"Chi è Dylan?"

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Era passata una settimana ed Harry si trovava in sala d'aspetto in ospedale, da solo.

Non aveva detto niente, ne a Louis ne a Liam, perché sapeva che avrebbero fatto di tutto per fargli cambiare idea. Si stava pentendo di non aver chiamato almeno il suo migliore amico, anche perché  non era il massimo stare da solo, in ospedale, ad aspettare il suo turno per abortire.

Ormai aveva preso questa decisione e anche se lui stesso non ne andava fiero, era la cosa più giusta da fare.

Tutt'un tratto iniziò ad immaginare il suo futuro, proprio con un bambino e Louis al suo fianco e si ritrovò a sorridere come un ebete perché diavolo se quel bambino era bello, era proprio la loro perfetta miscela.

Poi si riscosse, tornando alla realtà, e dopo un po' si convinse di chiamare Louis perché essendo il padre doveva saperlo assolutamente, non poteva aspettare altro tempo o si sarebbe incazzato il triplo.

Così prese il telefono e fece partire la chiamata.

uno squillo.

due squilli.

tre squilli.

"pronto?" rispose Louis con una voce assonnata

"Lou"

"Har, che fai già sveglio a quest'ora?"rispose guardando la sveglia che segnava le 7:26 di un sabato mattina.

"beh...non avevo sonno e quindi ho deciso di chiamarti, scusa se ti ho svegliato"

"oh, non importa, tranquillo. Dylan tutto bene?"

"chi è Dylan?"

"Nostro figlio"

"oh..sta bene, si"

"che hai?" louis si accorse che nella voce di harry c'era un qualcosa che lo rendeva triste e così decise di chiedere il perché di questo. Sicuramente non si sarebbe aspettato una risposta del genere.

"Lou...io scusa, scusami, davvero. Ti deluderò così tanto ma mi hai promesso, la scorsa settimana, che saresti rimasto al mio fianco nonostante tutto e in questo momento ne ho davvero bisogno" harry piangeva mentre diceva tutto questo e non faceva altro che preoccupare ancora di più louis.

"Che è successo? Perché stai piangendo e soprattuto perché dovresti deludermi? Non hai fatto niente di male Harry"

"Ancora no, ma tra poco..."

"Tra poco cosa?"


"Tra poco..." non sapeva come fare a dirglielo, ma doveva. Era difficile, fin troppo. Quando però Harry vide una porta aprirsi e l'infermiera andare incontro a lui, sapeva che non poteva aspettare altro tempo, semplicemente perché non ce ne sarebbe stato. Quindi, in qualche modo riuscì a balbettare un "devi dire addio a tuo figlio".

Anche se Harry aveva bisbigliato il tutto, Louis lo sentì chiaro e tondo. Sentì anche il suo cuore rompersi in tanti piccoli pezzettini perché dopo tanti mesi, era finalmente riuscito ad accettare il fatto di essere gay e di diventare padre. Ma a quanto pare Harry voleva distruggere il tutto.

"Harry, ti prego, non farlo" fu l'unica cosa che Louis riuscì a dire prima che Harry staccasse la chiamata con un "sto entrando, mi dispiace così tanto".

Così Louis non ci pensò due volte, incazzato com'era, a prendere una valigia a caso e a riempirla di roba. Senza dire niente a nessuno, se ne andò, lasciando da sole le persone a cui teneva di più ma che forse era meglio abbandonare per un po'.


HEEY!

Scusate se scorsa settimana non ho aggiornato ma non ho avuto un momento libero a causa della scuola. Ne approfitto per dirvi che non so quando aggiornerò d'ora in poi, quando avrò un attimo di tempo libero lo farò. Scusatemi per questo ma ci stiamo avvicinando alla maturità e io sto morendo lentamente ahah. Spero capiate.

Devo anche dirvi, purtroppo, che ho sempre meno idee per la storia e che molto probabilmente finirà prima del previsto. Non credo di fare un sequel, se lo farò sarà comunque dopo la maturità.

Quindi, non so quanti capitoli mancano alla fine ma non sono molti!

Detto questo, spero di aggiornare il prima possibile e scusate se ci sono degli errori in questo capitolo!

All the love xx


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