-il giorno dopo-
"COME AVETE OSATO USCIRE DAL MIO REGNO SENZA IL MIO CONSENSO DI SERA?!" Ringhia furioso Lucifero, mentre io, Luxe e Evan siamo col capo chino a terra, le sue urla rimbombano per tutta la stanza, ovvero l'ala reale, dove avvengono riunioni:
Una stanza abbastanza spaziosa, i pareti sono neri, invece il pavimento e il soffitto rosso -come le tende- , decorato con oro, al centro vi è un enorme tavolo di legno fatto a mano e tirato al lucido, circondato dalle sedie fatte esattamente dello stesso materiale, regalano molta raffinatezza, come del resto naturalmente.-come sempre ci sono appese le torce di fuoco per dare la luce alla stanza-
Ci sono anche delle librerie con pergamene e moltissimi libri uno accanto all'altro ormai ingiallite, saranno vecchi.
"NON AVETE NIENTE DA DIRE?" Chiede mentre si siede sulla sedia, che rispetto agli altri è riccamente fatta d'oro, incrocia le gambe nervoso e fa un respiro profondo.
Non c'era nemmeno un filo di voce, non un cenno, ma siamo col fiato sospeso e cuore a mille.
"Allora?" Chiede con tono più calmo stavolta "Non avete niente da dire?"
"Io si." Rispondo con un po di coraggio facendomi avanti "chi ti credi di essere? Mia madre?" vedo gli altri che si danno una pacca in fronte in segno di disperazione.
"Ho già esiliato te e la tua famiglia, posso farlo di nuovo con te a calci in culo."
"Bene, fallo." Dico tranquilla mostrando la mia sicurezza.
Improvvisamente nasce il silenzio che dura qualche minuto, d'un tratto ci lincia con lo sguardo tagliente che sembra ti stesse trapassando.
"Uscite." Sbuffa per poi prendere un libro della libreria che ha alle spalle "mi avete sentito? Uscite." Dice freddo per poi sedersi sfogliando tranquillo le pagine.
Allora tutti indietreggiamo e usciamo dall'ala reale attraversando una maestosa tenda rossa.
"Io vado a fare un giro." Dico tranquilla mentre comincio ad incamminare.
"Non ti è bastato poco fa? Guarda che è stato culo se siamo ancora vivi." Commenta Evan ancora incredulo.
"Siete proprio dei fifoni" sbuffo "io vado."
Appena uscita dall'inferno finalmente mi sentivo libera come un uccellino uscito dalla gabbia che lo imprigiona.
"Ci voleva proprio.." sussurro mentre cammino diretta verso al tempio delle rose, voglio capire un paio di cose.
Appena arrivata ammiro tutto ciò, di giorno per me è ancora più spettacolare, ammirare quei colori accesi che mettono allegria e tranquillità a questo posto.
Tutto ciò è perfetto, il vento mi fa svolazzare i capelli, come se me li stesse accarezzando, e anche la mia pelle che viene avvolta da brividi al solo tocco.
Mentre mi rilasso inebriando quella tranquillità, un battito d'ali attira la mia attenzione, interrompendo il silenzio e questo mi fa allarmare immediatamente.
"Ehi!"una voce maschile così dolce, armoniosa e calda mi porta ad alzare il viso e vedere atterrare un ragazzo davanti ai miei occhi.
Si tratta di un angelo: occhi azzurri e profondi come zaffiro, i lineamenti del viso leggermente curvi, ma perfetti, i suoi capelli oro che vengono spostati con grazia dal vento, come se facesse attenzione a non rovinare quella chioma, le sue labbra leggermente carnose e pallide, come esattamente il corpo.
Addosso ha una maglietta celeste che mette in risalto il corpo, da ammirare, poi dei jeans leggermente larghi, però non è male.
"Chi sei? Che vuoi da me?" Chiedo sospettosa.
"Non preoccuparti..io sono il principe dei cieli, Gabriel" in effetti una persona con una tale bellezza come la sua sarebbe stato impossibile se non fosse il principe, ma di certo non è paragonabile a Lucifero..
Ma perché sto pensando a lui?! Sto impazzendo per caso?!
"Luxe mi ha parlato di te."
"Conosci Luxe?"
"Si, eravamo amici"
"Ah..capisco"
Dovete sapere che Luxe era un angelo prima, io l'avevo conosciuto quando era appena caduto donando le sue ali per seguire le orme di Lucifero, quindi..erano stati amici quando era uno di loro.
Mi aveva raccontato che ogni tanto si vedeva con gli angeli anche dopo la caduta per stare in loro compagnia, ma poi aveva iniziato a provare un profondo odio per loro, tipico di un demone..
"Scusa se ti ho disturbato all'improvviso,ma ti vedevo turbata e nervosa.."
"Ma a te che interessa?"
Lui mi guarda con sguardo dolce e profondo, quei due pozzi profondi mi ricordano così tanto..
SIRIA BASTA PENSARE A LUCIFERO! HAI LA TESTA DURA!
"Tutto ok?" Chiede improvvisamente col tono dolce.
"S-si.." sussurro mentre le mie guance diventano rosse per l'imbarazzo "ora devo..andare.." gli volto di spalle e inizio a camminare con lo sguardo basso.
"Spero di rivederti presto Siria."
"Ma tu come hai fatto a ric..." neanche termino la domanda e sento il battito d'ali che crea venticello, mi volto guardandolo volare via.
Appena non lo vedo più sbuffo pesantemente per poi notare una piuma per terra bianca come la neve, allora la raccolgo per poi notare una frase apparire dal nulla.
Un giorno avrai tutte le risposte.
La piuma si dissolve in polvere e viene spostato dal vento.
Cosa sta succedendo?
Da quando sono entrata agli inferi succedono cose strane..
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Black Blood
ParanormalSiria, una demone cresciuta nel mondo degli umani con i suoi genitori. Sono stati esiliati da Lucifero perché suo padre è stato accusato per reati che non ha commesso. La ragazza si promise che un giorno avrebbe affrontato il demone che li ha fatti...