Capitolo 21

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Ed eccomi qui a lottare per la libertà,nella vasca da bagno di questo troglodita!
Battevo i denti ripetutamente per colpa del getto d'acqua freddo. Intanto lo stronzo se la rideva, cercando di tenermi ferma con una mano.
- Sei un gra-grande
ba-bastardo! -
esclamai a singulti cercando di prenderlo a calci per uscire da lì dentro.
-Grazie cara, ormai è diventato un complimento dalle tante volte che me l'hanno detto!
Ora ci penserai due volte prima di fare le tue solite cazzate! -  sghignazzò .

Ora basta! Gli faccio passare io la voglia di fare lo sbruffone!

Gli afferai il braccio che mi tieneva ferma con entrambi le mani e lo strattonai, contemporaneamente allacciai le  gambe sulla sua vita e lo tirai verso di me. In pochi secondi  perse l'equilibrio e si ritrovò anche lui nella vasca fradico.
Iniziai a ridere sguaiatamente mentre lui respirava pesantemente per colpa dello zampillare d'acqua ghiacciata . Tam riuscì a chiudere la valvola dell'acqua situata poco più sopra della mia testa fulminandomi con lo sguardo. Ma appena mi resi conto che le nostre faccie erano così vicine da sentire il suo respiro caldo sulla  pelle fredda, la risata inizò a scemare per poi svanire del tutto. I nostri corpi, ormai bagni, aderivano perfettamente l'uno sull'altro.

Come può un essere così perfetto, paragonabile a un Dio Greco, trasformarsi in una "bestia"?

Pensai spostandogli una ciocca bagnata dalla fronte. Lui chiuse gli occhi godendosi il mio tocco
- Preché quando ci troviamo in situazioni del genere l'unica cosa che riesco a fare è guardarti incantata e dare sfogo alla mia voglia di toccarti? - confessai sussurrando.
- Non lo so ragazzina.. Ma io provo esattamente lo stesso.. - rispose aprendo quegli occhi leziosi. Mise una mano sulla mia schiena attirandomi di più a se mentre con l'altra mi accarezzava una guancia con le nocche. Il suo tocco era così delicato e contemporaneamente inteso che mi mandò in estasi,ogni parte del mio corpo intorpidito reclamava il suo. Passai le dita nei suoi capelli bagnati e lui spostò la sua mano dal mio viso alla nuca. Così iniziammo pian piano ad avvicinarci fin quando le nostre labbra non si sfiorarono....

*BAM*

-Oddio! Scusate.. Non volevo disturbare il vostro  accoppiamento!..
Ma continuate pure non preoccupatevi .. -  gesticolò Ulfred entrando nel bagno, con gli occhi sgranati per la scena che ritrovò davanti, ma continuando ad osservarci interessato.
Diventai rossa per l'imbarazzo e nascosi la faccia sulla spalla di Tamaska.
- Che dici coglione se esci invece di stare li imbambolato come l'emerita testa di cazzo che sei? - sbraitò quest'ultimo al biondino.
-Oh si.. giusto! Mi ero incantato.. Mi sembra di aver visto una scena simile in qualche film vietato ai minori ma non mi viene in mente il nome in questo momento...- Ulfred portò un dito sul mento come se stesse pensado, improvvisamente una saponetta lo colpi violentemente in testa mentre Tamaska sorrideva soddisfatto per averlo colpito in pieno.
- Aiah! Ma che cazzo capo! Ho capito me ne vado! Non c'era bisogno di un attentato con la saponetta! - sbuffò  uscendo, chiudendosi la porta del bagno alle spalle.

La stanza si riempi di un silenzio imbarazzante che mi stava mandando fuori di testa.
- Credo che sia meglio che mi vada a togliere questi vestiti di dosso prima che mi venga un accidenti.. -
Dissi spostando il corpo dell'uomo sospeso su di me e uscii velocemente dalla vasca.
- Se vuoi posso darti una mano a toglierli.. - suggerí malizioso sedendosi sul bordo della vasca, squadrandomi da capo a piedi.
Gli risposi semplicemente con il dito medio e mentre lui rideva mi avviai alla porta,uscendo sia dal suo bagno del cazzo sia dalla sua stramaledetta stanza e feci una direzione nella mia. Chiusi la porta poggiandoci le spalle scivolai fino terra.

Perché ogni dannata volta che stiamo per baciarci deve entrare qualcuno ad interromperci?

Pensai furiosa
-E perché diavolo mi sto arrabbiano per una cosa del genere! - esclamai irritata.

Basta non devo pensarci più.. è uno stronzo altezzoso! Non posso aver nessun tipo di coinvolgimento sentimentale con un cavernicolo come quello!

Guardai l'orologio sul comodino che segnava le 21.30. Non era tardi ma mi sentivo comunque stanca e scombussolata. E dato che il giorno dopo sarei tornata a scuola, una bella dormita mi avrebbe fatto bene.
Così mi alzai, feci un bagno caldo e andai a letto.

Anche se era uno stronzo altezzoso, quando mi toccava il mio corpo andava in "tilt". Per non parlare di quando mi guardava con quei sui occhi bramosi, facendomi sciogliere come neve al sole.
Sbuffai.
Ormai ne ero più che sicura.. quel ragazzo mi avrebbe fatto perdere il senno.

*****************

Il lunedì mattina mi svegliai prima del solito visto che dal castello alla cittadina ci voleva un'ora di viaggio. Ovviamente Tamaska dovette dar sfogo alle sue solite sceneggiate appena misi piede nel salone per fare colazione, insistendo sul fatto di dover rimanere a casa a studiare. Naturalmente fu fiato sprecato perché io erano più che convinta della mia scelta. Finalmente si arrese e decise che ogni mattina Ulfred e Conall avrebbero fatto a turni per accompagnarmi a scuola, vi lascio immaginare la faccia di quest'ultimo e la mia alla notizia. Mentre Tamaska o Litea mi sarebbero venuti a prendermi all'uscita. Per mia fortuna quel giorno inizò il turno Ulfred che logicamente mi fece arrivare a scuola con la pancia in mano e le lacrime agli occhi per il troppo ridere. Quando arrivammo e fermò la macchina rimasi per alcuni minuti a fissare titubante l'edificio con su scritto Hight school Crescent.

- Ehi piccola non preoccuparti andrà tutto bene! - mi esultò Ulfred sorridendo. Poggiò la sua mano sulla mia spalla, evidentemente capendo a cosa stavo pensando.
-Lo so.. È solo che sarà un po' strano incontrali dopo tutto questo tempo...- sussurrai continuando a guardare fuori.

Anche se  le cose erano cambiate loro erano comunque state le persone più importanti della mia
vita.

-Su andiamo soldato! Cos'è quell'atteggiamento da femminuccia? Entra li dentro a testa alta e fa vedere di che pasta è fatta Jade Wenona From! -
Sorrisi,Ulfred sapeva sempre come tirarmi su di morale.
- Signor si! Signore! - esclamai imitando un vero soldato.
- Così mi piaci! Bene,allora ci vediamo a casa.. E mi raccomando non spezzare nessuno in due Rocky! -
Gli feci la linguaccia e scesi dall'auto.
Mi incamminai verso l'ingresso, non c'era nessuno di
'' mia conoscenza" così rilasciai un sospiro di sollievo. Mi girai un'ultima volta verso Ulfred che aveva appena messo in moto, gli alzai i due pollici per indicare che era tutto ok. Lui mi rispose con un cenno del capo per poi andarse.

Mi girai per avviarmi all'entrata ma mi bloccai immediatamente vedendo la fugura che mi stava aspettando avanti l'ingresso.

-Bene,che i giochi abbiano inizio!-
Dirizzai la schiena e testa diritta e mi avvicinai.

Lycanthrope - Il segreto del lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora