26.

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"Scusami Azz. Non so cosa mi sia preso. Tolgo subito il disturbo." disse Ignazio dopo quel bacio, quasi scappando.
"Aspetta." lo fermò Azzurra afferrandogli il polso.
"Non mi importa di niente ora. Desidero solo qualcuno vicino. Qualcuni che non mi faccia pensare. Qualcuno che mi faccia ridere, che mi faccia sorridere. Ed avevi ragione. Quel qualcuno sei tu." continuò poi con gli occhi gonfi e rossi per il pianto.
"Piccola." sussurrò il ragazzo avvicinandosi.
"Io ci sono sempre per te. Ricordatelo." continuò poi abbracciandola.
"Sono solo una stupida." ricominciò a piangere la ragazza.
"Perché dovresti esserlo?"
"Io che pensavo di aver tradito Piero quando sono stata a letto con te. Poi cosa scopro? Che lui mi tradisce da ben due anni!" rispose Azzurra con la voce rotta ed il magone.
"Devo farti ancora una volta il solletico per farti smettere di piangere?" le chiese lui con una faccia buffa.
Quel pomeriggio passò tra chiacchiere e risate, ma non mancavano per niente i pianti da parte della ragazza.
Ed Ignazio più la guardava, più gli dispiaceva di cio che aveva fatto.
Perché la colpa era anche sua.
Perché lui era stato al gioco di Piero....
"Non hai sonno?" le chiese verso sera.
"In effetti..." rispose lei sbadigliando.
"Vieni qui." le disse Ignazio prendendola in braccio, per poi dirigersi verso la sua camera e posarla delicatamente sul letto.
Stava per andarsene quando Azzurra lo fermò per il polso.
"Ignà..."
"Vedrai che andrà tutto bene. Ora dormi. Ci vediamo domani." le disse dandole un bacio sulla fronte per poi dirigersi verso la porta.
Quella porta che non aprì perché Azzurra lo fermò ancora una volta, ma questa volta con le parole.
Quelle parole che al tempo stesso lo sbalordirono e lo resero felice.
"Resta con me." gli disse infatti la ragazza.
Sembrava come se le parole le fossero uscite così, senza il consenso della mente.
Ed in effetti era la verità.
Senza il consenso della mente, ma con il consenso del cuore...
"Cosa?" le chiese Ignazio confuso.
"Resta con me stanotte. Ho bisogno di te." rispose la ragazza singhiozzando.
"I-io..." incominció a balbettare lui.
"Scusami. Non volevo dirtelo sapendo tutto."
"Se può farti stare meglio, posso rimanere." le disse Ignazio avvicinandosi al letto e rivolgendole un sorriso.
E fu così che si ritrovarono sul letto abbracciati con la testa della ragazza sul petto di lui che era intendo ad accarezzarle dolcemente i capelli.
"Mi canti qualcosa?" gli chiese improvvisamente Azzurra.
"Cosa?"
"Non so. Qualsiasi cosa. Anzi...la canzone che avete cantato sabato su quel palco!" rispose lei entusiasta come un bambina ed Ignazio incominció a cantare quella canzone.
Quella canzone che lui le aveva dedicato.
Quella canzone che era davvero adatta per quella situazione.

Se vorrai ci sarò. Se tu sarai in pericolo. Io ti proteggeró dal male che vivrai. Io per te ci sarò.

Appena finita la canzone, Ignazio girò lo sguardo e la vide dormire con la testa sul suo petto.
"Se vorrai ci sarò, amore mio." le sussurrò poi il ragazzo dandole un leggero bacio sulle labbra, per poi addormentarsi abbracciata a lei...

Ok...

Io amo sti due. *-*

Comunquee...

Preparatevi, perché non sarà per niente rose e fiori questa storia. :P

SmileOfMarsalaPrince

Sei la mia scommessa persa [Ignazio Boschetto]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora