Capitolo 16

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Appena la voce '' soave '' irruppe nella stanza,mi allontanai velocemente da Tamaska spingendolo. Il mio viso andò in fiamme.

Che figura di merda!
Cioè lo stavo per baciare,sul serio? Io che prendo l'iniziativa per baciare qualcuno?

Si era ufficiale... L'apocalisse era vicina!

Intanto che davo sfogo ai miei film mentali, Tamaska appena vide la figura entrare nella stanza,inizò a sbuffare.
- Sai che vuol dire la parola ''bussare? '' Idiota!-

- E tu sai che vuol dire la parola
'' pulizia? "- si fermò il ragazzo  guardasi intorno - Ripeto questa stanza è un cesso!-  face una smorfia di ribrezzo.

Era molto affascinante non c'entra che dire.

Era alto sul metro e ottanta,con un fisico asciutto, ma atletico. Vestiva con una semplice maglietta bianca e un paio di jeans strappati e scarpe da tennis.
I lineamenti del viso erano  delicati, solo la mascella era abbastanza pronunciata. Portava i capelli mossi color miele, mentre gli occhi erano di un'insolito grigio,quasi argenteo. E quando sorrideva sembrava un angelo.

- Vabbene! Dopo che hai constatato che la mia camera è ''un cesso'',si può sapere che diavolo vuoi? - domandò Tamaska mettendo il letto al suo posto.
Possedeva una forza assurda.
La cosa strana era che il biondino, apparte dire che la stanza era un porcile, non ne era stupito più di tanto. Come se avesse visto quella scena chissà quante volte.

- In realtà niente d'importante. Ho incontrato Litea e mi ha informato che la nostra ospite si era svegliata ed era in tua compagnia. E quindi sono venuto per un salu... - mi fissò tutto d'un tratto serio. Il suo sguardo passo prima sul mio viso poi sul mio collo.

Ma che aveva da guardare in quel modo?

Allora decisi di darmi un'occhiata . E visto che lo specchio era stato distrutto, mi avvicinai alla finestra della stanza per specchiarmi. Sgranai gli occhi alla vista del mio riflesso.
Avevo i capelli in subbuglio, gli occhi  gonfi e rossi.
Ma quello che attirò più di tutte la mia attenzione, erano gli enormi segni rossi che contrassegnavano il mio collo.

Mi girai in direzione del biondino , accorgendomi che continuava a fissarsi inespressivo, per poi spostare lo sguardo su Tamaska e io feci lo stesso.
Quest'ultimo aveva raggiunto la poltrona che precedentemente aveva catapultato dall'altro lato della stanza, per metterla al suo posto. Ma evidentemente si accorse di essere osservato, perché si girò verso di noi corrugando la fronte. La sua espressione era alquanto  perplessa.

- Che avete da guardare voi due? -

Abbassai subito lo sguardo, voltandomi di nuovo verso la finestra. Tentando di rendermi presentabile  e cercando di nascondere i collo con i capelli.

- Vedo che qualcuno ha perso  un pò troppo il controllo,non credi? - disse il ragazzo in tono tagliente, rivolto a Tamaska.

- Io invece credo che qualcuno si dovrebbe fare i cazzi suoi.Non credi? -  ringhiò Tamaska impassibile, reggendo lo sguardo del ragazzo. Che non sapevo come, ma si trovò a pochi passi da lui.

La tensione che calò nella stanza in modo quasi percettibile. Quindi decisi di intervenire per smorzare  la situazione. Ma non ebbi neanche il tempo di fiatare, che fui preceduta.

- Che cazzo sta succedendo qui?! -  intervenne una voce rude.
I due ragazzi si voltarono contemporaneamente verso la porta.
Io mi sporsi un pò   per capire chi fosse.

Quando l'uomo si fece avanti, rimasi a bocca aperta. Mentre i due ragazzi sbuffarono e imprecarono vedendolo.

Era un figo da paura!
Anche se incuteva un pò di timore.

Lycanthrope - Il segreto del lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora