9° CAPITOLO

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Ci ritroviamo in un'altra stanza bianca.

"Ora siamo qui...nella stanza in cui ci trovavamo prima, la sala rêver" dice la voce di quell'uomo misterioso.

Nell'esatto momento in cui lo dice, la stanza cambia e ricompaiono tutte le immagini minuscole che si ripetono in continuazione.

Siamo confuse, disorientate, non capiamo veramente cosa ci sta succendo e perché no, siamo anche spaventate.

Ci ritroviamo catapulatate in questo mondo di cui fino a poche ore fa non ne sapevamo l'esistenza.

Ci stanno sottoponendo a prove e non abbiamo capito cosa ci aspetterà dopo.

Guardo le mie compagne, anche loro non lo dimostrano, ma sono tese e preoccupate.

Non abbiamo parlato molto tra di noi, e se è successo era per discutere delle prove.

"Abbiamo notato che voi siete molto brave a sfuggire da queste situazioni in simulazione, perciò ora vi sottoponiamo alla prossima prova che sarà anche l'ultima" continua l'uomo

Rey rilascia un sospiro di sollievo, Felicità mi guarda sorridendo, Daisy spalanca gli occhi per la felicita e Violet sorride e ha un'espressione gioiosa.

Anche io sono sollevata.

"Quindi essendo l'ultima abbiamo deciso di renderla più difficile..unendo le due prove più complicate insieme" prosegue la stessa voce

Improvvisamente le nostre espressioni, cambiano.

Ci guardiamo spaventate.

Come possiamo superare le due prove più difficili, unite in una sola prova?

Soprattutto in cosa consistono queste cose? E se non ci riuscissimo?

Troppe domande ci sono nella mia mente, e non riesco a rispondere a nessuna di esse.

"In questa prova dovete raccontare dei dettagli personali della vostra vita alle altre ragazze. Vi conoscete da poco, ma chi l'ha detto che non andate d'accordo? Avete una missione da compiere insieme e perciò dovete conoscervi bene.

La prova può iniziare!"

°°°

Siamo da sole. Un po di imbarazzo si crea tra di noi.

Nessuno parla...

"Vi va se ci sediamo?" chiede Violet dolcemente

"Sisi va benissimo" dice Daisy con uno dei suoi sorrisi contaggiosi

Ci sediamo e iniziamo a parlare tra di noi.

Diciamo chi siamo, da dove veniamo e cosa stavamo facendo su quel treno e la scena che aveva stupito tutte è stata quando i poliziotti dicevano di andare sull'altro treno.

Abbiamo riso un sacco, mi stanno molto simpatiche.

Rey è quella che parla di meno, è introversa, molto timida.
Eppure mi incuriosisce..perché non parla? Mi sembra una ragazza semplice e una buona amica.

Voglio conoscerla meglio.

Continuiamo a parlare facendo qualche battuta quando quella voce maschile cavernale ci interrompe.

"Ci ricordo che avete solo dodici ore per questa prova avete sprecato già due ore, siete lente...non avete raccontato nulla di personale...siete due ore qui e non è ancora successo niente" dice con tono di rimprovero

Due ore che siamo qui? Eppure sono passate velocemente... E poi cosa deve succedere, perché ha detto "non è ancora successo niente?"

"Ma cosa deve succedere?" domanda Daisy

"Non posso dirvelo..dovete scoprirlo voi, ma vi ho già detto che dovete aprirvi tra di voi.

La prova può continuare!"

***

"Secondo voi il fatto che i pavimenti mutavano, ma potevamo vederli solo noi...è legato a qualcosa di personale?" chiede Félicité

"Perché?" chiede Daisy

"Perché ultimamente è come se mi sentissi in un uragano, ma mi piacciono lo stesso" continua Félicité

"Vale lo stesso per me, io amo i libri e preferirei vivere in quei mondi descritti o comunque vivere alcune delle situazioni, però oggi mi ha fatto paura quella visione" continua Rey

"Troppe contraddizioni..come fa un cosa che amiamo a farci paura?
Anche io amo il mare, passerei tutta la mia vita lì.. Ma non mi ha mia spaventato, anzi l'ho sempre trovato affascinante" dico

"Anche secondo me si riferisce a qualcosa di personale..magari a qualche nostro valore...anche se mi sembra abbastanza difficile che la lava si riferisca ad un mio valore" prosegue Daisy

"Oppure a qualche esperienza non molto piacevole, anche se non riesco a capire cosa centri la sfera con me" dice Violet

Inizio a sentire il rumore delle onde in lontananza.







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