Capitolo 13 - L'amicizia, quella vera.

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Inizio con il chiedervi scusa per aver ritardato così tanto negli aggiornamenti, ma sono stata impegnatissima con la discussione della tesi (mi sono laureata!!! Yeee!!!) e non ho avuto un attimo libero in queste settimane. Come sapete, scrivere una storia non è facile perché devi far quadrare tutto, devi renderla avvincente, devi usare le parole giuste per far capire a chi legge i sentimenti dei personaggi... Quindi non ce l'ho fatta mentalmente e fisicamente a proseguirla. Ora sono più libera e mi dedicherò ancora ad Alexandra ed Ethan, ne vedremo delle belle!!! Non togliete la storia dalla vostra bacheca perché fondamentalmente la vera storia inizia adesso.

Baci. Lu <3 


Dopo che Ethan se ne è andato mi risiedo invasa da mille pensieri. Davvero ieri sera ci siamo baciati in discoteca? La cosa mi rattrista perché non riesco a ricordare nulla e ne sono turbata. Mi ritocco di nuovo le la labbra e quasi quasi mi dispiace che se ne sia andato. Quando non fa lo stronzo è una buona compagnia alla fine. Ma che vado a pensare? Stiamo parlando di Prichard e Prichard non è una buona compagnia. Mai. Mi metto a pensare a ieri e alla nota di profumo che ricordavo stamattina... allora era la sua. Mi sforzo e qualcosa mi torna alla mente. Io che ballo in completa solitudine e due mani che mi prendono da dietro. Poi ancora vuoto. Mi sforzo ancora di più e vedo due smeraldi che mi fissano e mi tengono stretta appoggiata ad una colonna. Sento una strana stretta al basso ventre al solo pensiero di Ethan che mi tira su per baciarmi e sorrido come una stupida. Già, sono una stupida. Perché per lui è un gioco, è sempre stato un gioco. Da quando eravamo ragazzini non ha mai fatto altro che prendermi come un gioco. Sinceramente la cosa mi turba e mi fa stare male perché in fondo, molto in fondo, so che vorrei fosse tutto il contrario. Vorrei che lui fosse davvero l'uomo con il quale passare il resto della mia vita, ma non posso concedermi assolutamente il lusso di vederlo sotto questo aspetto perché so già in partenza che sarebbe impossibile. Per lui è solo un contratto, uno stupido contratto che deve rispettare per obbligo. Ha decine di donne che cadono ai suoi piedi e si sa che a lui non importa di nessuna di loro. 

Ripenso al bacio che ci siamo dati poco fa e mi abbandono ad un sospiro perché mi ha letteralmente fatto sciogliere. Mi sono abbandonata a lui proprio come farebbe una ragazza innamorata, ma mi rifiuto di pensare che lui stia vincendo la scommessa così velocemente. Le sue mani sul mio viso, che accarezzavano i miei capelli. Sospiro quasi sconfitta, gli basterebbe un niente per farmi cadere ai suoi piedi. Mi ha detto che sono sua... lo sono? Non lo so. In una qualche maniera un po' mi ci sento però. Mi ci sono sempre sentita. Da bambini non permetteva a nessuno di avvicinarsi a me. Mai. Di solito lo faceva coprendomi di ridicolo davanti agli altri e mi sminuiva facendo perdere a chiunque l'interesse di stare con me, per cui spesso mi ritrovavo sola e senza amici finché non ho conosciuto meglio Mery. 

Dovrò dire a Mery della cena di stasera, ho assolutamente bisogno di una mano per rendermi almeno presentabile. Non so nemmeno dove voglia portarmi, non mi ha detto nulla. Come fa una ragazza a darsi una sistemata se non sa nemmeno dove deve andare a cena? All'improvviso mi sento nervosa, anzi nervosissima e comincio a torturarmi le mani. Mi alzo in piedi e inizio a fare avanti e indietro finché non sbatto contro un ammasso di muscoli.

Alzo lo sguardo e vedo l'espressione preoccupata di Jace. Subito la rabbia mi ribolle dentro e gli sferro un pugno sul petto. Lui non dice di nulla e mi lascia fare. Continuo finché non sono stremata e mi appoggio alla colonna del gazebo tenendo lo sguardo basso e i pugni stretti.

"Perché non me l'hai voluto dire, Jace? Ci siamo promessi di essere sinceri l'uno con l'altro, sempre. Sono davvero incazzata nera con te, da quando parli e ti confidi con Mery invece che con me? Che poi sono io la diretta interessata! Non sopporto che colui che reputo un fratello non mi dica la verità! Lo sai che devi dirmi tutto, sempre anche quando quello che devi dirmi non è bello! Avrei preferito saperlo da te ed essere preparata a quello che mi ha detto prima Ethan. Non ti chiedo di badare a me sempre e comunque perché hai la tua vita, né voglio che tu badi a me perché so cavarmela benissimo da sola, ma ti chiedo di essere sincero, non ti chiedo altro. Era una cosa importante e tu hai confabulato con Mery per tenermi allo scuro, non sono cose che fanno gli amici. So da sola che ieri sera sei stato con Mery e hai colto l'occasione per passare del tempo con lei. Sono anni ormai che non aspettate altro, non sono scema e sono felicissima per voi. Ma ti prego per la prossima volta di non tenermi allo scuro solo perché secondo te sono troppo fragile e bla bla bla perché non sono una stupida poppante! Ethan prima mi ha messo in difficoltà, mi ha detto cose... ha fatto cose che mi hanno destabilizzato e molto. Se avessi saputo prima che abbiamo quasi scopato mi sarei posta nei suoi confronti in maniera diversa e non sarei rimasta imbambolata lì come una scema!"

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