Capitolo 35

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Siamo entrambi sdraiati sul letto, nudi ed abbracciati, cercando di riprenderci da una delle esperienze sessuali più intense delle nostra vita. Onestamente, una volta tornata a New York, non so come farò a farmi piacere il sesso con qualcun altro dopo averlo fatto così con Logan. 

"Stai bene?" mi chiede spostandomi una ciocca di capelli dal viso

"Sì!" rispondo con poca convinzione

"Avanti, che c'è? Lo so che stai pensando a qualcosa..." Logan mi trascina per un braccio posizionandomi sopra di lui, in modo da poterci guardare negli occhi.

Ormai ha imparato a leggere ogni mia espressione del viso e questa cosa non mi piace affatto.

"Pensavo solo che dovremmo stabilire delle piccole, semplici regole, così, giusto perché non ci siano fraintendimenti..."

"Non vorrai fare una lista anche per questa cosa vero?" indica i nostri corpi nudi ridendo come un matto.

"Penso che possa essere utile per entrambi" cerco di farlo ragionare sull'opportunità di mettere le cose in chiaro

"Ma dovrò firmare col sangue le tue condizioni o ti basta una penna?" non la smette un secondo di prendermi in giro

"Ma la vuoi finire?!?" cerco di divincolarmi dal suo abbraccio e mi metto a sedere sul bordo del letto

"Ok, ok, scusa" alza le mani in segno di resa "se ci tieni tanto stabiliremo queste fondamentali regole, ma prima possiamo ordinare la cena? Sto letteralmente morendo di fame..." mi chiede Logan

In effetti è da questa mattina che anch'io non mangio nulla e tutta questa attività fisica extra mi ha messo ancora più appetito del solito. Ordiniamo la cena in camera e la divoriamo come se non ci fosse un domani. Logan, che nel frattempo s'è rivestito, si alza per spostare il vassoio con i piatti vuoti sul tavolino del salotto della sua camera, ma riporta con sé i nostri bicchieri con la bottiglia di vino che non abbiamo ancora finito. Mi porge il mio riempiendolo e poi riempie anche il suo

"Allora? Queste regole?" beve un sorso stuzzicandomi con lo sguardo

Corro a prendere un foglio di carta intestata dell'albergo e una penna, che fortunatamente trovo in un cassetto della camera, visto che tutte le mie cose sono dall'altra parte del corridoio

"Allora comincio io, ma se hai qualcosa da dire puoi farlo..." gli comunico buttandomi di nuovo sul suo letto.

"Ti ringrazio per la concessione, ma, per ora, mi limiterò ad ascoltare!" sorride facendo comparire le sue meravigliose fossette. Lo fa per distrarmi, lo so!

"Per quanto mi riguarda sono solamente tre semplici regole.
Regola n. 1: evitare effusioni in pubblico, soprattutto alla Donzelli editrice aggiungerei. Gli italiani sono abbastanza pettegoli e su queste cose ci sguazzano. Antonio e Marta, sono persone adulte e credo abbiano altro da fare che interrogarsi sulla natura del nostro rapporto, ma eviterei comunque di correre questo rischio, dopotutto ne va della nostra credibilità."

Logan mi ascolta attentamente sorseggiando il suo vino

"Mi sembra giusto. I signori Donzelli sono molto simpatici, ma non dobbiamo dimenticare che siamo in affari con loro. Perciò, regola numero 1 approvata!" mi sorride complice

"Regola n.2: evitare di finire su giornali scandalistici. Credo di essere rimasta abbastanza traumatizzata dall'ultimo articolo, perciò gradirei non ripetere mai più l'esperienza." Rabbrividisco solo a pensarci

"Continuo a pensare che tu abbia esagerato la situazione di quel giorno, ma neanche io amo questo genere di attenzione da parte della stampa, perciò quoto al 100% anche la seconda regola!"
Vorrei ribattere nuovamente che non ho esagerato proprio un bel niente, ma se lo faccio non ne usciamo più, perciò decido saggiamente di lasciar correre

"Regola n.3: dal momento che la nostra non è una vera relazione, se dovessi provare attrazione per qualche altra donna, devi sentiti libero di agire come meglio credi."

"E questa che razza di regola sarebbe?" mi chiede stizzito

"Beh, questa è la regola più importante, credo..."

"Quindi, vale anche al contrario? Cioè anche tu, se dovessi incontrare qualcuno che ti piace, potresti mollarmi all'instante, giusto?!?"

"Tecnicamente non sarebbe proprio un mollare, perché noi non stiamo insieme..." cerco di ricordargli

"Ah, giusto! Dimenticavo la tua allergia alle relazioni..." mi sfida con lo sguardo

"Io non sono affatto allergica alle relazioni, anzi!" mi sta facendo innervosire

"Allora sei allergica solo ad una relazione con me?" non molla di un centimetro

"Senti Logan, non so perché la stai facendo tanto lunga... Sai perfettamente come stanno le cose. Sei stato tu a propormi quell'accordo, ricordi?!? Ora, non posso negare che tra noi ci sia una fortissima attrazione fisica a cui, evidentemente, entrambi fatichiamo a resistere, ma, come ti ho già ribadito più e più volte, siamo davvero troppo diversi per pensare che i nostri mondi possano coesistere." Odio essere ripetitiva, ma questo ragazzo è davvero duro di comprendonio

"Mi piacerebbe capire in cosa, secondo te, siamo così diversi..." continua a fissarmi dritto negli occhi 

"Beh, io sono una ragazza normale, con una famiglia normale, un fisico normale e di un'altezza normale. Tu, invece, diciamo che sei un po' meno normale..." gli rispondo sincera

"Ah sì? E che cosa ho di così anormale?" mi chiede curioso

"Gli occhi!" mi guarda stupito.

"Perché cosa hanno i miei occhi?" Evidentemente non si aspettava questa risposta

"Sono gli occhi più verdi che io abbia mai visto. Non credo esista in natura un colore così: verdissimi vicino alla pupilla, fino a diventare quasi azzurri ai bordi dell'iride!" e quando sorride si illuminano di una luce particolare che lo rendono davvero irresistibile

"Quindi perché tu non ti piaci abbastanza, pensi che noi non potremmo stare insieme?"

"Non è vero che io non mi piaccio, Logan! Io mi piaccio moltissimo e sono fiera della persona che sono. Non invidio niente a nessuno, nemmeno alla tua amica Sophia, quella con le gambe più lunghe dell'autostrada del Sole." Sono molto decisa "Credimi, non vorrei essere diversa da quella che sono. Ma resta il fatto che una vera relazione tra noi sarebbe impossibile e quando torneremo a New York te ne renderai conto anche tu. Perciò vogliamo sottoscrivere anche questa ultima regola e finirla con questi discorsi?" suggerisco sperando proprio che mi venga incontro

Logan si volta posando il bicchiere di vino sul suo comodino e si avvicina lentamente a me. Mi prende dalle mani il foglio e la penna e li lancia a terra. Non ho neanche il tempo di realizzare quello che sta succedendo che, in un attimo, mi trovo sotto di lui imprigionata tra le sue braccia muscolose.

Credo non mi abituerò mai alla sua straordinaria bellezza!

"No, questa regola non mi piace e non la voglio sottoscrivere, ma sono d'accordo con te che è ora di finire questi discorsi e dedicarci a qualcosa di decisamente più piacevole..."

Non faccio in tempo a replicare che le sue labbra hanno già trovato le mie. Basta quel semplice tocco che il mio corpo si riaccende all'istante. Non so davvero cosa mi sta succedendo, ma non posso fare altro che abbandonarmi alla passione.



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