capitolo 22

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Quando Lucifero sparisce sotto il mio naso e mi lascia col fiato sospeso, cosa faccio naturalmente?

Scappo via, senza avvertire nemmeno a Luxe, che sicuramente mi strozzerà perché lo farò stare in pensiero, e molto.

Sono uscita dagli inferi e sento il dolce fresco accarezzare la mia pelle mentre il vestito si fa accompagnare dai miei passi.

Evan ha tentato di fermarmi perché non è orario per uscire, ma poi gli ho dato una dritta.

Tutto ciò che si sente è il dolce suono dei grilli, rende l'atmosfera tranquilla e rilassante.

Mi siedo in riva al lago facendo estendere il vestito attorno a me, -come se fossi un fiore- guardo il lago che luccica grazie a quel magico bagliore lunare che emana.

Accarezzo dolcemente le mie labbra ancora incredula per quel tatto che ci è stato poco fa, sembra tutto un sogno.

Sento il mio cuore battere forte come un rullo di tamburi e il tremolio nelle mani.

Ed ecco che mentre mi rilasso, improvvisamente sento rumore di un ramo pestato e mi alzo di scatto per prepararmi ad attaccare.

Il mio intelletto demoniaco mi fa subito percepire che c'è in avvicinanza una persona.

"Chi c'è?!" Chiedo mantenendo la guardia.

Noto una figura scura in mezzo agli alberi, le ombre la ricoprono del tutto.

"Non preoccuparti..." dice una voce femminile tranquilla e rassicurante "Non ho alcuna intenzione di farti del male. Puoi fidarti"

"E ti aspetti che lo faccia?! Fatti vedere!" Dico col tono dura e decisa.

La sento sospirare e esce allo scoperto facendosi accarezzare dai quei raggi che la fanno apparire come se fosse la dea della bellezza.

Ha i capelli biondi, come se avesse un manto d'oro addosso, mentre i suoi occhi sono verdi come smeraldo, indossa un vestito bianco con la stretta in vita e la scollatura giracollo.

Con una mano sposta la ciocca di capelli dietro all'orecchio e mi guarda in modo dolce.

La sua pelle così chiara e pallida, che la rende elegante, insomma, sembra proprio una dea.

"Che vuoi?" Chiedo indifferente non mostrando alcuna espressione.

"Sono la regina del paradiso" accenna un dolce sorriso.

"Perché sei qua? Cosa vuoi da me?"

"Mio figlio ha parlato molto di te, io essendo una regina riesco a prevedere ciò che si nasconde nel fondo dell'animo."

"Non riesco a comprendere."

"Nel profondo del tuo burrone vedo la bontà, imprigionata dai più grandi ostacoli: il dolore e l'amore.

Tu sei in cerca di risposte per i tuoi dubbi da tanto tempo, ma io posso svelare la verità, non ho promesse da mantenere come Gabriel e Michele."

In quel momento sgrano gli occhi per quello che ha detto.

"Si si, ok." Cerco di essere fredda nei suoi confronti "allora..voglio sapere di preciso cosa è accaduto quel giorno. E sai a cosa mi riferisco."

"Lo so perfettamente...

Tempo fa quando la regina degli inferi aveva la vita perfetta assieme a Lucifero e Demon, in qualche modo mettevano armonia; anche se il loro regno è l'opposto del nostro.

Ma un giorno, era successo una cosa, che quella dolce armonia si spense..." a forza di raccontarlo noto il tremolio nelle mani e i suoi occhi incupirsi "una persona aveva ucciso Olivia e Demon mentre stavano andando verso il lago.

La colpa l'aveva ricevuta un demone; il nome di questo essere malvagio che aveva commesso questo peccato era: Alec."

"Aspetta!" La blocco subito "Alec...è mio padre che fu accusato ingiustamente, perché non ha mai osato a sfiorarli con un dito! Lo conosco perfettamente!"

Fin qui il conto torna, ora capisco perché fummo esiliati dagli inferi tanto tempo fa.

"Siria, lo so anche io, inizialmente quel peccatore l'avevo odiato con tutta me stessa, ma poi vidi com'era con voi, i suoi occhi si illuminavano quando stava con te e la sua amata moglie.

Poi mi sono ricreduta, studiando la vostra vita quotidiana mi sono fatta l'ipotesi che non avrebbe mai fatto del male a nessuno, si vede anche per quello che ha nel profondo animo, esattamente come te e tua madre.

Cara Siria, tieni la guardia in atto, perché il peccatore che ha commesso ciò è ancora a piede libero in giro per il regno, non fidarti di nessuno, la tua vita potrebbe essere in pericolo.

Purtroppo non sono a conoscenza dell'identità di quel traditore, ma appena scopro qualcosa verrò ad informarti.

A presto cara Siria, sta attenta."

Ed in quel momento estrae le sue ali, bianche come le margherite che sbocciano nella dolce primavera.

Mi guarda dedicandomi un dolce sorriso per poi volare sotto il mio sguardo.

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