Capitolo 19

14.6K 488 4
                                    

Sono passati mesi dalla mia relazione con Marco. Inizialmente, dopo che nostro fratello l'aveva scoperto si era infuriato, ma guardandomi e vedendomi felice ci ha augurati una lunga e felice storia e io non ho fatto altro che ringraziarlo per avermi capito. Marco si sta comportando da gran gentiluomo e fino ad ora non mi ha ancora delusa. Si. Sono realista e fatalista. Non credo ai gran finali. Dopo un attimo di felicità ti ritrovi di nuovo a piangere. Infatti prima di iniziare la relazione con Marco ero consapevole che se mi affezionavo e probabilmente mi lasciava, soffrivo. Cioè io sono consapevole che se mi lascia soffrirò. E sarà solo colpa mia. Non sua. Perché io sapevo lui com'era e pure gli ho dato una possibilità, l'ho messo alla prova. Per il momento sono serena e in pace con me stessa. A scuola va 💯 a casa, nonostante le litigate con i miei genitori, va abbastanza bene e con la mia Jas 👭 altrettanto. Ovviamente nella relazione con Marco ci siamo imposti del tempo libero e di svago per noi stessi, con gli amici. Anche se ho un vuoto allo stomaco, ho il presentimento che questa serenità e tranquillità non durerà per molto. Spero che sia solo un presentimento.
Oggi è Lunedì e sono pronta per una nuova settimana. Sono alla quarta ora di lezione quando la collaboratrice viene a bussare alla mia classe.
Collaboratrice: "Buongiorno, la signorina Prado? "
Io: "Si?" Alzando la mano per farmi riconoscere.
Collaboratrice: "C'è tua mamma. È venuta a prenderti. "
Io: "Okay. " e preparo velocemente la cartella con lo sguardo pensieroso domandomi il perché mia mamma mi è venuta a prendere.
Prof: "Mi raccomando, Prado. Si prenda l'assegno e gli appunti. "
Io: "Va bene, prof." Mi alzo dalla sedia e mi dirigo all'uscita.
Io: "Ciao a tutti ragazzi. "
Loro: "Ciao Mich."
Arrivo alla segreteria e vedo anche Tony.
Io: "Come mai tutto ciò?" E indico io e mio fratello.
Mamma: "Ora ne parliamo, fatemi firmare e quando usciamo potrete domandarmi. "
Mia madre firma e ringrazia i collaboratori. Usciamo dalla scuola.
Io: "Allora?"
Mamma: "Ne parliamo a casa."
Sono troppo curiosa, ma non voglio nemmeno iniziare una medesima discussione con mia madre.
Io: "Okay!"
In macchina mando un messaggio a Marco.
-Amore mamma è venuta a prendere anche me. Non aspettarmi all'uscita.😘
Mi risponde pochi secondi dopo.
-Cosa è successo? Qualcosa di grave?
-No, non lo so ancora. Ha detto mamma che ne parliamo a casa e quindi...anche se sono troppo curiosa.😵
-Lo so. Conosco come sei. Sei insistente. A volte. Ma è anche per questo che Ti amo
Ho un sorrisone a 360* gradi.
-Tu sei uno stronzo. Sempre. Ma è anche per questo che Ti amo anch'io.
-😍😍😍 ora devo proprio lasciarti prima che il prof mi scopra. Ciao amore, a dopo.💏
-Studia, studia. Ciao amore.💏
Finalmente arrivati a casa, scendiamo dalla macchina e sulla soglia ad attenderci c'è papà con Ludo. Sono stupita.
Io: "Ma è una riunione di famiglia?"
Papà: "Ragazzi entrate, io e vostra madre vi dobbiamo parlare."
Io: "Okay...ora mi sto preoccupando."
Ci accomodiamo in sala da pranzo tutti intorno alla tavola.
Papà: "Ragazzi, è difficile dirvelo...però credo sia giusto dirvelo il perché tra un po' lo capirete. Io ho accettato un lavoro a Milano per ben 5 anni con uno stipendio il doppio di quello attuale. E la cosa più difficile da dirvi è che...dovete preparare i bagagli. Oggi alle 16;00 si parte.."
Io sono rimasta senza parole, ho ascoltato fino al "dobbiamo trasferirci", ma vedendo mio fratello agitarsi c'è qualcos'altro.
Tony: "Papà ma dici sul serio!?!? Trasferirci? Milano? Oggi dobbiamo partire? Quando avevate intenzione di dircelo?...non ci posso credere..."
Io: "Cosa!? Oggi!? Papà ma sei impazzito. Noi, in questa città abbiamo la nostra vita e ora di punto in bianco non puoi eliminarla e 'vita nuova'. Non è possibile. No! No! E no!" Ho le lacrime agli occhi, le prime persone che sto pensando in questo momento sono Marco e Jas. Le mie uniche certezze in questa vita. Schifosa. No. No. Lo sapevo. Quel presentimento. Non è possibile. Ora perderò tutto. Il mio amore adolescenziale e la mia migliore amica. L'unica vera e propria amicizia che abbia mai avuto.
Papà: "Ragazzi, si fa come dico io. E punto. Andate a imballare le vostre cose che abbiamo già poco tempo. E non fate perdermi la pazienza, perché è difficile non solo per voi ma anche per me, io in questa casa ho cresciuto voi..e ne abbiamo trascorse tante belle e brutte esperienze in queste mura. Infatti è proprio per questo che non la venderò."

L'amico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora