Harry era stato dimesso dall'ospedale dopo due giorni e Louis adesso si trovava davanti alla porta di casa del riccio, indeciso se suonare il campanello o meno.
Ma doveva parlarci e spiegargli perché non poteva stare con lui e suo figlio, non poteva dirgli solamente "non voglio una relazione, sparisci dalla mia vita" perché grazie alle parole di sua mamma e Niall, aveva capito di voler stare con Harry ma semplicemente non sarebbe stato in grado di amarlo veramente come invece qualcun altro sarebbe stato in grado di fare. Quindi, era arrivato alla conclusione, seppur a malincuore, di lasciarlo andare definitivamente.
Così suonò il campanello e dopo pochi secondi si ritrovò Anne davanti alla porta.
"Tu saresti...?" domandò infatti lei.
"Sono Louis, un amico di suo figlio" rispose lui, non convito di quello che aveva appena detto e Anne se ne accorse e infatti rispose "certo, un amico...sei per caso quello che ha fatto soffrire mio figlio?"
"Lui le ha detto questo?"
"Lui non mi ha detto niente in realtà, ma ho solo fatto due più due" continuò lei con fare indagatorio.
"Senta, vorrei solo parlare cinque minuti con suo figlio, se è possibile" rispose Louis aggiungendo subito dopo un "per favore"
Anne decise di farlo entrare, chiudendo subito dopo la porta e aggiungendo "è in camera sua, sali"
Louis così fece, salì le scale che in quel momento gli sembravano infinite, per poi trovarsi davanti alla camera di Harry che era solo accostata e quindi, molto probabilmente, aveva sentito la conversazione con sua mamma.
Dopo quelli che sembrarono anni finalmente bussò alla porta e subito sentì dire "Entra" e così fece. Entrò nella stanza di Harry e lo vide sdraiato sul letto, con le mani che accarezzavano il suo grembo e dio se era un'immagine divina quella.
Quando Louis decise di guardarlo e iniziare a parlare, lo vide triste e poteva giurare che avesse pure pianto fino a poco fa ovviamente per colpa sua.
Facendosi coraggio cercò di iniziare un discorso di senso compiuto ma a quanto pare non ci riuscì molto bene.
"Harry...come...emh...sai sono qui per..."
"Sputa il rospo Louis tanto so già quello che mi vuoi dire,mi vuoi lasciare no? beh, fallo"
Louis non si aspettava una risposta così dal più piccolo ma gli dava tutte le ragioni del mondo ad essere incazzato con lui.
"Come state?" azzardò Louis, cercando di cambiare argomento, almeno per il momento.
Il riccio si girò con gli occhi sbarrati verso di Louis, guardandolo per la prima volta in faccia da quando era arrivato perché come cavolo faceva a sapere del bambino se lui non gli aveva detto niente? L'unica cosa possibile era che qualche dottore o addirittura Liam gliel'avesse detto.
Ma lui voleva assolutamente sapere chi glielo aveva detto perché se era stato Liam allora si che questa volta si sarebbe incazzato con lui.
"Tu...c-come fai a sapere che, insomma...io..." non riusciva a finire la frase ma il più grande capì subito la sua difficoltà di dire la parola incinto e quindi lo anticipò dicendo "all'ospedale"
"Chi te lo ha detto'" rispose con tono sempre più duro e agitandosi sempre di più perché sospettava che in questa cosa c'entrasse il suo migliore amico.
"Harry prima calmati, ti prego..."
"Calmarmi dici eh? Come se fosse possibile dato che ora tu lo sai, anche se non dovresti saperlo, e dato che vuoi pure lasciarmi" rispose agitandosi sempre di più.
"Harry, ti prego, calmati non fa bene al bambino ma neanche a te." iniziò il discorso per poi continuare "Ma...ma tu non volevi dirmelo quindi?"
"Certo che no, perché avrei dovuto?" "Perché fino a prova contraria sono il padre, Har"
"Non chiamarmi così, Louis"
"Okay...scusa"
"Voglio sapere chi te l'ha detto" riprese il discorso il più piccolo, guardandolo attentamente.
"Dopo che ti ho portato in ospedale e dopo i primi controlli, un dottore mi ha detto che lo svenimento era causato semplicemente da un calo di zuccheri...ma ora immagino che sei stato tu a chiedere ai dottori di dirmi così dato che non volevi dirmi niente, no?"
"Esatto" rispose il riccio per poi "continua".
"Così dato che dovevano farti altri controlli ho approfittato per andare a trovare mia madre che si trova in ospedale per qualche giorno e sai, ha detto di volerti conoscere dopo che le ho raccontato di te...comunque, quando sono tornato giù ho visto un dottore parlare con Liam e dato che a me mi aveva liquidato con una frase prima e a lui stava recitando un papiro intero volevo cercare di capire cosa gli stava dicendo e..." non riuscì a finire la frase che Harry lo interruppe "HAI ORIGLIATO STRONZO!"
"Harry, prima di tutto non l'ho fatto apposta e poi, mi permetti che ero preoccupato per te dato che mi eri svenuto davanti agli occhi in casa mia? Io volevo sapere cosa stava dicendo in più a Liam, sicuramente non pensavo si trattasse di una cosa completamente opposta a ciò che avevano detto a me. Comunque, non sono riuscito a capire tutto il discorso ma solo una frase e ti assicuro che non era bella e che preferivo venirlo a sapere in un altro modo..."
"Che frase?" si incuriosì Harry, ma Louis sapeva che era anche preoccupato data l'espressione che aveva.
"Ha rischiato di perdere il bambino per il troppo stress" Louis rispose recitando la frase che aveva sentito, per poi aggiungere "ed è tutta per colpa mia quindi scusami ed è per questo che prima ti dicevo di stare calmo har" Quasi non si rese conto di averlo chiamato nuovamente Har ma a quanto pare ad Harry questa volta non interessava molto perché l'unica cosa che riuscì a dire fu:
"H-ho rischiato di perdere il b-bambino?"
HEEY!
Come promesso, ecco un altro capitolo e spero vi sia piaciuto.
Secondo voi cosa succederà nel prossimo? Scrivetemelo in un commento perché sono curiosa di sapere cosa pensate succeda :)
Alla prossima settimana, byeee xx
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All you have to do is stay.
FanfictionHarry ha 17 anni e frequenta il quarto anno della Comprehensive School del Cheshire, Louis ne ha 19 ed è all'ultimo anno. I due sono compagni di istituto ma non hanno mai avuto un legame di amicizia, si incontrano nei corridoi o alle assemblee ma no...