Capitolo 6 - Tutto a puttane

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Saaalve ragazzi!!! Chiedo scusa per l'immenso ritardo :) intanto auguri di buon anno a tutti!!! Per scusarmi del ritardo e come regalo di Natale (anche se un po' in ritardo) oggi pubblicherò la bellezza di tre capitoli!!! Questo capitolo come dice il titolo contiene il punto di vista di Ethan... e contiene contenuti espliciti e forti... se siete sensibili, potete passare direttamente al successivo visto che per ora per la storia è poco rilevante... serve per dare uno sguardo un po' più approfondito alla fredda mente del bel tenebroso, dove si sta facendo strada per la prima volta il pensiero della nostra Alexandra!! Bacioniiii :D


È andato tutto a puttane. Perché non sto mai zitto? Appena se n'è andata sono corso alla macchina. Non ne potevo più dello sguardo incazzato di mio padre. Quella ragazzina di merda mi farà saltare il cervello. Cosa crede, che io sia d'accordo a sposarla? Ma per piacere non scherziamo. Matrimonio, figli, una moglie che ti fa due coglioni così se torni a casa e puzzi di alcol e fumo.

È da quando ho quindici anni che so che avrei dovuto sposarla e non me ne è mai fregato un cazzo. Ho sempre fatto la mia vita e mi sono sempre fottuto chi mi pareva. Come stasera. Nella mia stanza di albergo privata c'è Corinne che mi aspetta. Non vedo l'ora di scoparmela per bene. Con tutta questa tensione che ho addosso poi. La farò urlare fino a domani mattina.

Mi passo una mano tra i capelli, frustrato. Quest'inconveniente del rifiuto non ci voleva. Cazzo. Adesso so che mi dirà mio padre. Che devo corteggiarla per farla cedere perché ci interessa troppo la sua azienda. Devi farla innamorare, mi ha detto l'altro giorno. Vacci piano, mi ha detto, perché è una gattina riottosa e graffia. Bisogna saperla prendere. Sono abituato alle mie splendide puttane consenzienti e non so come gestirla. Devo trovare il modo di domarla. Avrei certi modi carini per farlo, certo. Ma non sono utilizzabili al momento. Ripenso a quando l'ho vista scendere dalla scalinata. Dio è stata una visione celestiale. Specialmente quella quarta abbondante di seno che faceva su e giù seguendo gli scalini. Chissà come sarebbe infilarci il mio cazzo in mezzo mentre le stringo forte. Merda mi sta venendo duro per quella ragazzina. È cresciuta bene, però, lo devo ammettere. Niente a che vedere con lo scheletro che ho baciato quando avevo diciotto anni. L'America le ha fatto bene. O sarà stato quell'americano? Chissà forse se l'è scopata. Un sentimento di rabbia mi sboccia nel petto. Ho sempre avuto il desiderio di sverginarla, ma a quest'ora ci saranno già passati. Cazzo. Va bè, chi se ne fotte. Meglio. Vorrà dire che la prima notte di nozze mi divertirò di più. Anche se non ne sono così sicuro. Prima quando le ho baciato la mano le sono venuti brividi. Oh, piccola. Conosco tanti altri modi per farteli venire. Sogghigno.

Ma dove cazzo è Fred? Farò tardi da Corinne. Decido di chiamarlo.

"Signore?"

"Dove sei? Ti sto aspettando in macchina."

"Non ne avevo idea, signore. Arrivo in un attimo."

"Sbrigati." Sbuffo e chiudo la telefonata. La mia erezione preme nei pantaloni e la zip rischia di scoppiare. Cazzo Fred muoviti.

Lo sento salire in macchina. Finalmente.

"Dove signore?"

"Al Palace. Vieni a riprendermi domani mattina alle nove. Il primo appuntamento di domani è alle due."

"Sì, signore."

Dopo una ventina di minuti siamo al Palace. Scendo senza nemmeno salutare scendo e corro nella hall. Ormai mi conoscono bene e non mi ferma nessuno. Salgo fino all'ultimo piano e raggiungo la porta infondo. La apro e trovo Corinne appoggiata con fare seducente sul letto. Sorrido e inizio a spogliarmi. Mentre mi sciolgo la cravatta la osservo. Pelle abbronzata, caschetto nero sbarazzino e sguardo malizioso. È proprio una puttana. È completamente nuda a parte il tanga e i tacchi a spillo neri. Sa come mi piace.

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