"Ciao mamma, come stai? Ti disturbo?"
Il taxi, come previsto, è imbottigliato nel traffico folle delle strade newyorkesi. Mi sono quasi pentita di non aver preso la metro, ma stasera fa davvero troppo freddo. Sembra che abbia smesso di nevicare finalmente, ma le temperatura restano rigidissime, decisamente al di sotto dello zero.
"Certo che no, tu non disturbi mai bambina mia. Come mai mi chiami? Non sarà mica successo qualcosa?"
La positività non è mai stata una delle caratteristiche principali di mia madre. Per lei se una cosa può andare male, di sicuro andrà peggio.
"No, mamma, stai tranquilla, non è successo niente. Ti chiamavo solo per dirti una cosa..."
"Ecco, lo sapevo che era successo qualcosa. Non sarai mica incinta?"
Signore ti prego, aiutami!
"No mamma, rilassati, non sono incinta" mi sembra di aver sentito un sospiro come di sollievo dall'altro capo del ricevitore. Come se il fatto che io possa aspettare un bambino possa essere una sciagura tra l'altro...
"Ti chiamo solo per avvisare te e papà che torno in Italia!"
"Ma davvero?" mia madre è quasi incredula
"Sì davvero. Sarà un viaggio di lavoro in realtà, quindi non so se riuscirò a passare a trovarvi."
"Ma come no? Vivi dall'altra parte del mondo e per una volta, dopo non so neanche quanti anni, vieni in Italia e non passi neanche da casa?"
Non è che in questi dieci anni non ci siamo proprio visti. Sì, io non sono mai tornata a casa, è vero, ma sono venuti loro... quasi una volta ogni due anni.
"Mamma, non ho detto che non verrò, ho solo detto che non lo so."
"E quanto tempo ti fermi?" sembra già rassegnata all'idea che non riuscirò a passare da casa
"Non ne ho idea. Sono in viaggio con il mio capo per aiutarlo nell'acquisizione di una casa editrice italiana e nessuno può sapere quanto tempo ci vorrà. Potremmo concludere subito oppure potrebbe volerci più tempo se la trattativa andrà per le lunghe."
"Ma tu cosa c'entri con una, come si dice, 'acquisizione di una società'? Tu non sei una manager..."
"Già, ma sono italiana e Mr. Williams ha pensato che, forse, il signor Donzelli, che ultimamente ha mostrato qualche resistenza, potrebbe sentirsi più a suo agio se ci sarò anch'io. E' stata una sorpresa anche per me. Pensa che ho scoperto di dover partire soltanto ieri, senza avere nemmeno il tempo sufficiente per organizzarmi come si deve." faccio uscire con un po' troppa foga tutta la mia frustrazione
"Il tuo capo non deve conoscerti molto bene, altrimenti saprebbe quanto non ti piacciono questo genere di sorprese."
"Infatti, ma lui non è tenuto a sapere ed io mi devo adeguare. Ma raccontami un po' di voi, state bene? Il lavoro?"
"Noi tutto bene! Papà è uscito ad accompagnare una coppia di turisti tedeschi al sentiero delle Perle. La crisi purtroppo si fa sentire e i pochi clienti che abbiamo dobbiamo accontentarli il più possibile."
Non era la prima volta che sentivo queste parole negli ultimi mesi. Era preoccupata e riuscivo ad accorgermene anche con un oceano in mezzo.
"Vedrai che con il Natale alle porte arriveranno anche le prenotazioni" cerco di rincuorarla "e ti prometto che farò di tutto per passare a trovarvi."
"Noi ti aspettiamo!"
![](https://img.wattpad.com/cover/58507045-288-k508881.jpg)
STAI LEGGENDO
Ricordati di farmi innamorare
ChickLitSarah è nata e cresciuta in un piccolo paesino di montagna dell'Italia del Nord, ma ha sempre saputo di non volerci restare a lungo. Subito dopo il diploma, infatti, grazie ad una borsa di studio, è partita per l'America contro il parere di tutti. ...