capitolo 38

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Torniamo all'interno del maestoso regno.

I demoni applaudono appena varchiamo la soglia della sala da pranzo.

L'entusiasmo coinvolge tutto il popolo che si aggrega per esultare tutti assieme.

Sento qualcuno avvolgere le mie spalle in un affettuoso abbraccio e mi volto subito dall' improvvisazione del gesto.

"Luxe!" esclamo felice per poi sorridergli e lui ricambia subito, appena incrocia lo sguardo del re fa un breve inchino.

"Ti ricordo che lei è la futura regina" dice con stizza il re "quindi trattala come tale"

"Ma è il mio migliore amico!" ribatto io facendo tacere Luxe prima che esegua il suo ordine.

Vedo Lucifero alzare gli occhi al cielo sospirando come se stesse per imprecare a momenti.

"Va bene" risponde schietto porgendo il braccio "andiamo ai nostri troni"

La cosa mi mette a disagio, fa uno strano effetto tutto questo, sicuramente sarà peggio appena mi daranno tutti del lei.

Avvolgo con un braccio quello del re e camminiamo fieri mentre i demoni senza pensarci due volte si spostano per farci passare.

"Sire!"sentiamo qualcuno e ci voltiamo entrambi vedendo un demone sorpassare tra la folla "li abbiamo trovati" dice col fiatone come se avesse fatto una corsa olimpica.

"Bene." risponde impassibile "portateli qui!" ordina subito.

"Lasciami stare! Tieni quelle manacce giù!" sentiamo strillare una voce eccentrica femminile.

"Lasciatemi!" ed ecco che giunge anche una voce maschile ribelle e lo vedo a distanza che si dimena per scansare dalla loro presa, ma riescono a tenerlo bloccato senza una minima fatica.

Vengono trascinati con forza diretti verso a noi, li ricosco subito, anzi, già dalle loro voci ho capito subito a chi appartengono.

Rayel e Maya.

Usano la loro forza per spintonare fino a metterli in ginocchio anche se dai loro sguardi prevedo la costante rabbia, ma ormai consapevoli che non hanno più alcuna possibilità di scappare.

"Li abbiamo catturati come ci ha ordinato lei sire" afferma uno dei demoni mentre si assicura che non ci siano tentativi di fuga.

Guardo esso con perplessità ma allo stesso tempo stupore, come fa a sapere della verità riguardanti a loro due?

Mi rivolge lo sguardo sorridendo da un angolo delle labbra "Olivia mi ha confidato qualche informazione su di loro" sussurra per poi tornare con lo sguardo verso quei due.

Lei mi guarda con lo sguardo disprezzante e avvolto dalla delusione perché non ha portato a termine il piano.

"TU PERCHÉ LE HAI DETTO TUTTO EH?!"urta contro Rayel che risponde con un leggero ringhio mettendo in mostra i canini, ma tiene lo sguardo chino a terra.

"Bene..." commenta con voce placato e schietto "ora sarete puniti per il losco piano che ha portato via delle persone importanti in passato e che ora a causa di una trappola imprevista, ha quasi raggiunto la vetta della guerra a sangue freddo" rivolge lo sguardo diretto a me "la scelta la congedo alla futura regina degli inferi"

Rifletto un attimo, mentre tutti gli sguardi sono concentrati su di me, per udire la punizione che adesso decido per il loro destino.

I loro sguardi atroci mi minacciano mentre nei loro occhi lincianti si tingono dal rosso piccante, con l'intenzione di farmi intimidire, ma non succederà.

No, non succederà miei cari. Spiacente.

"Io..." commento d'un tratto attirando l'attenzione di tutti "vi condanno voi, demoni, per aver incalzato un complotto in passato portando via delle vite, per aver tentato l'ostacolo nello stabilimento tra il bene e il male portando al culmine il conflotto quasi avvenuto, la vostra condanna sarà... lavori forzati nel profondo dell'inferno in eterno"

Li vedo improvvisamente sgranare gli occhi e dai loro sguardi noto che implorano pietà di cambiare idea.

"Guardie... portateli nel cerchione profondo dell'inferno" commenta questo indicandoli con un gesto veloce.

Annuiscono all'unisono e li trascinano via mentre loro due si dimenano ringhiando con ferocia.

Li seguo per vedere dove li conducono, aprono la porta di bronzo, dove sprigiona una luce intensa, da cui provengono urla disperate e agghiaccianti, il calore delle fiamme, irrespirabile, entrano mentre li trascinano con forza chiudendo la porta.

Dopo un paio di minuti il chiasso placa dopo quella scena, delle demoni mi linciano con lo sguardo dall'invidia, mi fanno soltanto ridere per come cercano di mettersi in mostra con lo sguardo da dure.

Escono dalla porta le guardie di poco fa, ci fanno un breve inchino e noi rispondiamo chinando il capo.

Lucifero mi raggiunge poco dopo, mi fa il segno col capo di andare e io annuisco, così scaccio dalla vista quelle oche odiose.

"Seguimi..." sussurra e io senza pormi domande decido di fare come dice per curiosità.

Camminiamo in silenzio, a parte il rumore dei passi scoordinati, che echeggia tra i muri del corridoio.

Appena superato il corridoio ci dirigiamo nel punto dove si trova l'entrata degli inferi.

"Ma dove mi stai portando?" chiedo a quel punto titubante non sapendo la sua intenzione.

"Guarda meglio" dice indicando con un dito l'entrata.

Ci fermiamo a qualche metro di distanza, cerco di capire il motivo di tutto questo, ma nemmeno un minuto di attesa e vedo varcare la soglia due persone.

Un uomo robusto, dalla chioma scompigliata nera come la profondità dell'oceano, con addosso dei jeans e una maglietta nera che mette in risalto gli addominali, accanto a esso vi è una donna, dal corpo perfetto e delicato, con addosso una veste che la delinea perfettamente, color rosso accesso come una mela succosa, i suoi capelli che cadono sulle spalle come un manto color nocciola.

"Mamma... papà..." dico incredula per poi corrergli incontro abbracciandoli forte entrambi dopo tanto tempo.

"Tesoro..." sussurrano all'unisono ricambiando l'abbraccio senza pensarci due volte.

"Ho dato il permesso di rientrare nel regno come stabilito nel giorno del vostro esilio" commenta il re degli inferi.

Appena sciolto quell'affettuoso abbraccio pieno di gioia, mi giro verso esso sorridendo grata per il suo profondo gesto.

"Ehi, l'ho fatto perché è giusto così, non per altro" incrocia le braccia al petto guardando altrove.

In fondo credo che l'abbia fatto anche per me, solo che non è tipico fare il dolce.

È fatto così alla fine, ma lo amo così com'è.

"Grazie" dico sorridendo.

"Oh tesoro, Luxe ci ha raccontato tutto! Siamo fieri di te!" dice entusiasta Drusiana e la guardo notando la sua immensa felicità nei miei confronti, come Alec.

Ora sono ancora più felice, perché c'è la mia famiglia con me, ho portato al termine la mia missione stabilita dal principio, non potrei chiedere più di questo.

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