Capitolo 20

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Lui si staccò di colpo.

-S...Scusa, non dovevo baciarti, io...- disse lui balbettando -Penso che tu non mi voglia vedere.-

-E perché? In fondo io ho risposto al bacio, potevo allontanarmi e non l'ho fatto.-

-Quindi, l'hai voluto anche tu questo bacio.- annuii abbassando la testa -E' che tu mi fai uno strano effetto, Jess-

-Anche tu-

-Magari potremmo provare a stare insieme, che ne dici?-

-Pienamente d'accordo con te.-

-Quindi ora siamo "fidanzati in prova"?-

-Da dove ti è venuta questa definizione?-

-Dalla mia mente super intelligente- disse scoppiando a ridere, cosa che feci anche io dopo. -Siamo già in ritardo Jess.- guardai l'orario, dovevamo stare a casa di mio zio fra mezz'ora e se non c'era traffico arrivavamo con un quarto d'ora di ritardo, quindi ci dovevamo muovere!

Andammo alla macchina e il ragazzo mise subito in moto. Arrivammo a casa di mio zio alle 9, con ben mezz'ora di ritardo. Scendemmo dall'auto e ci dirigemmo verso la casa. Appena bussai mi venne ad aprire Theresa.

-Ciao cara- disse abbracciandomi -Lui è quell'"amico" che dovevi portare, giusto?-

-Si, lui è Michael.-

-Piacere signora.- disse lui garbatamente porgendo la mano a mia zia.

-Chiamami Theresa, il "signora" mi fa sentire ancora più vecchia!-

Entrammo in casa e subito mio fratello e Summer raggiunsero me e Michael.

-Ciao Jess- disse Summer abbracciandomi. -Da quanto tempo!-

-Già infatti!-

-Jess, non ci presenti il tuo ragazzo?!- disse lei riferendosi a Michael.

-Piacere, io sono Michael.-

-Io sono Summer.-

-Io sono Nate, il fratello di Jess.-

-L'avevo intuito, vi somigliate.-

Andammo poi più dentro il salotto dove salutai subito mio zio che volle assolutamente conoscere il mio ragazzo e lui sempre garbatamente si presentò a tutti, o quasi tutti, infatti mancavano ancora James ed Emma. Proprio mentre pensai a loro fecero il loro ingresso in casa.

Emma era cambiata moltissimo in due mesi, e da vicino potevo osservare meglio i suoi cambiamenti. La sua faccia era piena di trucco, i suoi capelli erano perfettamente lisciati e le unghie erano sicuramente fatte dall'estetista. Indossava un vestitino viola che fasciava la pancia visibile, ma a parer mio un po piccola per essere di cinque mesi.

-Eccovi ragazzi!- esclamò Theresa.

-Emma non sapeva cosa mettersi.- disse James guardando soprattutto la mamma.

-Beh, non è colpa mia se mi sta tutto male! Dovremmo andare a fare shopping!-

-Bene, ora andiamoci a sedere per mangiare.- disse mio zio alzandosi dal divano.

Io mi trovavo tra Summer e Michael e quest'ultimo era vicino a James.

-Allora Michael, quanti anni hai?- chiese mia mamma al ragazzo.

-Ventitré, signora-

-Chiamami Rose. E ti stai per laureare?-

-Si, in letteratura inglese-

-E hai già un lavoro?- questa volta a parlare fu mio padre.

-Sto facendo uno stage in una casa editrice e ho già parlato con il capo,  mi darà poi il lavoro una volta laureato-

-Possiamo parlare di altro grazie?- chiese James.

-È proprio geloso!- sussurrò Summer al mio orecchio.

Il resto della serata fu abbastanza noioso. E Michael se ne dovette andare presto, e James accompagnò Emma a casa sua perché si "sentiva male" ma in realtà di stava annoiando. Uscii fuori al giardino e mi misi sdraiata sul prato a guardare le stelle, quando sentii dei passi venire verso di me, ma non mi girai per guardare chi fosse, e poi riconobbi la persona quando parlò.

-Ci siamo incontrati qui, in questo punto, la prima volta.- James si mis sdraiato vicino a me e continuò a parlare fissando il cielo -Mi ricordo che rimasi scioccato quando vidi una ragazza giocare così bene a calcio-

Io rimasi in silenzio, non mi andava di parlare in quel momento, ma preferivo ascoltare a che punto volesse arrivare James.

-Quando ti sei messa con me, pensavo di essere l'uomo più fortunato del mondo. E ora quell'uomo è Michael-

Ecco dove voleva arrivare!

-Emma è fortunata ad avere te-

-Lei crede che io la ami, ma non la riesco proprio ad amare-

-Perché lei non sa che il padre ti ha picchiato per stare con lei?-

-No. Pensa che io ti abbia dimenticata, ma non è così.-

-Beh, spero che tu mi stia dimenticando, perché io ci sto provando-

-Io non ti voglio dimenticare Jess! Un giorno o l'altro tu sarai di nuovo mia!-

-E io che dovrei fare?! Aspettarti!-

-Ti prego!! Io ti amo! Quando nascerà il bambino smaschererò Emma! Lei non vuole questo bambino, io glielo leverò! Il padre non potrà fare niente e io e te creeremo una famiglia tutta nostra!-

-James, non voglio pensare al futuro, mi voglio godere il presente, e il mio presente è con Michael! Non fare promesse che non manterrai!-

Sei uno stronzo, ma ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora