"Lui, io, il corso"

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Dopo aver consegnato al prof. del corso tutti i nominativi dei partecipanti, Louis si volta verso destra per vedere chi occupa il posto accanto al suo e vede un ammasso di capelli ricci che gli sembrano familiari. In un primo momento decide di non pensarci ma se ci riflette bene riesce a collegare il viso del ragazzo dai capelli ricci a quello del ragazzo che pochi giorni prima aveva preso il suo posto sugli spalti durante l'assemblea.

Louis decide allora di prendere parola "Piaciuta l'assemblea?", Harry si gira e "Mh? cosa?" e Louis ancora "Dico, ti è piaciuta l'assemblea seduto al mio posto?", Harry non proferisce parola, imbarazzato, con le guance che gli vanno in fiamme.

Louis allora decide di smorzare la tensione "Comunque piacere, mi chiamo Louis Tomlinson" e Harry ormai imbarazzato fin troppo "H-harry Ss-Styles". Dopo queste poche parole il prof richiama l'attenzione dei ragazzi assegnando ad ognuno di loro oppure in coppie di due un piccolo numero di foto da scattare a soggetti a loro piacimento da portare per il prossimo incontro. Dopo aver assegnato il lavoro ai ragazzi, il professore li saluta e gli augura buon proseguimento di giornata uscendo dalla classe e annunciando quindi la fine del primo incontro del corso.

All'uscita dell'aula un Harry agitato ed imbarazzato cammina velocemente per i corridoi per arrivare in meno di due minuti all'entrata principale dell'istituto.

Harry era appena uscito da scuola con un sorriso tutto fossette.

Durante la strada per tornare a casa, Harry, decise di chiamare il suo amato amico; tirò dunque il telefono fuori dalla tasca dei pantaloni, selezionò il contatto del suo amico e fece partire la telefonata.

"Hey ricc-"

"LIAAAAAMMMM NON PUOI NEANCHE IMMAGINARE CiO' CHE E' SUCCESSO PRIMA CIOE' CAPISCI? LUI, IO, IL CORSO. STO MORENDO LIAM, IO LO SO. ODDIO, GESU' E' CON ME OGGI DAJE TUTTA!"

"Har, stai bene? sei ubriaco?"

"NO LIAM. SAI CHI E' LOUIS TOMLINSON?"

"Che domande mi fai? mi parli di lui 24 ore al giorno..."

"Bene, allora sarai contento di sapere che prima ci ho parlato..." continuò il riccio, calmandosi.

"COSA? SEI SERIO? Non ti credo" continuò l'amico.

"Ti giuro Li, è nel corso con me. Prima si è messo accanto a me e si è presentato e io stavo morendo Liam"

"Posso immaginare la tua faccia mentre lui ti parlava" rispose Liam ridendo

"Non è divertente"

"Beh un po' si...comunque sono contento per te, era l'ora! ora scusa ma mia mamma rompe e devo staccare; ci sentiamo più tardi così mi racconti meglio, okay?"

"Va bene, ciao" così il riccio chiuse la chiamata e continuando a camminare per tornare a casa, si accorse di una piccola panetteria sull'altro lato della strada.

Decide così di entrare nella panetteria per prendersi qualche cosa da mangiare. Una volta dentro, si accorge di un foglio vicino alla cassa con su scritto "cercasi commesso giovane" e decide quindi di cogliere al volo l'occasione per mettere da parte un pò di soldi. Così appena la commessa andò da lui, chiese: "ehm..salve, vorrei sapere se il posto per commesso è ancora disponibile"

"certo caro, è raro che qualcuno passi da qua" disse la donna facendo un sorrisetto "sembri parecchio giovane, quanti anni hai?" continuò lei.

"ne ho 17..." rispose lui. 


"beh, si può fare. Dato che sei ancora a scuola farai il turno di pomeriggio: dalle 16 alle19. Ti va bene caro?"

"Va benissimo, quando inizio?" chiese Harry, ricevendo subito una risposta dalla graziosa donna "da domani. ci vediamo caro" che poi andò a servire un cliente.

Così harry uscì dalla panetteria con un sorriso stampato in faccia, convinto che questa giornata non poteva andare meglio di così.



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