Sono quattro ore che sto facendo la parte della Barbie nelle mani di Mery. Mi sento stanchissima. Ha dovuto pensare alla manicure, alla pedicure, ai capelli e al trucco. Fortunatamente niente ceretta. Ma manca ancora la cosa fondamentale: il vestito.
È già mezzora che sta piantata lì davanti a quell'armadio, come se il vestito perfetto comparisse per magia.
"Hai finito di fissare l'armadio? Non vorrei dirti nulla, ma si sta scolorendo... guarda proprio lì..."
"Ah, taci sconsiderata!!!" e pesta il piede per terra. Soffoco una risata. Mi fulmina e scoppio a ridere sguaiatamente.
"Me lo spieghi perché ho ancora a che fare con te? Io sto cercando di renderti presentabile e tu mi prendi in giro così."
Quando fa il broncio è davvero tenera.
"Lo so tesoro e ti ringrazio. Ma non mi stai rendendo presentabile, mi stai preparando per la Milano Fashion Week."
Mi alzo per andare ad abbracciarla e le do un bacio sulla guancia.
"Dobbiamo prenderci la rivincita sullo scarafaggio. È una battaglia personale ormai." Incrocia le braccia con fare risoluto.
"Cerca nell'angolo a destra. Forse potresti trovare qualcosa, da quanto ne so Dolores ha portato diversi vestiti su ordine di mia madre."
Vedo Mery che ci si fionda e ad un certo punto lascia un grido di vittoria. Appena tira fuori una tenda nera molto, molto trasparente impallidisco.
"E questo che diavolo è?"
Mery tira fuori quello che in teoria dovrebbe essere un vestito, ma che in pratica è una zanzariera. È interamente di pizzo nero, con un miniabito che copre dal seno fino a metà coscia. Sul davanti la scollatura è abbonante e lascia scoperta una striscia centrale che va dal seno fino a poco sopra l'ombelico ed è tenuto insieme sempre dal pizzo, che arriva fino alle spalle e si chiude con uno scollo tondo poco sotto il collo. Faccio scorrere le mani sul vestito e noto che le maniche non ci sono, coprono solo le spalle e che la schiena è coperta solo dal pizzo. Dal bordo della minigonna scende altro pizzo che arriva fino a terra. La parte della gonna in pizzo ha due spacchi che partono da poco sopra il ginocchio. È a dir poco scandaloso, ma non so perché mi piace. Mi intriga e ha ragione Mery, in questo dannato gioco siamo in due e da quanto ho capito il nostro Lord Prichard apprezza il pizzo nero.
Alzo lo sguardo su Mery e capisco che sta implorando per un sì. Le sorrido e annuisco brevemente.
"Lo stenderai Lex."
"Lo spero tanto Mery. Spero di essere all'altezza di questo spolverino."
Mery scoppia a ridere "Lo chiami spolverino questo? Questo "spolverino" costa più del mio appartamento." E scoppia in una risata fragorosa. "Dai mettilo, forza. Che poi devo finire di sistemarti."
Inizio ad infilarmelo e ovviamente mi calza a pennello, meglio di un guanto. Jacqueline sa sempre il fatto suo. Mery mi allaccia i bottoni sulla schiena e mi fa specchiare. Rimango a bocca aperta, è davvero osceno.
"No, Mery io questo coso non lo metto. Mi fa sembrare una spogliarellista, guarda la scollatura è scandalosa. Io me lo tolgo..."
"Non ci pensare nemmeno. È sensuale non scandaloso. Mette in evidenza velatamente le tue meravigliose tette. Ti sto invidiando da pazzi al momento, su di me questo abito non farebbe effetto, Lex. È perfetto per te. Mi piace da impazzire, se non mi piacessero gli uomini mi ti sarei già scagliata addosso."
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Profumo di rose
RomanceVivere nell'oro non è sempre facile e Alexandra lo sa bene. Riuscita a scappare in America da sua madre e dal suo status sociale, dopo quattro anni è costretta a ritornare a Londra a causa della malattia di suo padre che va peggiorando ogni giorno...