Capitolo 13

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Sono in camera mia, sdraiata a pancia in su sul mio letto. È notte fonda, ed io non riesco a chiudere occhio. Penso a Luca, è lontano da me e per me già è difficile, non si è fatto sentire per tutto il giorno, non so proprio cosa pensare.

Chiudo gli occhi e provo a dormire.

Il mattino dopo mi alzo e mi precipito in cucina per fare colazione, seguita da Maya che mangia accanto a me alcuni pezzi di brioche sbriciolati a terra.

«Maya, vieni qui», dico battendo le mani sulle gambe e lei si precipita verso di me barcollando e scodinzolando.

L'abbraccio e le do un bacio, poi corro a vestirmi per portarla a spasso.

Mi dirigo verso il parco più vicino a casa mia, mi guardo intorno e tolgo il guinzaglio a Maya, che subito schizza come una pazza per il parco.

Mi siedo su una panchina e la tengo d'occhio, tiro fuori dalla borsa il mio adorato Kindle e comincio a leggere, ogni tanto alzo gli occhi per vedere cosa sta facendo la cucciola.

Lo ripongo nella borsa, tanto non riesco a concentrarmi.

Prendo il cellulare e cerco sulla rubrica il numero di Luca, ma non c'è niente da fare, ha il telefono ancora spento.

Non capisco che fine abbia fatto.

Mi butto a terra accanto a Maya e gioco con lei, mi sdraio sul prato in direzione del sole, tolgo gli occhiali da sole, e mi lascio accarezzare il volto dai raggi solari.

Il telefono comincia a squillare, lo tiro fuori dalla tasca e rispondo senza guardare chi sia.

«Pronto», dico nel ricevitore.

«Ciao amore», dice Luca dall'altra parte.

«Amore ma che fine avevi fatto? È da ieri che provo a chiamarti.»

«Mi hanno rubato il telefono, ti sto chiamando da una cabina telefonica. Scusa.»

«Non chiedermi scusa, ero preoccupata.»

«Lo so amore, non sai quanto mi manchi, mancano sei giorni e torno a Roma, sei contenta?»

«Certo che sono contenta, non vedo l'ora di riabbracciarti.»

«Ora devo lasciarti, stanno per finire i soldi sulla scheda, ci sentiamo appena posso.»

«Okay amore mio, ti amo», dico entusiasta, mi sento felice perché sono riuscita a sentirlo.

«Anche io ti amo. Ciao amore mio», e riattacca.

Sono al settimo cielo, chiamo subito Pamela.

«Ciao Pamy, dove sei?»

«Sono andata a fare delle compere con Sara. Tu dove sei?»

«Io sono al parco di Villa de Santis con Maya.»

«È successo qualcosa?» mi chiede preoccupata.

«Mi ha chiamata Luca, gli hanno rubato il cellulare, è per questo che non si è fatto sentire.»

«Hai visto che era come ti dicevo io? Non poteva sparire così. Noi abbiamo finito, ci vediamo?»

«Okay, dove ci incontriamo?»

«Ti aspettiamo a casa tua. Va bene?» mi chiede Pamela.

«Va bene ci vediamo tra poco, datemi il tempo di arrivare, ciao.»

Mi avvio con Maya in braccio.

Quando arrivo davanti a casa mia, loro sono appoggiate al mio cancello, mi avvicino e le bacio sulla guancia.

Quel maledetto CupidoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora