Capitolo 29

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Saranno passati tre giorni da quando sono imprigionata in questo maledetto posto! Ed era la terza volta che questa specie di bifolco tentava di farmi mangiare quella lurida porcheria che a detta sua era "cibo".
- Senti puttanella non ho tempo da perdere! Il capo mi ha ordinato di nutrirti ogni santo giorno! Quindi ora apri questa cazzo di bocca! -
Questo stronzo, che tentava di farmi inghiottire sempre la stessa merda ogni giorno e io ogni giorno mi rifiuto di aprir bocca,
era lo stesso bastardo che mi aveva schiaffeggiato l'altra sera nel bosco. Capii che era lui dalla prima volta che entrò qui dentro, per imboccarmi come una fottuta bambina! Anche se quella sera aveva il viso coperto dal cappuccio, la sua voce l'avrei riconosciuta tra mille. Era un colosso di quasi due metri con bicipiti enormi, capelli rasati quasi a zero e il labbro carnoso segnato da una cicatrice irregolare . La cosa più raccapricciante di lui, erano gli occhi. Piccoli lumini color caffè, che solo con uno sguardo ti facevano rabbrividire. Ma ormai mi ero abituata a lui e l'unica cosa che provavo nei suoi confronti era solo rabbia e disgusto. - Bene, sai che ti dico? Tu e il tuo "capo", potete andare a farvi fottore! - dopodiché gli sputai in faccia. Boris, questo era il suo nome, si fece rosso in viso e dopo tolta la mia saliva dalla guancia si scagliò su di me, afferandomi per il collo mentre i suoi occhi diventarono neri come la notte.
- Credo che dovrei rinfrescanti la memoria su quello ch'è successo l'ultima volta che hai osato sfidarmi troia! -
Grazie alla sua presa di ferro, ora ci trovavamo faccia e faccia. Scalciavo per liberarmi e man mano l'ossigeno iniziava a scarseggiare nei mie polmoni. Il bastardo si avvicinò al mio collo e iniziò ad annusarmi. - Anche se sei una sgualdrina, sei davvero attraente.. Sai, in fin dei conti potrei scoperti fino a farti piangere. Così godrei io e soffriresti tu.. -. Il suo respiro rivoltante sulla pelle mi fece  venir i conati di vomito.

- Che dici invece di toglierli le mani di dosso prima che ti stacchi quella testa di cazzo che ti ritrovi, Boris? -
L'omone girò la testa di scatto verso la voce autoritaria alle sue spalle.

Lykaios era appoggiato allo stipite della porta con le mani nelle tasche dei jeans, apparentemente rilassato. Ma dalla mascella contratta e lo sguardo glaciale, si intuiva che non era tanto calmo come voleva dar a vedere.
Si avvicinò lentamente  e  Boris iniziò ad allentare la presa sulla mia gola. Arrivato  alle spalle del "Bigfoot" in un attimo gli presa il braccio libero e glielo portò dietro la schiena facendo pressione. Boris urlò per il dolore liberandomi dalla morsa, ritovandomi inginocchiata sul freddo pavimento in acciaio mentre tossendo mi portai una mano sul collo . Guardai i due uomini davanti a me ed era incredibile come Lykaios sia riuscito a sottomettere quel gigante in pochi secondi.
- Ora porta il tuo culo fuori di qui.. E se solo osi di nuovo toccarla ti giuro su Dio che ti sgozzo come il maiale che sei! -
Boris fu scaraventato a terra, si alzò immediatamente e abbandonò la stanza dopo un ringhio rabbioso.

Ero rimasta a guardare la scena allibita, non riuscivo ancora a capire come avesse fatto a prendere a calci in culo quel bestione di 20 centimetri più alto di lui.

Lykaios si pieghò sulle gambe scrutandomi con i suoi laghi di ghiaccio. Mi prese il mento tra il pollice e l'indice facendomi girare il capo prima da un lato e poi dall'altro. Poi il suo sguardo si posò sulle mie labbra tremanti e i suoi occhi diventarono di un magnifivo blu cobalto. Si avvicinò lentamente al mio viso sfiorandomi la bocca con la sua e il suo respiro mi scatenò scariche elettriche per tutto il corpo, facendo diventare il mio irregolare. Lo guardai negli occhi, non riuscivo a distogliere lo sguardo da quelle due pozze blu e uno strano desiderio si faceva strada dal mio ventre. Non ci pensai due volte e mi fiondai sulle sue labbra avida. La sua lingua si fece strada nella mia bocca mentre la sua mano mi teneva stretta la nuca e l'altra mi stringeva il fianco. Le miei dita si facevano strada dai suoi bicipiti fino alle sue spalle. Il bacio si fece sempre più passionale e le nostre mani si cercavano a vicenda,fin quando non ci siamo staccati per riprendere fiato.

- Stai bene ragazzina? - mi chiese con voce rauca tra un respiro e l'altro mentre lo guardavo ancora vogliosa.

Aspetta..

Ragazzina?
Ragazzina..

Tamaska! Oddio.. Il mio Tamaska! Ma che diavolo ho fatto?!
Oh mio Dio!
Avevo baciato questo tizio senza  pensare, ero come incantata dai suoi occhi.. È stata una reazione dettata solo dallo strano desiderio di volerlo.

No! Non posso fare questo al mio Tam.. Oh il mio Tam.. Cosa ho fatto?

Le lacrime iniziarono a percorrere incontrollate il mio viso. I singhiozzi davano un suono alla mia frustrazione. Iniziai a graffiare ogni parta del mio corpo dove le mani di Lykaios mi avevano toccato. I fianchi, le braccia, la nuca, il viso e in fine le labbra. Volevo strapparle, cancellare quel maledetto bacio..

- Hey! Ma che cazzo stai facendo? Smettila!- la voce di Lykaios non nascondeva la  preoccupazione, ma io non potevo fermarmi, dovevo cancellare ogni segno di lui su di me. Impianti così forte le unghie nella carne, che iniziai a sentire il fluire di sangue da ogni ferita.
Ma non mi importava, lo meritavo per quello che avevo fatto.

Avevo baciato e desiderato il mio rapitore! Avevo tradito l'uomo che amo più di ogni altra cosa al mondo con uno sconosciuto!

Non me lo perdonerò mai! Mai!

- Cazzo Jade ti ho detto di smetterla! - Lykaios mi sbraitò in faccia, ma io non lo ascoltavo continuavo a scavare sulla mia pelle, sempre più in fondo. La vista iniziò ad appanarsi e la ragione mi stava abbandonando.
- Merda! -. Sentii qualcuno liberarmi i polsi e prendermi tra le sue braccia.
- Tamaska.. Tamaska perdonami amore mio! Perdonami! - speravo tanto che quelle parole gli arrivassero, che il mio dolore e il mio pentimento lo raggiungessero.
- Ovviamente quel figlio di puttana e sempre tra i piedi! - questa fu l'ultima cosa che sentii mentre i miei occhi si chiudevano e il dolore mi consumava.

Lycanthrope - Il segreto del lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora