La mattina seguente mi sveglio prestissimo per colpa del jet lag perciò, dopo aver mandato un messaggio a Paul e Scarlett per avvisarli che sono arrivata sana e salva, decido di uscire a prendere una boccata d'aria prima di colazione. Sto per chiudere la porta della mia deliziosa suite quando sento l'ascensore del piano aprirsi e dei passi farsi verso di me. Logan si sta togliendo le cuffiette e non mi ha ancora vista. Lo osservo avvicinarsi e mi domando come si possa essere così belli dopo una corsa alle sei di mattina. Appena si accorge di me, mi rivolge uno dei suoi meravigliosi sorrisi. Penso che quei suoi occhi dal colore così particolare dovrebbero essere dichiarati patrimonio dell'umanità.
"Buongiorno raggio di sole!" ha il respiro ancora corto, ma è di buonumore anche di primo mattino. Ce l'avrà un difetto questo ragazzo? "Vai a fare una corsa anche tu? Se l'avessi saputo ti avrei aspettata..."
"Logan non scherziamo! Io non corro, mai." Non sono mica pazza! Quando dovrei correre? In estate fa caldo, in inverno fa freddo, in autunno piove ed in primavera c'è vento. O mi inventano una stagione per il jogging oppure non se ne fa niente.
"Sbagli. Correre fa bene, aiuta ad affrontare meglio la giornata." mi suggerisce convinto Logan
"Grazie, ma, per quanto mi riguarda, per iniziare bene la giornata mi bastano un caffè e un cornetto." E un tuo sorriso vorrei aggiungere
"Ma cos'è la tua? Semplice pigrizia o mancanza di motivazioni?" mi provoca sorridendo
"Credo sia solo buon senso! Dai Logan sul serio, non puoi davvero aver voglia di svegliarti all'alba ed uscire a correre con queste temperature... capisco il volersi tenere in forma, ma questo è puro masochismo."
"Un sacco di gente corre la mattina presto. Te lo ripeto dovresti provare."
"Si vede che un sacco di gente non sta bene con la testa... presenti esclusi ovviamente. Grazie, ma anch'io ti ripeto che sto benissimo così, con questa cattiva abitudine di poltrire nel letto. Perciò, se mai ti capiterà di sentire che sono uscita a correre di buon mattino, ti prego vai alla polizia: non posso averlo fatto di mia spontanea volontà."
La risata di Logan riecheggia in tutto il piano. Dalle grandi finestre entrano sempre più tenaci i primi raggi di sole che illuminano le sue impertinenti fossette e lo fanno sembrare ancora più bello, se mai fosse possibile.
"Ok, mi arrendo, per oggi. Ma prima o poi troverò uno sport che potremo fare insieme." Ogni volta che pronuncia la parola insieme il mio cuore sussulta e non so perché.
"Per adesso possiamo accontentarci della colazione?" suggerisco speranzosa
"Direi che è proprio una buona idea. Sono affamato. Faccio una doccia veloce e ti raggiungo."
"Fai con calma, ti aspetto giù." e scaccio controvoglia dalla mente l'immagine di Logan sotto la doccia. Ma cosa mi prende stamattina?
L'ascensore scende rapidamente i cinque piani che separano le nostre camere dalla hall. Desisto senza troppa fatica dal buon proposito di fare due passi e mi siedo su uno dei divanetti fuori in veranda. Fa abbastanza freddo, anche perché è mattino presto, ma un bel sole sta già spuntando tra le nuvole. Mi guardo intorno ed osservo il personale già in servizio che compie azioni e gesti fin troppo familiari per me. Attraverso le vetrate i camerieri corrono avanti e indietro intenti ad apparecchiare accuratamente i tavoli per la colazione, mentre chiacchierano allegramente raccontandosi barzellette. Davanti all'ingresso, poco lontano da me, parcheggia un furgoncino, dal quale scendono due ragazzi che scaricano velocemente casse d'acqua, latte e vino portandole nel retro delle cucine, mentre, poco più in là, uno dei giardinieri sistema il delizioso fazzoletto d'erba antistante l'ingresso. Per un attimo mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando tutte queste azione erano la mia quotidianità.
"Ehi Sarah, che ci fai qui fuori?" Logan si avvicina appoggiandosi al muro
"Niente di particolare. Osservo." Gli occhi verdi di Logan si fanno più curiosi
"Cosa? Il furgoncino dell'acqua?" Scherza prendendoci in pieno
"Anche quello sì. E' come fare un tuffo nel passato. Pensavo che in tutti gli hotels i rituali della mattina presto sono sempre gli stessi: arriva la spesa, si preparano i tavoli per gli ospiti e si puliscile il giardino. Per un attimo mi sembra di essere tornata ragazzina, seduta nella veranda dell'albergo dei miei." Mi stupisco che una ruga di malinconia colori di grigio il tono della mia voce
"Non ti facevo così nostalgica Sarah..." mi sorride comprensivo
"Nemmeno io, ma nonostante tutte le arie da cinica che mi dò, sotto sotto anch'io ho un cuore." Confesso sorridendogli a mia volta.
"Non ho mai pensato nemmeno per un minuto che tu fossi cinica. Sarcastica al punto giusto, abbastanza rompipalle e tremendamente cocciuta, questo sì! E tutto ciò è parte incredibile del tuo fascino." lo dice talmente convinto che quasi ci credo anch'io
"Wow, grazie! Non so se posso reggere tutti questi complimenti di prima mattina e con il fuso orario che si fa sentire."
"Tu non ci crederai, ma per me questi sono davvero complimenti." mi giro a guardarlo e mi accorgo di avere il respiro accelerato
"Tu non ci crederai, ma anche per me questi sono complimenti!" gli confesso sottovoce.
Non ho mai aspirato a diventare una di quelle donne perfette e precise in tutto, quelle che ti assecondano, quelle che vanno d'accordo con tutti senza mai affezionarsi davvero a nessuno. Crescendo, sapevo che avrei voluto diventare una donna con una propria opinione sulle cose, con un carattere, non necessariamente bello, ma vero, una di quelle da cui sai sempre la verità. Poi c'è questa cosa delle battute, mi piace farle e perciò accetto di riceverle, quando sono divertenti ed intelligenti. Non a tutti piace, ma non mi devo necessariamente circondare di tutti, mi bastano pochi selezionati come me. Il fatto che Logan abbia compreso tutto questo, mi fa capire che forse non siamo così diversi come credevo.
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Ricordati di farmi innamorare
ChickLitSarah è nata e cresciuta in un piccolo paesino di montagna dell'Italia del Nord, ma ha sempre saputo di non volerci restare a lungo. Subito dopo il diploma, infatti, grazie ad una borsa di studio, è partita per l'America contro il parere di tutti. ...