Capitolo 29

415 34 16
                                    

La giornata trascorre velocemente con Logan immerso nelle sue carte ed io impegnata nel giro turistico dell'azienda.

Marta mi fa visitare la casa editrice raccontandomi la storia di come lei ed il marito abbiano iniziato tutto dal nulla. La prima impressione che ho avuto e cioè che la signora non fosse semplicemente la moglie del capo, ma una presenza centrale nell'economia di questa azienda viene confermata appieno. La personalità prorompente del marito, a primo impatto, cattura tutte le attenzioni, ma questa donna silenziosa dagli occhi azzurri è il vero pilastro su cui si fonda tutta questa società e a cui il marito si rivolge costantemente. Me ne accorgo dall'effetto che ha sui suoi dipendenti, a cui lei si rivolge con autorità ed affetto, proprio come i veri capi sanno fare. Per un attimo ho l'impressione di trovarmi di fronte al padre di Logan.

"Allora Sarah, ti è piaciuto il giro?" mi chiede Marta

"Molto signora! E' sorprendente quello che lei e suo marito siete riusciti a costruire in questi anni." Sono davvero ammirata e lei mi sorride con dolcezza

"Mi dispiace averti monopolizzato per tutto il tempo, forse adesso è il caso che ti riaccompagni da Logan."

"Non credo abbia sentito la mia mancanza, e poi ho ancora un sacco di domande da farle."

"Abbiamo tempo Sarah, starai qui con noi per un po'..." Per la prima volta da quando è iniziato questo viaggio sono felice di essere partita. Marta mi piace molto, ho sentito subito un feeling speciale con lei e so che potrò imparare un sacco di cose.

"Mi dispiace, non volevo sembrarle assillante, ma tutto questo è talmente interessante che vorrei sapere tutto." Mi giustifico

"Non ti preoccupare, mi piace la tua curiosità e penso che andremo molto d'accordo." Mi fa felice sapere che anch'io le sono simpatica "Ora però, vieni... Ti riaccompagno in sala riunioni. Al contrario tuo, sono certa che Logan abbia sentito molto la tua mancanza." Mi strizza l'occhio

Ripercorriamo il tragitto al contrario e dopo una bella camminata nei lunghi corridoi raggiungiamo la sala riunioni. Logan è immerso nelle sue carte insieme al signor Donzelli, ma appena mi veda un enorme sorriso compare sulla sua faccia.

"Eccoti, mi chiedevo dove fossi... Non ti ho vista per tutto il giorno." Sembra felice di vedermi

"Colpa mia, l'ho trattenuta mostrandole ogni angolo della nostra sede." interviene Marta

"Questa giornata è stata sorprendentemente istruttiva. Logan devi assolutamente vedere il reparto tipografia. Ci sono delle macchine antichissime, persino un torchio del 1868." sono ancora elettrizzata

"Mi fa piacere che tu ti sia divertita Sarah, però adesso voi due ragazzi dovete assolutamente andarvene via di qui" ci esorta Marta invitandoci ad alzarci "E' quasi ora di cena e non vorrete rimanere qui tutta la sera?!?"

"Oh, ma io e Sarah siamo abituati a lavorare fino a tardi..." interviene Logan

"Già, non ho dubbi. Vi ho inquadrato subito entrambi, stakanovisti ai massimi livelli. Assomigliate molto a me e mio marito da giovani quando passavamo qui dentro giornate e nottate intere. Non rimpiango nulla della mia vita, ma, se potessi tornare indietro, mi ritaglierei più spazio per me, per noi... perché tutto prima o poi finisce, compreso il lavoro e il tempo per noi stessi." una ruga di malinconia compare nella sua voce "Perciò accettate un consiglio da una che ha l'età per darvelo: lasciate il lavoro a domani e stasera andate a divertirvi!"

Marta mi stupisce sempre di più, è una donna saggia e profonda.

"Mia moglie ha ragione! Forza, sparite! Non voglio vedere più la vostra faccia fino a domattina." Antonio, con la sua ironia tronca ogni possibilità di appello.

Ricordati di farmi innamorareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora