Mi ritrovai a vagare senza una meta precisa.
Non sapevo dove andare e così mi fermai al parco vicino casa .
Quel luogo mi tranquillizzava particolarmente, i bambini impegnati a giocare, le altalene colorate mosse dal vento, gli anziani seduti ai tavoli a giocare a carte e le numerose famiglie felici e spensierate che per tutti quegli anni avevo invidiato.
Mio padre mi portava sempre lì e io non volevo mai tornare a casa così iniziavo a piangere e mi mettevo a correre per nascondermi dietro l'albero vicino alla fontanella che in tutti quegli anni non era cambiata e vicino alla quale i bambini avevano costruito una bellissima casetta per gli uccellini .
Andai a sedermi su una panchina dove si trovava una signora intenta a dare da mangiare ai piccioni, tirai fuori il mio pacchetto di sigarette e ne accesi una.
Solo il fumo riusciva a tranquillizzarmi in momenti come quelli e anche se non fumavo spesso ne avevo sempre un pacchetto in tasca.
«Hey ragazzino, non dovresti fumare alla tua età » la signora affianco a me iniziò a parlare senza guardarmi in faccia .«Alla sua età dovrebbe farsi gli affari suoi. Chi è lei per giudicare?» forse non ero stato molto educato ma mi ero detto "Hey, chi è questa per giudicare?"
Stranamente la signora rise, si voltò e mi guardò in faccia
«Sai, mi ricordi molto mio figlio» fece una breve pausa e guardò nuovamente di fronte a sé.
«È morto un anno fa, aveva all'incirca la tua età »Non me lo aspettavo ero rimasto un pò deluso dalle sue parole e mi ero sentito in colpa per le mie.
L'unica cosa che dissi fu un flebile "oh" che non ero neanche sicuro che fosse riuscito a sentire.
«Non ti preoccupare, solo non fumare più, è un consiglio» mi disse la signora sorridendo e poi aggiunse
«È morto a causa loro » e indicò la sigaretta che avevo in mano
«Tumore ai polmoni, non aveva neanche 30 anni, era giovane e non ha vissuto in pieno la sua vita» la signora si alzò e si voltò verso di me
«È stato un piacere» e con quelle parole mi lasciò solo a riflettere su tutto quello che era successo e a quello che mi aveva detto.Dopo circa 30 minuti passati a riflettere decisi di alzarmi e tornare a casa per chiedere scusa a mio padre della mia sceneggiata .
Non lo vedevo da un mese e quello era stato il mio saluto.
Magari Kelly era anche simpatica e io avevo mostrato il mio lato peggiore, mi ero mostrato debole ed era una parte di me che dopo la morte di mia mamma e mio fratello mi ero ripromesso di non mostrare più a nessuno.
Così prima di tornare a casa mi fermai a comprare un mazzo di fiori per Kelly.
Entrai in casa senza suonare visto che avevo con me il mio mazzo di chiavi e non sentii nessun rumore così andai fuori in cortile e li trovai sul dondolo a guardare il cielo.
"Ma che problemi hanno?"
Fu la prima cosa che pensai ma poi mi accorsi che stavano parlando così mi avvicinai a loro che si voltarono stupiti dal fatto che fossi lì.
«Ehm...» iniziai «mi dispiace per la scenata di prima»Mio padre si alzò e mi venne in contro
«È tutto apposto, non ti preoccupare. Mi dispiace di non avertene parlato, volevo farti una sorpresa e non pensavo che avresti potuto reagire così» sentii gli occhi pizzicarmi, segno che mi stavo per commuovere.
Da quando la mamma era morta non avevo più visto papà felice e da quanto avevo potuto vedere, con Kelly, sorrideva e mi sembrava più leggero .
«Se sei felice lo sono anche io» e ci abbracciammo .
Poi guardai Kelly e le feci segno di avvicinarsi , così si alzò e ci abbracciammo tutti e tre.
Era passata una settimana da quando Kelly si trovata da noi è papà non era mai stato così felice .
Kelly sapeva fare di tutto e poi, la sua cucina era squisita.
Quella sera papà mi aveva detto che lui è Kelly avevano qualcosa d'importante da dirmi e così mi ero preparato psicologicamente a quello che avrebbero dovuto dirmi.
A tavola furono particolarmente silenziosi e anche dopo cena continuarono a rimanere in silenzio.
Andai a guardare la TV e poco dopo mi raggiunsero.
«Ehm, ecco..» iniziò mio padre
«Dovremmo dirti una cosa»
«Certo» cercai di dire senza far vedere la mia preoccupazione
«Ci trasferiamo»
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Nuovo capitolo !!
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~isab엘~

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Amanti o fratelli?
RomanceLucas ha 17 anni e vive con il padre in Florida. La sua vita cambierà quando Jackson entrerà nella sua vita. Cosa succederà tra i due? Se Jackson non fosse gay? E se Lucas non sapesse di esserlo?