capitolo 29

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Appena entrata nel regno, lo sguardo di ogni essere che vedo si punta su di me, con quei occhi braci ardenti, confesso che ho un pò di timore, ormai tutto il popolo demoniaco ce l'ha con me.

Confesso che mi è mancato il calore, l'ambiente; tutto ciò che appartiene a questo regno, ma soprattutto...lui.

Cammino nel corridoio e Lucifero continua a darmi di spalle senza fiatare; i suoi passi così rigidi e freddi.

Arriva davanti alla sua stanza ed entra sbattendo la porta con arroganza, facendo scatenare un forte rumore.

Sussulto da quel frastuono e abbasso leggermente il capo sospirando, ormai sono arrivata al punto di non sapere che fare.

Allora, rifletto un attimo, cerco di mettermi a posto le idee mantenendo la calma.

Mi passo una mano tra i capelli sbuffando, faccio qualche passo e alzo la mano pronta a bussare.

"Lo so che sei qui" sento una voce placata che proviene dall'interno, rimango col braccio sospeso nell'aria e il nodo alla gola.

"Fammi entrare..." dico in un flebile sussurro e faccio cadere il braccio, mentre continuo a sperare che mi apra.

Sento la porta schiudersi, che mi lascia perplessa, allora decido di poggiare la mano e spingerla aprendola del tutto, infatti lo trovo davanti a me.

Come sempre è seduto in modo elegante sul bordo del letto, ha i gomiti sulle ginocchia, mentre sta con il viso chino e con le mani stringe i suoi capelli fluenti in segno di disperazione.

Mi faccio avanti e mi siedo sulla poltrona che si trova di fianco al letto, senza dire una parola, mi fa uno strano effetto questo silenzio tombale che invade la stanza.

"Durante la notte, nel sonno ho avuto la visione di un tuo ricordo" interrompo il silenzio e cerco di incitarlo a parlare "Ho visto la morte di...Olivia e Demon" dico con un certo amaro in bocca.

"Sicuramente..." alza leggermente lo sguardo "sarà stato il sangue reale di cui ti sei nutrita, è molto potente, per questo hai visto un piccolo ricordo sul mio passato" Dice stringendo i denti, sicuramente tutt'ora è ancora addolorato per l'accaduto.

Onestamente? Mi sembra più un essere umano che il demonio.

Non so, vedo l'umanità in lui, forse una piccola parte serafina si sta facendo vivo dentro, ma non vuole metterlo in mostra, perché si farebbe passare per un debole.

Io invece penso che se uno prova anche questi sentimenti, dimostra allora la forza di andare avanti a testa alta e non fregandosene di tutto.

"Capisco ..." rispondo per poi far rinascere il silenzio tra noi, che mette soprattutto tensione.

Improvvisamente lo vedo alzarsi tenendo lo sguardo altrove, senza farlo scontrare col mio, cammina a passo lento verso la mia direzione, mentre io ammiro il suo viso così misterioso e perfetto.

Rimango seduta immobile e lo vedo chinarsi a me, alzo delicatamente la mano spostando la ciocca di capelli scoprendo i suoi occhi così taglienti e agghiaccianti.

Sento il mio cuore battere forte, sembra una vita che non vedo il suo viso perfetto.

Sento il suo respiro caldo, il suo profumo che mi secca la gola, il suo sguardo così penetrante.

Ormai siamo ravvicinati, sento solo il battito dei nostri cuori accelerare, mentre i nostri sguardi non hanno intenzione di staccarsi per un attimo l'un l'altro.

"Siria..." commenta improvvisamente.

"... d...dimmi" dico con fiato sospeso da tutta la bellezza che amana.

"Io...vorrei che-" d'un tratto sentiamo spalancarsi la porta, Lucifero si allontana di scatto da me.

"Ti sembra il modo di entrare?" Chiede arrogante e seccato.

"SIRE LA REGINA È STATA FERITA DA UN ANGELO!" Urla il demone in panico dopo aver varcato la soglia.

Rimaniamo con gli occhi sgranati per la notizia.

"MI SEGUA SIRE" esce subito e ci guardiamo perplessi.

"Andiamo" dice deciso per poi avviarsi verso la porta.

"A-aspetta!" Si ferma stando di spalle e senza rivolgermi lo sguardo "mi credi per quella storia..?" Chiedo mentre mi tormento le mani sfregandole per il nervoso.

Fa un grosso sospiro per poi passare la mano tra i capelli.

"Si, ti credo" riprende il cammino e esce dalla stanza.

Un leggero sorriso appare in me per quelle parole, ma adesso vi starete chiedendo...

Ma non te ne frega di Maya?

Ovvio...che no.

Però la curiosità è tanta, quindi decido di raggiungere Lucifero per vedere che cosa è successo a lei.

Cammino a passo veloce per poi arrivare all'ala reale, appena varcato la lussuosa tenda rossa rimango a bocca aperta.

È seduta su una sedia, ha uno squarcio che parte dalla coscia fino al ginocchio, perde molto sangue, infatti tutti, compresa io ci copriamo il naso per placare la sete.

Ci guarda tutti con lo sguardo sofferente, mentre le lacrime rigano il viso.

"Chi è stato?" Chiede Lucifero freddo e senza alcuna espressione di preoccupazione o altro.

"Gabriel!" Urla in lacrime "È STATO QUEL PENNUTO SCHIFOSO"

Il re degli inferi inarca un sopracciglio per poi sedersi sulla scrivania di legno lucido, prende un foglio e una penna a forma di piuma nera.

"Che fai..?" Chiedo con un brutto presentimento che mi tormenta in questo momento.

"...hanno violato il patto, ora scrivo la richiesta di guerra"

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