Il resto della giornata trascorre lento. E' calato un pesante macigno tra noi, dopo quello che ci siamo detti, ma era necessario che io fossi sincera. Sapevo quello che poteva succedere e non potevo aspettare oltre. Logan è a dir poco fantastico, e non solo nell'aspetto fisico. Di lui una ragazza rischia di innamorarsi follemente, ma, per me, ci sono troppe controindicazioni. A volte vorrei essere meno razionale, vorrei essere una di quelle che si butta nelle cose, ma sono nata senza paracadute e non posso farci niente. E' inutile continuare a girarci intorno, la verità è che quando due mondi così distanti si uniscono, quasi sempre non ne esce nulla di buono. Ho lavorato troppo duramente in questi anni per permettermi il lusso di buttare tutto all'aria e so che, alla lunga, me ne pentirei e finirei per odiarlo. Ed io non voglio odiarlo.
Logan guida verso il nostro hotel in silenzio ed il tragitto, con questa pesante atmosfera ,sembra persino più lungo. Parcheggiamo la macchina e scendiamo lentamente. Nessuno dei due sa bene cosa dire per stemperare la tensione. In ascensore finalmente trovo il coraggio di rivolgergli la parola:
"Pensi di scendere per cena?" Azzardo un approccio soft
"No, non ho molto appetito ed ho un po' di lavoro da sbrigare. Domani abbiamo una riunione importante e devo rivedere ancora qualche contratto." Questa freddezza da parte sua mi ferisce più di quanto pensassi. Non potevo aspettarmi niente di diverso, dopotutto è questo il distacco che cercavo, o no?
"Ok, come preferisci. Se hai bisogno di aiuto con i contratti, sai dove trovarmi." Gli sorrido debolmente, prima di voltarmi per aprire la porta della mia suite. Ma quanto sono patetica da uno a tremila?
"Sarah, aspetta un attimo!" Mi blocca prima che io richiuda la porta "So quello che ci siamo detti in piscina e non voglio metterti nessun tipo di pressione. Però vorrei che tu riconsiderassi la cosa..."
"Logan, ti prego, ne abbiamo già parlato, non rendiamo le cose più difficili!"
"No, non voglio tornare ancora su quel discorso, voglio solo proporti un accordo. Pensavo che finché saremo in Italia io e te potremmo comportarci come due ragazzi qualunque, dimenticandoci del mio cognome e dei nostri ruoli. Potremmo passare del tempo insieme e scoprire magari che non ci sopportiamo neppure, ma almeno così non avremo mai il rimpianto di non sapere come sarebbe stato. Una volta tornati a New York, poi, ognuno andrà per la propria strada. Nessun obbligo e nessuna promessa."
Sono letteralmente sorpresa dalle sue parole che mi colgono alla sprovvista
"Quattro settimane. Saranno solo quattro settimane in cui saremo semplicemente Logan e Sarah! Non ti chiedo di rispondermi adesso, dormici su e domani mi dirai cosa ne pensi, ok?"
Non mi lascia nemmeno il tempo di dire una parola (non che sapessi cosa dire in effetti!) e sparisce velocemente nella sua stanza.
Resto ferma, immobile, con le parole di Logan che mi rimbombano nelle orecchie. Quattro settimane per non avere rimpianti, in effetti, non sono una cattiva idea. Quattro settimane dopotutto sono meglio che niente e poi torneremo a New York riprendendo le nostre vite come se niente fosse.Senza pensarci attraverso il corridoio e busso con decisione alla porta di fronte.
Logan è decisamente stupito di vedermi sulla soglia."Quattro settimane hai detto?"
"Sì!"
"E poi torneremo a New York senza rimpianti, riprendendo ognuno la propria vita?"
"Sì!"
"Tu lo sai vero che io e te insieme siamo un errore?"
Ride di gusto e mi trascina nella sua stanza attirandomi a sé. Le sue labbra trovano le mie in mezzo secondo.
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Ricordati di farmi innamorare
Chick-LitSarah è nata e cresciuta in un piccolo paesino di montagna dell'Italia del Nord, ma ha sempre saputo di non volerci restare a lungo. Subito dopo il diploma, infatti, grazie ad una borsa di studio, è partita per l'America contro il parere di tutti. ...