Amanti o fratelli?

Capitolo 8

Suonata l'ultima campanella della giornata, mi avviai verso il cortile.
Ma una volta fuori venni fermato ancora un volta da Ginger che mi invitò ad andare a casa sua per decidere gli argomenti del prossimo articolo del giornalino scolastico.
"Quindi se non hai nulla da fare potresti venire da me"
La ragazza cominciava ad assillarmi troppo.
Era stata molto cordiale con me ma preferivo tornare a casa a riposarmi.
Però prima che potessi rispondere si avvicinarono a noi Andrew e gli altri giocatori di football, tra loro riconobbi anche Jackson che mi guardava con aria strafottente.
"Ginger, ci vediamo domani" dissi liquidandola e avvicinandomi ai ragazzi
"C'è qualche problema?" Chiesi rivolto ad Andrew
"È vero che vuoi entrare in squadra?"chiese proprio quest'ultimo
"In realtà non ci ho ancora pensato"
"Kristal ci ha detto che saresti interessato"
"In realtà non ho-" prima che potessi terminare la frase Andrew mi interruppe
"Ti aspettiamo dopodomani alle 4 al campo, non tardare"
E senza aggiungere altro se ne andarono.

Una volta arrivato a casa, mi misi a cercare mio padre ma subito mi ricordai che era ancora a lavoro.
Volevo una macchina nuova e avevo intenzione di chiedere a mio padre di accompagnarmi in concessionaria per sceglierla.
Siccome non era ancora tornato dovetti aspettare fino a cena per poterglielo chiedere.
Per passare un po' il tempo decisi di andare su Instagram ma in quel momento mi accorsi di un messaggio da parte di un numero sconosciuto.
-ciao, sono kristal. Come va?
-Ei, benone e tu?
-bene grazie. Stasera ti va di venire in spiaggia con me e i miei amici?
Ci pensai qualche secondo e dopo averci riflettuto decisi di accettare. In fin dei conti non potevo perdermi il divertimento a causa di Jackson e poi lo avrei semplicemente evitato
-perché no!
-perfetto allora ci vediamo  alle 9
-dove dovremmo incontrarci?
La ragazza però decise di non rispondermi più e così mi ritrovai obbligato a chiedere a Jackson che  in quel momento però non era a casa.
"Facevo prima ad andare a vivere da solo"
"Con chi stai parlando?"
"Ciao Kelly, non sapevo fossi già tornata"
"Dovevo prendere dei documenti che mi sono dimenticata stamattina"
"Per caso sai dove posso trovare Jackson?"
"Dovrebbe essere al campetto nella via affianco alla nostra a giocare a basket con i bambini più piccoli"
"Veramente?"
"Si, diciamo che è una specie di allenatore per loro"
"Ah non me lo aspettavo"
"Eh già.  Comunque, come mai lo cerchi?"
"Ah no così, volevo chiedergli una cosa"
"Va bene caro, adesso ritorno al lavoro. Ci vendiamo più tardi"
"A dopo!"
Senza sprecare altro tempo decisi di avviarmi verso il luogo indicatomi da Kelly

Raggiunsi il campo in un paio di minuti e subito individuai Jackson.
Era circondato da bambini di circa 7 anni quindi individuarlo non era affatto difficile.
In quel momento stava spiegando a un bambino dai bellissimi capelli biondi come fare canestro nel miglior modo possibile e quando il bambino imitò il suo gesto e fece canestro non potei far altro se non applaudire.
Entrambi si voltarono, il resto dei bambini era troppo preso ad inseguire la palla.
"Cosa ci fai qui?"
"Dovevo chiederti una cosa"
"Parla. Non ho tempo da perdere"
In quel momento il bambino decise di intervenire
"J. Chi è questo ragazzo? Un tuo amico?"
"Assolutamente. È uno stalker maleducato che non sa neanche bussare"
Il bambino ci guardò confuso
"In che senso?"
"Lascia stare Cody. Vai a giocare con gli altri io vi raggiungo subito"
"Cosa vuoi?"
"Kristal mi ha invitato in spiaggia"
"E quindi?"
"Non mi ha detto il luogo d'incontro"
"Pensi seriamente che ti dirò dove dobbiamo incontrarci?"
"Non ci vedo nulla di male. Non ti darò fastidio"
"Stasera non ti voglio vedere. Sono i miei amici e questa è la mia vita! Quindi stanne fuori"
Guardai male il ragazzo e senza aspettare una risposta me ne andai
Ma cosa voleva quello! Chi si credeva di essere? E mentre pensavo a come avrei potuto rispondergli arrivai a casa.