Capitolo 12

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Scusate il ritardo😅.
Buona lettura.
_____

Eravamo in macchina da circa 20 minuti.
Nessuno fiatava.
Il silenzio che si era creato non faceva altro che riempirmi la mente di domande .

Dove stavamo andando?
Cosa voleva fare Jackson?
Ma sopratutto, di cosa voleva parlarmi?

I miei pensieri vennero interrotti proprio da lui.
"Allora, come ti stai trovando?"
Lo fissai attentamente.
"Ti interessa seriamente ricevere una risposta?"
"Ehm, no"
"Appunto"
Jackson sorrise
"In realtà cercavo solo di fare un po' di conversazione"
"Non ce n'è bisogno, vorrei solo sapere di cosa vuoi parlarmi e sopratutto capire dove mi stai portando"
"In realtà siamo girando a caso"
"Seriamente? E come mai?"
"Sto cercando di prendere tempo"
"Prendere tempo per cosa?"
Jackson rimase in silenzio per qualche secondo e poi si decise a parlare.
"Vorrei parlarti di ieri sera"

La domanda mi sorprese abbastanza.
Non c'era nulla di cui parlare
"Non c'è nulla da dire visto che non è successo niente"
"Ho visto come mi guardavi"

Aspettò un attimo e continuò con il suo discorso
"Di come volevi toccarmi le labbra e di come mi hai sfiorato mentre mi spogliavi"
Non sapevo cosa dire.
Aveva perfettamente ragione.
La sera prima volevo baciarlo e gli avrei volentieri tolto i pantaloni se solo non mi avesse fermato.

"Ti stai sbagliando"
Il mio orgoglio mi impediva di dargli ragione.
Insomma, ero etero.
Una persona etero non faceva certi pensieri su una persona del suo stesso sesso.
A maggior ragione se questa persona era il suo fratellastro.

"Mi sarò sbagliato"
"Esattamente"
Lo guardai e continuai
"Senza offesa, ma non provo alcun interesse per voi"
"Voi chi?"
"Voi finocchi"

Jackson frenò bruscamente.
"Non sono Gay" disse sempre lui.
"Come scusa? Per chi mi hai preso?" Chiesi sconvolto dalla sua affermazione
"No, tu per chi mi hai preso!"
"Non puoi negare l'evidenza. Ti ho visto con Andrew"
"Io ed Andrew siamo solo amici"
"Scopamici" dissi nervosamente.
"Prima di tutto non sono affari tuoi!"
Ringhiò Jackson
"Seconda cosa, hai frainteso tutto"

Mi prendeva in giro?
Sapevo tutto di lui ed Andrew.
Forse si vergognava?
Oppure non stava mentendo.
Mi ricordavo perfettamente della scena a cui avevo assistito.
Avrei chiesto ad Andrew.

"Comunque, sono fidanzato"
Per poco non mi strozzai.
"Con chi?!" Chiesi allarmato
"Non sono affari tuoi"
Jackson sembrava furioso
"Ora torniamo a casa"
"Ma-"
"Stai zitto, ti ho già detto troppo"

Guardavo il soffitto e pensavo attentamente alle parole di Jackson
"Non sono gay"
Ma pensava seriamente di fregarmi?
"Comunque, sono fidanzato"
Con chi ? Ero maledettamente curioso.
Avrei chiesto a Ginger, lei dirigeva il giornalino scolastico e quindi sapeva tutto di tutti.

Non avevo chiuso occhio a causa della conversazione avuta con Jackson e inoltre non vedevo l'ora di incontrare Ginger per chiederle della presunta ragazza di mio "fratello".
Uscii di corsa e in pochissimo tempo arrivai a scuola.

Cercai con lo sguardo Ginger ma non la vidi da nessuna parte.
Forse era già in classe.
Decisi quindi di entrare a scuola.
Ero talmente curioso che non mi fermai neanche a salutare Krystal e gli altri ragazzi  che proprio in quel momento mi stavano chiamando.

Arrivato nella classe di Ginger purtroppo trovai solo un ragazzo dai folti capelli ricci intento a leggere un libro.

Si voltò verso di me
"Cerchi qualcuno?" Mi chiese in maniera annoiata.
"Si, ma a quanto pare non è ancora arrivata"
"Dovrai aspettare qui con me allora" e ridacchiò alla sua affermazione.

Lo fissai senza rispondere.
Non l'avevo mai visto prima.
Forse anche lui era appena arrivato e cercava di farsi degli amici.
Preso dalla curiosità glielo domandai
"Ti sei appena trasferito?"
Il ragazzo perplesso mi fissò.
"Ehm no, sei tu quello nuovo"

Come faceva a saperlo? Ero veramente sulla bocca di tutti?

"Ho sentito che farai il provino per entrare nella squadra di football"
"Hai sentito bene" lo fissai
"Come hai detto di chiamarti?" Aggiunsi io
"In realtà non l'ho detto" mi guardò divertito
"Comunque sono Timothée"
Allungai la mano verso il ragazzo dagli  occhi verdi e mi presentai
"Piacere, Lucas"

Ad interromperci però furono alcune ragazze che cominciarono ad entrare nella classe.

La campanella era appena  suonata e quindi decisi di salutare il ragazzo e di cominciare ad avviarmi verso l'aula di inglese.
"È stato un piacere Lucas, ci si vede in giro"

Amanti o fratelli?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora