All you have to do is stay.

"Hai visto quanto è arrossito?"

Louis si era appena alzato dal letto e stranamente aveva voglia di andare a scuola; era comprensibile dato che quel giorno si sarebbe svolta l'assemblea d'istituto e questo, per Louis, voleva dire non fare niente.

Così dopo aver fatto una doccia veloce, essersi vestito e aver preso una ciambella al volo come colazione, si diresse verso la sua auto per passare a prendere Niall e per poi dirigersi verso scuola.

Come tutti gli anni, l'assemblea, si svolge nella palestra in modo che tutti gli studenti abbiano un posto a sedere sugli spalti, mentre i rappresentanti d'istituto sono soliti stare al centro del campo.

"Lou corri che siamo in ritardo!" esclamò Niall trascinando Louis in palestra il più velocemente possibile.

Niall e Louis, da quando erano in quella scuola, erano soliti sedersi al solito posto, sugli spalti, durante le varie assemblee.

Ed è per questo motivo che, tutte le volte che si svolge un'assemblea, Niall vuole essere tra i primi ad arrivare; Louis invece se la prende sempre con comodo, ormai sicuro che nessuno prenda il loro posto.

"Niall, vai tranquillo che qui ormai tutti sanno che quelli sono i nostri posti e quindi nessuno si sarà seduto lì!"

"Beh, non ne sarei tanto sicuro. Guarda là Lou!"

In quel momento, Louis, guardò nella direzione indicata dal suo amico e vide due ragazzi seduti ai loro posti.

"E' tutta colpa tua, come sempre. Lo sai, vero? Dai, cerchiamoci altri posti Lou!" continuò Niall.

Louis però non era della stessa idea del suo amico e iniziò infatti ad incamminarsi verso i due ragazzi che giurò di non aver mai visto all'interno della scuola.

"Ehhm.." si schiarì la voce Louis, per poi continuare dopo aver ottenuto lo sguardo dei due ragazzi "Che ci fate voi qua? Questi sono i nostri posti, quindi sparite da qua prima che mi arrabbi sul serio!".

Nel frattempo, Louis, notò come il ragazzo riccio abbassò lo sguardo senza dire niente, pronto ad alzarsi. Il suo amico prese invece parola "A quanto ne so io qua non ci sono scritti i vostri nomi, quindi possiamo benissimo sederci qui".

Louis fece una risata forzata esclamando "beh, tutti sanno che questi sono i nostri posti da quando siamo arrivati in questa scuola. Quindi, alzatevi e trovatevi altri posti!" mentre Niall dietro di lui se ne stava zitto.

"Non sei mia mamma, caro Louis, e non farò niente di quello che mi stai dicendo. Quindi, adesso trovati un altro posto dato che sta iniziando l'assemblea." continuò Liam con un Harry rosso per l'imbarazzo fino alla punta dei suoi capelli.

"E tu come sai il mio nome? Comunque, per oggi, passate ma dalla prossima assemblea non dovete più sedervi qua. Intesi?" chiese Louis ai due ragazzi provocando uno sguardo soddisfatto sul volto di Liam.

"Ho le mie fonti" disse Liam, lanciando uno sguardo a Harry che si stava ormai torturando tutte le unghie dall'ansia.

Louis borbottò andando a cercarsi nuovi posti, seguito da Niall che esclamò ridendo "Secondo me quel ricciolino è pazzo di te. Hai visto quanto è arrossito?"

Louis rispose solo con un "pft.."

Dall'altra parte degli spalti, Liam, prese parola e "Certo che il tuo Louis è proprio scorbutico e antipatico"

"Lo sai che è tutta colpa tua, Li. Io te l'avevo detto che questi sono i loro posti ma tu, ovviamente, hai insistito per sederci qua e questi sono i risultati. Lo sai pure tu che lui non è così in realtà!" rispose Harry, abbastanza arrabbiato col suo amico per quello che era appena successo.

"Haz, lo sai che io l'ho fatto solo per te e per farti notare da lui. Se non ti dai una mossa, molto probabilmente, arriverà qualcuno più furbo di te e te lo ruberà" rispose l'amico "Inoltre, non ci hai mai parlato e non puoi sapere se davvero è così scorbutico sempre..." continuò Liam provocando uno sbuffo da parte di Harry che evitò di rispondere.

I due amici si accorsero che l'assemblea era da poco iniziata; infatti i rappresentati d'istituto erano pronti al centro del campo per esporre, ai loro compagni, i vari problemi della scuola.

Non si accorsero però di un certo Louis Tomlinson che li stava fissando da lontano, o forse fissava solo uno di loro...