ti prego, possiamo parlare, solo cinque minuti- mi chiese James, anche se era più un ordine che una domanda.
-Okay.- andammo sul porticato di casa sua e ci sedemmo lì.
-Ti prego, non lasciarmi, sono disperato senza te.-
-James, è complicato, tu stai per avere un figlio da un'altra ragazza, e...-
-Lei per me non conta un cazzo,e lo sa anche bene, anche per lei la nostra storia non è stata niente di tanto importante, se non fosse rimasta incinta non gliene sarebbe fottuto più un cazzo di me, e lo sappiamo tutti e due bene. Per me lei potrebbe anche fidanzarsi con un altro.-
-E se lo facesse, come ti sentiresti?-
-Normale, ma sei lui prova solo a fare da padre a mio figlio giuro che lo ammazzo-
-Ci tieni così tanto, e lo sai solo da un'ora.-
-Voglio essere presente e non come mio padre, non voglio che lui da grande faccia paragoni e dica che è stato più padre un futuro ragazzo della madre che io.-
-Ti capisco, o almeno cerco di capire.-
-Lo so che per te è complicato capirmi, ma ti chiedo solamente di riflettere, io voglio stare con te.-
-Lo so, è che ora sono un pò scossa, mi serve tempo.-
-Te lo darò, quanto ne vuoi, ma ti prego, pensaci.-
-Okay, ci penserò, ora vado, che mio padre mi sta aspettando.-
-Notte piccola.- disse appena mi alzai dallo scalino.
-Notte James.-
Andai a casa, e si erano fatte le otto. Andai a letto senza cena e appena misi il pigiama sprofondai la testa nel cuscino e iniziai a piangere.
Il mattino dopo mi svegliai tardi per i miei gusti, alle 9.30, ma ovviamente la sera prima avevo pianto e avevo gli occhi rossi e le occhiaie ancora più marchiate del solito.
-Jess, posso entrare?- era mio fratello che bussava alla porta.
-Entra-
-Che succede?- si mise sul letto vicino a me -Papà non mi ha voluto dire niente-
-Ieri pomeriggio ho conosciuto una ragazza al parco, abbiamo parlato, ci siamo scambiate i numeri di telefono e verso le sei mi ha invitato a casa sua. Lì mi ha confessato di essere incinta del suo ex e che si è affezionata a me da subito perchè non ha nessuno, il padre è sempre a lavoro, ha poi un fratellino di cinque anni che deve crescere lei perchè la mamma è morta e tutte le sue amiche si sono allontanate quando lei gli ha confessato di essere incinta. Le ho detto di chiamare il padre del bambino e di parlargli subito, lei lo ha fatto venire a casa, e il padre del bambino è... James.- stavo piangendo dalle prime parole, anche se le lacrime stavano per terminare.
-Che?-
-Si, ma loro non si sono mai amati l'un l'altro.-
-E poi che è successo-
-Lui mi ha visto e diciamo che gli ho chiesto una pausa per pensare, anche se in realtà per un pò di tempo vorrei solo distrarmi, ma non so come!-
-Ho un'idea, un momento- esce dalla stanza, fa una veloce telefonata e rientra.
-Chi hai chiamato?-
-Ho chiesto a Summer se ha qualcosa da fare, così ti aiuta a distrarti lei.-
-E?-
-Deve andare in palestra, ma ha detto che ti vuole con lei, fa kick boxing, quindi penso che prendere a pugni qualcosa ti aiuterà a distrarti, no?-
-Grazie, sei il migliore.-
-E ha detto anche che se ti piace ti puoi iscrivere così andrete insieme, perchè da sola si annoia.-
-Ci penserò.-
Cacciai mio fratello e mi preparai, misi un legins nero e una canottiera, mentre nella borsa misi un pantalone corto di tuta e top, insieme all'acqua e l'asciugamano. Un quarto d'ora dopo, io e Summer stavamo camminando verso la palestra.
-Jess, c'è una cosa che non ti ho detto.-
-Cosa?- chiesi girandomi verso di lei.
-La palestra dove vado è quella dove lavora James.-
-Non è un problema-
-Tanto di solito a me mi aiuta un'altro allenatore, il proprietario Joe.-
-Okay-
Arrivammo e notai che era una bellissima palestra. Ci cambiammo ed andammo da Joe.
-Joe, lei è Jessamine, una mia amica.-
-Piacere, Jessamine- mi disse lui dandomi la mano.
-Chiamami solo Jess.-
-Okay, Jess, pronta per allenarti?-
Ci riscaldammo per dieci/quindici minuti e poi iniziammo con la boxe.
-Okay, Jess, fammi vedere un pò come colpisci-
Iniziai a prendere a calci e pugni il sacco, esternai tutta la rabbia, la delusione e la tristezza, penso proprio che mi iscriverò in palestra.
-Wao Jess, devi essere parecchio arrabbiata, per dare calci e pugni così forti!- disse Joe.
-Hai fatto centro- dissi io. Intanto passò di lì James, senza maglietta e addosso solamente dei pantaloncini di tuta.
-James, hai visto la ragazzina?- chiese Joe.
-Si- disse lui distrattamente abbassando lo sguardo.
-Ora tocca a me- disse Summer per cambiare argomento.
-James, perchè non dai qualche lezione a Jess, è brava, ma forse le serve un pò di coordinazione.- propose Joe.
-Si capo- disse lui. Qualcosa nella sua voce la rendeva più spenta.
Mi portò lì vicino e iniziò a dirmi cosa dovevo fare, lo sentivo freddo distaccato, non sapevo cosa fare.
-James, mi dispiace, ma...-
-Scusami tu-
-E per cosa? Tu... non sapevi che lei era incinta!-
-Lo so, ma...-
-Ma niente, James, sono stata io, ti avevo fatto una promessa e l'ho infranta! Ti voglio veramente aiutare a diventare migliore, ma tra il bambino e il lavoro tu avrai di meglio da fare.-
-Per questo hai chiesto questo tempo di pausa? Per paura che io ti dimentichi o che ti escluda dalla mia vita?- Io annuii abbassando lo sguardo, lui lo alzò e riprese a parlare -Tu sei la mia vita, non riuscirei mai e poi mai a vivere senza te, tu mi fai tornare me. Ti prego, torna ad essere mia.-
-Io sono sempre stata tua, fin dal primo istante in cui ti ho visto.-
Spazio autrice
Doppio aggiornamento in un giorno! Mi meraviglio di me stessa!
Vi piace come sta prendendo piega la storia? O volete cambiare qualcosa? Fatemi sapere!!
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Sei uno stronzo, ma ti amo.
Teen FictionNon sapevo che la cosa che mi mancava fossi tu, un ragazzo così arrogante quanto dolce, così bello quanto egoista, così altruista quanto stronzo. Mi hai rubato il cuore, però hai capito che quello era l'unico modo per farti amare. Non ti sopporto, m...