Continuai a fissare l'uomo che era entrato nella camera. Non sapevo se provare sollievo a vederlo o se far riaffiorare la rabbia repressa.
Guardai Litea come per chiedere consiglio sul da fare ma lei rispose semplicemente con un cenno del capo per poi darmi un lieve bacio sulla fronte e avviarsi all'uscita.'Sei stata di grane aiuto Litea davvero! Grazie tante!
Pensai tra me e me mentre l'altro si accomodava sulla poltrona vicino al letto, per poi massaggiarsi la lunghezza del naso. Conoscendolo, quel gesto indicava che non sapeva che dire quindi decisi di iniziare io a parlare.
- Cosa vuoi papà? -
Lui mi guardò per alcuni secondi prima di aprir bocca.
-Sono venuto a vedere come stavi... Mi fa piacere che ti sia svegliata. Tuo fratello e tuoi amici, soprattutto tua madre, erano in pensiero per te.. -
Mio padre non era mai stato tipo di molte parole soprattutto se doveva esprimere i suoi sentimenti.
- Sto bene come vedi e lo puoi riferie anche agli altri.
Quindi ora puoi anche andartene .. -
Lo so che era crudele da parte mia trattarlo in quel modo, ma non potevo dimenticare come mi aveva trattata e ciò che mi aveva fatto.
- Senti Jade, so che c'è l'hai ancora con me. Ma questo comportamento freddo e scorbutico non ti porterà da nessuna parte - disse sbuffando incrociando le braccia.
- Oh ma davvero? Dev'essere ereditario, non credi? - replicai ironica.
Alzò gli occhi al cielo.
- Vabbene.. se vuoi che mene vada non c'è problema, anche perché il mio tempo per la
'' visita'' è quasi finito. Non preoccuparti dopo oggi non vedrai più la mia faccia e se ci rincontreremo odio dirlo ma sarà da... Rivali.. - detto questo si alzò e si avviò alla porta.
Da rivali? Ma che vuol dire?
- Che intendi con rivali? - chiesi quando aprí la porta.
-Chiedilo a quello sporco randagio! - fu l'ultima cosa che disse prima di sbattere la porta e andarsene.
Ma che significava? Forse c'entrava qualcosa con quello che mi stava per dire Litea?
Così di alzarmi per andare a cercare Litea o Tamaska e avere delle spiegazioni, ma appena misi i piedi sul pavimento le mie gambe ancora intorpidite cedettero, ritrovandomi con le chiappe a terra.Fantastico ero diventata una specie di invalida!
Cercai di alzarmi ma non avendo forza nelle braccia caddi di nuovo.
Mentre tentavo in tutti i modi di mettermi in piedi la porta si aprí.
-Ma che cazzo fai! Sei impazzita? - sbraitò Tamaska venendo in mio aiuto. Mi prese tra le braccia e mi posò sul letto
- Ti rendi conto che non sei normale vero? Ti sei appena ripresa e già fai cazzate! - mi sgridò , per poi lasciarsi cadere sulla poltrona e passarsi una mano tra i capelli in segno disperato.
-Uff.. Come la fai lunga! Mi ero semplicemente alzata per venire a cercare te o tua sorella - sbuffai mettendo il broncio come una bambina.
Inizialmente rimase concentrato sul mio viso, serio, poi sorrise scuotendo la testa.
- Sei una cosa impossibile ragazzina.. -
Di conseguenza gli feci il verso.
- Allora rompi balle cosa volevi dirmi di così urgente al punto da alzarti dal letto ancora dolorante?- domandò ancora sorridendo.Ah giusto! Mi ero quasi dimenticata.. Quando sono con lui e come se il mio cervello andasse in blackout!
- So che mi hai fatto bere il tuo sangue.. E so che questo ha portato delle conseguenze, vorrei sapere di che genere. -
Tamaska perse l'allegria e il suo sguardo si incupí.
- Vabbene te lo dirò tanto l'avresti scoperto comunque.. - si passò di nuovo la mano tra i capelli e da quel poco che lo conoscevo, capii che era un gesto che faceva quando era nervoso.
- Sicuramente Litea ti avrà spiegato le capacità curative di un ''sangue puro'' quindi posso benissimamente passare avanti. Quando uno licantropo puro dona il suo sangue ad un mezzo sangue esso si lega per la vita a quest'ultimo. Solo una cosa può sciogliere questo legame, cioè la morte del donatore. - concluse osservandomi e massaggiandosi il mento.
Rimasi a bocca aperta con gli occhi sgranati.
-Quindi mi stai dicendo che io e te ora siamo legati a vita? - mi strozzai quasi con la mia stessa saliva. Annuì semplicemente.Sapevo per certo che una persona normale dopo una scoperta del genere dovrebbe sbraitare, imprecare e magari schiaffeggiarlo, cosa alquanto allettante sinceramente, ma non ci riuscivo.
Cioè lo potevo anche fare ma non ne trovavo il motivo, infondo mi aveva salvato la vita e senza di lui sarei morta, quindi in un certo senso averei dovuto perfino ringraziarlo.
Ma c'era un altro dubbio che mi tormentava.
- Prima è venuto a trovarmi mio padre.. - sussurrai-Lo so, mi sono tenuto in contatto con lui in queste 24 ore ma solo perché è normale che un padre si preoccupi per i suoi figli. Quindi gli ho dato dieci minuti di tempo che includevano il mettere piede in casa mia,venirti a far visita e portare il culo fuori da casa mia! - ghignò altezzaso.
Altra cosa che dovevo chiedere era il motivo di tutto quell'astio che provano l'uno per l'altro.
-Comunque prima di andarsene mi ha detto '' la prossima volta che ci vedremo saremo rivali ''. Puoi spiegarmi che significa? -
Tamaska sorrise malefico.
- Che da oggi in poi farai parte del mio branco. Quando si riceve il sangue dal donatore il ricevente diventa automaticamente di sua proprietà- spiegò beffardo.-CHE COSA!? - urlai per poi tossire visto che i miei polmoni non erano ancora pronti per quel tipo di sforzo.
Ora non solo impreco ma lo schiaffeggio anche!
- E dai ragazzina non fare quella faccia! Ti ho salvato il culo non potevo lasciarti mor...- si bloccò e distolse lo sguardo dal mio.
- Sai cosa intendo.. - il tono in cui pronunciò quelle parole era così triste da farmi passare la voglia di prenderlo a schiaffi..Ma no di imprecare!
Così iniziai a sputare tutte le parolacce e gli insulti che mi venivano in mente, mentre lui ascoltava alzando gli occhi al cielo fin quando non finii e mi calmai. Mi sentivo molto meglio dopo quello sfogo in realtà.
- Grazie a Dio! Hai finito? Lo sai che mi a sconvolto sapere che conosci più parolacce tu che uno scaricatore di porto? - alzò un sopraciglio e io risposi con una linguaccia.
-Ok dopo il tuo sfogo '' graziosa creatura '' io devo andare, ho un paio di cose da fare. Ti farò portare la cena in camera -
Si mise in piedi e si avvicinò alla porta.
- Tam! - Lo chiamai, lui si irrigidí
- Come mi hai chiamato? - sussurrò continuando a guardarmi sbigottito.
-Tam - ripetei - Non ti piace come nomignolo? -
-No anzi, mi fa tornare in mente vecchi ricordi.. - disse stavolta malinconico - Comunque che vuoi ragazzina? - si ripesere prontamente.-Beh, visto che è già tardi e sicuramente ci vedremo domani, volevo ringraziarti per tutto.. Per ogni singola cosa che hai fatto per me fino ad ora - gli sorrisi.
Lui ricambiò il sorriso e prima di uscire dalla porta annunciò malizioso
-Non preoccuparti mi ringrazierai più tardi come si deve.. -
Lo guardai perplessa e lui continuò,
-Questa è la mia stanza secondo te dove dormirò sta notte? - mi fece l'occhiolino e uscì.
Ovviamente iniziai di nuovo a urlare una sfilza di parolacce.Giuro che prima o poi l'ho faccio fuori!
Angolo autrice
Bene ragazze ho deciso di pubblicare due capitoli per il semplice fatto che la mia fantasia oggi vi ha voluto accontentare! So che molte di vuoi si lamentano per il fatto che aggiorno solo una volta al giorno ma è un input che ho stabilito e che voglio mantere. Ovviamente non capiterà sempre che aggiorni più delle volte stabilite quindi spero di avervi accontentato. =)
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Lycanthrope - Il segreto del lupo
Fantasy[Storia in revisione, ma si può comunque leggere benissimamente!] Estratto capitolo 10 Era come se cercassi di comporre un puzzle da 3000 pezzi,cercando i mancanti. E qundo li trovi tutti e finalmente li metti insieme, la figura che ti trovi davant...