Capitolo 33

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Erano le 00.00 quando un sassolino colpí la vetrata della portafinestra. - È il segnale.. -.
Mi alzai velocemente dal letto, indossai le scarpe e corsi sulla balconata. Ad aspettarmi c'era mia madre come promesso, ma non era sola. Avrei riconosciuto quel biondo riccio ribelle anche a chilometri di distanza. - Hey piccola! Il tuo Romeo è venuto a salvarti.. - disse Ulfred facendo l'occhiolino. Alzai gli occhi al cielo per poi sorridere, contenta di rivedere il viso che mi aveva regalato sorrisi e risate in questi mesi.
- Bene, ora potrei sapere come faccio a scendere da qui? -. Indicai i  tre metri d'altezza che mi dividevano dal terreno. Mia madre sbuffò, assumendo la sua solita posa di quando era scocciata, mani sui fianchi e picchiettio del piede. - Secondo te perché ho portato lui con me? - e indicò Ulfred con un cenno del capo. Lui sorrise beffardo e con un salto lo ritrovai al mio fianco. - Giusto.. A volte dimentico di frequentare licantropi super dotati.. -. Ulfred mi prese tra le sue braccia a mo di principessa e prima di saltare disse - Mi piacerebbe approfondire l'argomento del "super dotato" ma purtroppo non abbiamo tempo piccola.. -. In un attimo i miei piedi toccarano terra. Corsi ad abbracciare mia madre, che mi baciò delicatamente sul capo mentre mi accarezzava la schiena. - Anche tu mi sei mancata tesoro, ma rimandiamo le smancerie a più tardi . Ora dobbiamo andarcene immediatamente  da qui. -
-Certo.. Ma come facciamo? Per quanto ne so ancora non ho sviluppato la super velocità.. - dissi allontanandomi da lei.
- Tu no, ma io si. - Mi voltai verso Ulfred, dove il muso canino aveva preso il posto del  viso angelico. Li guardi entrambi incredula - State scherzando vero? -.
- Wenona è l'unico modo per portarti via da qui il più veloce possibile.. -. Sgranai gli occhi - Mamma vorrei ricordarti che siamo nel ventunesimo secolo e che esistono le auto per trasportare le persone da un posto all'altro! - incrociai le braccia al petto. Non ci pensovo neanche a cavalcare un lupo!
* Oh andiamo piccola! Non sarebbe la prima volta che mi "cavalchi".. * intervenne Ulfred con il suo solito tono malizioso . Stavo per dirgliene quattro quando dalla stanza, dove tu trovavo pochi minuti fa, si udì un ringhio selvaggio. - Perfetto! Si sono accorti della tua assenza e noi siamo ancora qui a discutere! Ulfred ti affido mia figlia, ci vediamo al punto d'incontro..- così in una folata di vento mia madre si inoltrò nel bosco con le sue grandi ali.
- Raduna i migliori,dobbiamo trovarla! - urlò una voce familiare dalla villa.
Il panico mi invase così voracemente, che non mi accorsi neanche che stavo sfrecciano nella boscaglia in groppa ad un lupo.
Ogni cosa interno a me era sfogata come se stessi guidando una Ferrari insistendo sull'acceleratore.
Era vero, la situazione non era delle migliori, ma mi stavo godendo la sensazione del vento tra i capelli. E anche non essendo io a correre, in quel momento mi sentivo come se stessi correndo verso la libertà . Libera da ogni cosa, persone e pensieri..
Il mio udito sembrava stranamente sopraffino. Ogni cosa era amplificata, come il frinire delle cicale, il bubolio del gufo e lo scroscio di un ruscello in lontananza. Ma c'era altro...zampe.
Sentivo zampe in corsa affondare nel sottile strato di neve. Le sentivo sempre più vicine.
- Si stanno avvicinando.. - urlai a Ulfred stringendo i pugni intorno al suo pelo.*Lo so, ma siamo quasi arrivati.. -*rispose aumentando la corsa. Guardai con la coda dell'occhio alle mie spalle e delle piccole  figure in lontananza spuntarono dalla vasta vegetazione innevata. Una in particolare attirò la mia attenzione. Era la più veloce di tutte e man mano si faceva sempre più vicina. Strinsi gli occhi per focalizzare meglio la sua immagine. Era un enorme lupo a pelo corto, nero come la notte. Assomigliava incredibilmente a Tamaska, ma mentre gli occhi di Tam erano caldi e intensi, questi erano glaciali e magnetici.
*Non puoi scappare da me Jade.*
Solo al suono della sua voce un brivido mi percorse per tutto il corpo, facendomi accapponare la pelle.
- Ulfred ci hanno quasi raggiunto! - urlai isterica verso il mio amico. Lui non rispose e continuò a correre. Saltò su un vecchio tronco abbandonato al tempo che giaceva sul terriccio umido . Continuò diritto per alcuni metri finché non si fermò in una radura desolata. *Muoviti scendi! *. Mi ordinò ringhiando. Rimasi sbigottita, che diavolo stava facendo?
Scesi velocemente dal suo dorso - Ulfred ci stanno inseguendo che diavolo ti prende? Dobbiamo scappare o ci raggiungeranno! - mi portai le mani al capo stringendo i capelli tra le dita, disperata. *Jade perfavore ora devi  stare zitta! *. Assunse la posizione di difesa mentre puntava verso la direzione da dovere eravamo venuti. Mi girai intorno frustata e  allora lo vidi. Il vecchio salice. E capii.
*Sto venendo a prenderti piccola..*
Mi girai nella direzione della voce dove si trovava Ulfred e in meno di un minuto una figura nera apparse avanti i nostri occhi,seguta a sua volta da un'altra decina.
Il lupo nero mi puntò e avvicinandosi disse *Credevi veramente di poter scappare da me Jade? * ogni suo passo aventi, era un mio passo indietro.
* Non avvicinarti a lei bastardo! * ringhiò Ulfred facendo un balzo verso di noi, ma nello stesso momento uno dei lupi di Lykaios si fiondò su di lui. - No! - urlai cercando di raggiungerli, ma Lykaios mi si parò davanti bloccandomi la strada. - Lo detto e lo ripeto sei un grande bastardo! Lascialo andare e me che vuoi! - ormai le lacrime minacciavano di farsi vedere e mai come in quel momento non avrei fatto niente per fermarle .
* Sai Jade, se tu non fossi scappata da me, tutto questo si sarebbe potuto evitare..*
Lykaios avanzò di nuovo, indietreggiai fino a tamponare con le spalle il salice. Avvicinò il  muso al mio viso, che girai a mia volta verso Ulfred. Si trovava supino sul freddo tappato invernale, sovrastato dal suo aggressore.
* Tamaska staccherà la tua testa di cazzo a morsi figlio di puttana! * ringhio il mio amico rivolto a Lykaios.
Quest'ultimo mostrò le zanne in segno di disapprovazione, per poi rivolgere di nuovo la sua attenzione su di me. Mi leccò in modo disgusto la guancia che gli stavo porgendo. *Dopo aver assaporato questa delizia sarà un po' difficile che ci riesca.. * annunciò sornione guardandomi negli occhi.
*Allora perché non facciamo una prova? *
Distolsi lo sguardo da quei due ghiacciai. Guardai oltre le sue spalle,incontrando così quei magnifici occhi color caramello di cui mi sono tanto innamora.

Lycanthrope - Il segreto del lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora