capitolo 27

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Ormai a causa delle fitte di dolore crollo nel sonno profondo.

Sicuramente quell'insopportabile dolore mi ha fatto scoppiare la testa al punto di addormentarmi, sperando che al risveglio stia meglio, almeno un pò.

Mi ritrovo nel buio, cammino spaesata guardandomi attorno.

"C'è nessuno??" Urlo e l'unica risposta che ricevo si tratta solamente del mio eco, nient'altro.

Passo dopo l'altro nel buio pesto, ma il silenzio viene interrotto dai passi veloci e mi volto cercando di capire da dove proviene.

Nulla. Trovo il nulla.

L'avrò immaginato? Forse sto andando seriamente fuori di testa.

Aiuto..

Sento un urlo disperato, avvolto dalla paura e dolore, non saprei descriverlo con precisione.

Inizio a vedere qualcosa comporsi attorno a me, indietreggio confusa.

Cosa sta succedendo???

Dopo un pò tutto ciò che si sta creando è un paesaggio che conosco fin troppo bene ormai.

Il tempio delle rose.

Cammino sospirando, non ci sto capendo più nulla, da quando sono entrata nel regno degli inferi sono successe talmente tante cose, che non riesco nemmeno mettere a posto le idee.

Appena mi trovo vicino alla riva del lago rimango agghiacciata dalla scena.

Sangue...sangue sparso ovunque, trovo due corpi per terra: una donna con accanto un bambino.

Sento il cuore bloccarsi dalla paura, il brivido che attraversa la schiena.

Appena alzo lo sguardo verso il cielo, lo vedo...

Lucifero, con l'aspetto diverso dal solito, avvolto dal dolore e spento.

Ha due ali enormi nere in tutta la loro bellezza, le corna più grandi del solito.

I suoi capelli non fanno intravedere i suoi occhi, lo sguardo lo tiene leggermente chino.

Noto una lacrima rigare il suo viso.

Ma non è una lacrima simile all'acqua che luccica quando scorge dagli occhi lucidi, ma sembra sangue tinto di rosso scurissimo, quasi nero.

Vedo un aurea nera attorno a lui, appena schiude le labbra si notano subito i canini alla massima estensione.

Inclina la testa all'indietro ed ecco che caccia un urlo straziante, in un impeto di rabbia, e mi fa costringe a tapparmi le orecchie.

Nelle sua urla ho sentito un intenso dolore, non riesco a trovare un aggettivo che lo descriva.

Dolore.

Dolore.

E ancora dolore.

Appena guardo i due corpi con il cuore in gola, capisco subito di chi si trattano.

Riconosco quella chioma castana e i capelli arruffati neri del piccolo, una lacrima scende lungo la guancia, chi può avere commesso una cosa del genere?

Vedo il cielo incupirsi fino a diventare nero, i suoi occhi sprigionano luce rossa come brace, sento tuonare talmente forte che trema addirittura la terra.

Vedo demoni che si tengono alla larga dalla situazione, forse hanno anche ragione, perché in questo momento Lucifero non è sè stesso, questo li blocca.

Si sa che per lui basta uno schiocco delle dita e li fa fuori in un secondo.

Le urla di Lucifero si fanno sempre più agghiaccianti e vedo le sue unghie diventare delle lunghe zanne affilanti nere.

Non posso biasimare il dolore che sta provando in questo momento, onestamente se fossi in lui anche io avrei reagito in quel modo.

Sono ancora bloccata dallo sciock per quello che sto assistendo, non so neanche come definire ciò che sto provando in questo momento.

Un raggio di luce blocca tutto, come se fosse un ferma tempo.

Tutto torna nero...

Ed ecco, questo significa che sto per svegliarmi.

Questo non è un ricordo di Olivia, ma quello di Lucifero e del dolore che ha dovuto accumulare quel giorno.

Salve a tutti!♡

Spero che la storia fino a questo punto vi stia piacendo e incuriosendo!

Ho pubblicato un altro libro che si intitola "Love sucks" se volete dateci un'occhiata e ditemi cosa ne pensate♡

-Gio

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