Capitolo 8

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Mi sveglio molto presto, nella testa ho le parole che ci siamo detti ieri Luca ed io.

Da una parte ho paura di innamorarmi invano, dall'altra invece, spero di poter dire finalmente di aver trovato l'amore.

Vado in cucina per fare colazione, Francesco è seduto a bere il caffè, su un piattino davanti a lui c'è una brioche. Gli passo davanti, gli tolgo il caffè dalle mani e gli rubo anche la brioche, Francesco mi guarda rassegnato.

«Sempre il solito vizio, non sai prepararti la colazione da sola?»

«No! Non avrebbe lo stesso gusto!» dico sorridendo, appoggio la tazzina vuota sul tavolino e vado via.

Esco di casa con Maya per andare a prendere il giornale.

Passo in libreria per vedere come se la sta cavando Valeria. Mia madre oggi non c'è (come al solito!).

Guardo i libri sugli scaffali per vedere se posso prendere qualche libro. Mentre sto curiosando, un ragazzo mi si avvicina.

«È bellissima, posso accarezzarla?» mi chiede indicando Maya.

«Certo.»

«Quanto ha?» domanda il ragazzo.

«Quaranta giorni», rispondo passando una mano sulla testolina di Maya, il ragazzo mi sorride.

«Comunque, io mi chiamo Nicholas.»

Devo ammettere però, che questo Nicholas è davvero molto carino. I suoi occhi sono molto grandi, di un verde smeraldo e sono così penetranti. Mi sta fissando ed io mi sento in imbarazzo. Forse troppo nei confronti di un ragazzo che neanche conosco.

«Giulia», rispondo intimidita.

«Anche tu hai la passione per i libri?»

«Già, a casa ne ho tantissimi!» esclamo.

«Abiti qui vicino?» domanda lui incuriosito.

«Sì ...» faccio due passi verso la porta d'uscita.

«Mi ha fatto piacere conoscerti. Ti sembro sfacciato se ti chiedo il tuo numero di telefono?»

«Mi dispiace ma sono fidanzata. Se vivi da questi parti ci rivediamo sicuramente, ciao», dico e schizzo via, facendo di nascosto l'occhiolino a Valeria che mi guarda e ride. Lo lascio lì con quella piccola bugia e un bel due di picche!

Magari fossi fidanzata!

Uscita dalla libreria prendo il cellulare e compongo il numero di Luca. Dopo qualche secondo lui risponde.

«Ciao Giulia.»

«Ciao Luca, cosa stai facendo?»

«Niente di che, oggi non lavoro. Tu che fai? »

«Io sto facendo una passeggiata con Maya, ti va di vederci?» propongo.

Ti prego fa che dica sì! Penso.

«Per me va benissimo, dove ci vediamo?»

Evviva!

«Beh se ti va, vieni a casa mia? Non preoccuparti, non c'è nessuno!» dico ridendo.

«Okay, basta che non abusi di me!» ridacchia.

Vado di corsa a casa, entro, getto le chiavi di casa sulla scrivania e metto un po' in ordine la stanza, poi mi siedo sul pouf e lo aspetto.

Suonano alla porta. Finalmente è arrivato.

Mi precipito ad aprire il cancello d'entrata e lo aspetto davanti la porta.

Quel maledetto CupidoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora