Sto andando alla sala da pranzo, fra un po si cena e sono impresentabile, perché mi sono svegliata poco fa, non ho avuto nemmeno il tempo di cambiarmi!
Supero l'entrata e tutti gli sguardi si concentrano su di me per poi abbassarlo nascondendo quella piccola risata convinti che io non li abbia sentiti, come risposta sbuffo pesantemente per poi scendere le scale e camminare fino al mio posto sicura di me fregandomene di ciò che pensano o fanno gli altri.
Appena guardo il tavolo in cui dovrei sedermi noto subito Lucifero che sorseggia il vino e dondola tranquillamente il bicchiere.
Mi siedo accanto a lui aspettandomi almeno un saluto da parte sua, ma non ricevo nemmeno uno sguardo e la cosa mi rende triste.
Oh Siria cosa ti aspettavi?! Si tratta di Lucifero!
Poi perché rimanerci male?!
Ah...lasciamo perdere.
Durante la cena non si sentiva altro che chiacchiere e risate tra i demoni, mentre qui siamo silenziosi come tombe e con lo sguardo puntato sui piatti, come se fossimo cani bastonati.
Improvvisamente Lucifero poggia le posate vicino al piatto ormai vuoto e si alza per poi fare un gesto con la mano e cammina tranquillo verso il portone, mentre il mantello -è la prima volta che lo vedo addosso a lui- segue ogni passo che fa con eleganza.
"Siria" una voce maschile avvolta da una melodia calda e tranquilla, mi fa svegliare da ogni pensiero per rivolgere lo sguardo alla persona che mi ha appena chiamato.
"Oh..Luxe" mi alzo spostando la sedia "hai bisogno?"
"Ti va di fare un giro noi due?"
"Certo" rispondo felice, fare un giro mi farà bene, ho bisogno di distrarmi un po.
Usciamo dalla sala e camminiamo per il corridoio, io non so dove sia diretto, ma lo seguo, confesso che faccio fatica addirittura a tenermi il passo con lui.
"Dove vai?" Chiedo improvvisamente e inizia a rivolgermi lo sguardo.
"Non preoccuparti, fidati di me" risponde per poi tornare a guardare avanti.
Dopo aver superato il corridoio e salito scalini all'interno di una grotta illuminata solamente da torce di fuoco, finalmente arriviamo in cima, ed eccoci all'entrata degli inferi, senza problemi sposta il masso che la tiene bloccata e usciamo.
"Ehi voi due" dice un demone, ma essendo che non lo vediamo sicuramente sarà nascosto da qualche parte.
"Tranquillo" risponde subito il mio migliore amico "sono Luxe, usciamo solo per fare un giro"
"Ah sempre tu.. lo sai che alla sera tutti dovreste andare a dormire!"sbuffa per poi uscire allo scoperto: Evan, che è illuminato solamente dai raggi della luna, mostrando i suoi occhi leggermente rossastri e i suoi capelli scompigliati a caso ramati, mentre addosso si porta una semplice giacca di cuoio nero lasciando scoperto il suo fisico scolpito e dei jeans strappati larghi.
"Dai è soltanto un giro." Sbuffa pesantemente mentre alza le mani quasi implorando.
"Va bene va bene" alza gli occhi al cielo "andate, però se finisco nei guai me la devi pagare."
"Certo certo" risponde ridacchiando per poi prendermi il polso "andiamo" inizia a tirarmi e io sono costretta a correre anche se rischio di cadere.
"M-ma..dove stiamo a-andando?" Chiedo mentre cerco di stare in guardia evitando di inciampare da qualche parte, mentre nell'aria si sentono i nostri passi che calpestano l'erba e i nostri respiri accelerati.
"Eccoci, benvenuta nel Tempio nelle rose" si ferma improvvisamente e mi scontro su di lui.
"Ehi ma che.." ma senza finire la frase, noto subito un lago, che rispecchia la luna, che con i suoi raggi lunari illumina cio che ha davanti come se stesse accarezzando dolcemente, dando a noi una vista stupenda con il silenzio avvolto tra il fruscio delle foglie, il canto delle cicali e non finisce qui..
Noto delle piccole lucine gialle volteggiare nell'aria, ma non credo di averle mai viste in vita mia.
Eppure mi sembra strano, questo posto è come se lo avessi già visto, come se fosse collegato a qualcosa..ma adesso non mi viene in mente.
"Cosa sono?!" Chiedo mentre saltello cercando di prendere una di quelle lucine.
"Sono lucciole" risponde ridendo "Dai lasciale in pace" mi tira fra le sue possenti braccia, diciamo che la cosa non è da lui.
"Ehi ma..che fai?" Chiedo leggermente imbarazzata dalla situazione.
"Non essere imbarazzata cara, non sto facendo nulla di.." Non termina nemmeno la frase che sentiamo nell'aria un battito d'ali.
"Cazzo.." sussurro "andiamo a nasconderci!"
"Ma vah?!" Risponde allarmato per poi prendermi il polso e mi trascina tra gli alberi "cerca di stare più immobile possibile!" Bisbiglia mentre cerchiamo di vedere chi sta atterrando a quest'ora qui.
Inizio a sbirciare e noto una figura nel buio, purtroppo non riesco a decifrarlo.
Rimane immobile tenendo fuori quelle due possenti ali, vedendole al buio da l'idea quelle da pipistrello, anche se non penso che sia così.
Improvvisamente si sentono dei passi, un'altra figura si pone davanti a questo rigido e freddo.
"Fratello.."
"Smettila di chiamarmi così." Risponde questo con voce roca, ed è lì che capisco immediatamente a chi appartiene, Lucifero!
"Certo." Sospira pesantemente.
"Allora? Che vuoi?"
"Come stai? Ti sei ripreso?" Chiede con voce rassicurante e dolce.
"Che vuoi dire? Perché poi ti interessa?" Chiede in un ringhio.
"Da quando son morti loro sei diventato ancora più freddo del solito."
Da quando sono morti loro? Che significa?
"Pennuto non sono cose che ti riguardano!"
"Ma ti dai una calmata?! Ho fatto solo delle domande!"
"Che ti aspetti? Che io abbia bisogno di essere consolato da uno stupido pennuto?! Ma per favore!" Alza le mani in aria e gli volta di spalle "mi hai fatto venire fin qua per come chiedermi come stai" dice quelle due parole con voce sottile come se volesse stuzzicarlo.
"Sei pur sempre mio fratello, è normale che mi preoccupo" dopo queste frasi pronunciate Lucifero si mette a ridere.
"Ok dopo questa me ne posso andare" cammina per poi sparire nell'oscurità lasciandolo impalato.
"Lucifero!" Urla nervoso per poi sbuffare "Sei il solito." Dice mentre inizia a battere le ali, a ogni battito sembra come se ci fosse vento e vola nel profondo cielo blu.
"Ma quindi lui era il fratello"
"Si..ha un fratello, il re dei cieli, di nome Michele."
"Ma di che parlava?"
"Voleva sapere come stava."
"Non quello e lo sai"
"Te l'ho detto..Non posso."
Il nostro intelletto ci allarma per indicare che non siamo soli, allora ci mettiamo in guardia pronti ad attaccare,si sposta troppo velocemente e infatti non riusciamo a capire dove sia.
"Buh." Sento improvvisamente dietro di me che mi fa sobbalzare.
"Lucifero!" Sobbalza anche lui per poi sbiancare in viso "Non volevamo spiare!"
"Appena tornate faremo i conti." Dice con voce avvolto dal divertimento e nervoso, la cosa mi mette i brividi.
Neanche il tempo di rispondere che sparisce nel nulla lasciandoci col fiato bloccato in gola, la vedo davvero brutta.
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Black Blood
ParanormalSiria, una demone cresciuta nel mondo degli umani con i suoi genitori. Sono stati esiliati da Lucifero perché suo padre è stato accusato per reati che non ha commesso. La ragazza si promise che un giorno avrebbe affrontato il demone che li ha fatti...