Harry's Pov
Camminavo per il corridoio della scuola con le mani nelle tasche, per cercare di ripararle dal freddo. Possibile che in tutta la scuola non ci sia nemmeno un fottuto termosifone? Sbuffai frustrato e allungai il passo dirigendomi in classe. Non avevo voglia di ricominciare con quella merda, avrei preferito di gran lunga andare in giro con la mia moto e spassarmela come avevo sempre fatto durante i tre mesi di vacanza. All'improvviso i miei pensieri furono interrotti da un'immagine che raffigurava una ragazza dai lunghi capelli rossi. Da quando era avvenuto il nostro piccolo incontro non riuscivo piú a smettere di pensare a lei. Non mi era mai capitato prima d'ora di incentrare tutti i miei pensieri su una ragazza,ma con lei è successo. Non so perché,ma è accaduto. Cazzo Styles,fai meno il coglione e riprenditi! Per una volta il mio subconscio aveva ragione,dovevo smettere di pensare a lei. Ma per qualche assurdo motivo sentivo di non poterne più uscire,mi sentivo legato a quella ragazza. Volevo scoprire ogni singolo dettaglio di ciò che era,volevo sapere dove abitava,quello che faceva,chi frequentava. Sono ridicolo,l'ho 'conosciuta' soltanto oggi e sembro uno psicopatico. Che cazzo mi prende? Credo di aver fumato decisamente troppo oggi. Preso dai miei pensieri decisi di entrare in classe, sperando che la mia mente per una volta si concentrasse sullo studio. Però no, continuai a pensare a lei, anche mentre il prof Smith mi fece delle domande sulla lezione per oggi. Perché cazzo non riesco a levare la sua fottuta immagine dalla mia testa? Che ha di speciale lei, per occupare tutti i miei pensieri? I miei pensieri furono bruscamente interrotti dall'entrata improvvisa di qualcuno. Non ci feci molto caso, a quanto avevo capito si trattava di una studentessa arrivata in ritardo, ma poco m'importava. L'unica che occupava i miei pensieri, e che vi era rimasta da stamattina, era lei, la ragazza dai capelli rossi. Chissà cosa stava facendo, magari era proprio vicina a me e io nemmeno lo sapevo. Ero come in un universo parallelo, non sentivo niente, era come se il tempo si fosse fermato. Ma a riportarmi alla realtà ci pensò una voce, una voce soave che avevo sentito per la prima volta questa mattina, e che avrei riconosciuto ovunque. Di scatto alzai lo sguardo e la vidi li, accanto allo stipite della porta che si scusava con il prof per il ritardo. La guardai tutto il tempo, osservai il movimento delle sue labbra come se fossero delle opere d'arte, e forse lo erano. E in quel preciso istante, i suoi occhi vennero a contatto con i miei. Non c'era nessun'altro,solo noi due. Solo noi che ci perdevano nei nostri sguardi,io nel suo,lei nel mio.Jade's Pov
Erano le 8 passate quando ancora stavo nei corridoi della scuola, immersa nei miei pensieri. Non avevo smesso neanche un secondo di pensare quel che era successo. I suoi occhi erano ancora impressi nella mia memoria. Combattevo con me stessa per cacciarlo via dalla mia mente, ma piú ci provavo, e più i suoi occhi penetranti non abbandonavano i miei pensieri. È strano come tutto questo,pur essendo successo in un solo giorno, mi provochi questo mix di emozioni e felicità che non riesco a spiegarmi. Dal momento in cui ho posato lo sguardo sul suo, non sono più riuscita a liberarmi di quella strana sensazione che ormai aveva preso stabilimento nel mio stomaco. Non era semplice attrazione. Era qualcosa di piú incisivo,speciale. Avete presente quando avete tanta fame e vi brontola lo stomaco? Ecco,era esattamente quello che provavo in quel momento, solo che non era un disturbo legato alla mia nutrizione, e me ne sarei accorta ben presto.
Mi morsi il labbro e controllai l'ora sul mio cellulare, corrucciando un po la fronte non avendo sentito la campanella suonare. Segnava le 8:25, sono un'idiota, mi sono persa nei miei pensieri e non mi sono neanche accorta di quanto il tempo sia passato velocemente. Senza pensarci raccolsi immediatamente tutte le mie cose e sfrecciai per il corridoio. Dio, spero che il professor Smith non mi faccia problemi, d'altronde è la prima volta che arrivo in ritardo. Certo, il ritardo è di quasi mezz'ora, però non era mai capitato prima d'ora e penso che Mr. Smith possa fare un'eccezione per questa volta. La cosa assurda è che la causa di tutto ciò è un ragazzo conosciuto meno di mezz'ora fa. Spero soltanto che la lezione mi distragga dal mio pensiero fisso. Dopo corso per quasi mezza scuola cercando l'aula di letteratura,entrai dentro velocemente senza bussare. Lasciai cadere a terra lo zaino senza curarmene e mi piegai in due per la stanchezza. Non so per quanto io avessi corso, ma è bastato a farmi avere il fiato corto.
"Oh, signorina Stewart, finalmente si è decisa di degnarci della sua presenza" disse il prof mentre tutta la classe si mise a ridacchiare.
"È forse questo l'orario di lezione? La sua buona reputazione da studentessa modello non le dá il diritto di prendersela con comodo." disse il prof rivolgendo la sua attenzione a mentre il gruppo delle ochette mi squadrava dalla testa ai piedi,ridacchiando e dicendo chissà quali parole riguardo la sottoscritta. Le fulminai con lo sguardo e guardai il prof Smith, che sicuramente stava aspettando una spiegazione per il mio ritardo.
"Mi scusi per il ritardo prof, mi sono distratta mentre ero in corridoio e ho perso la cognizione del tempo"mi morsi il labbro nervosamente sperando di non avere guai. Era bastato il piccolo incidente di oggi con quel ragazzo, non avevo bisogno di altre complicazioni per quel giorno, e sperai con tutta me stessa che il prof non mi mandasse in presidenza. Guardai il prof mentre rifletteva su cosa fare e sbuffai leggermente. Cazzo, che gli costa farmela passare per una volta? Testa di cazzo. Mi guardai intorno cercando un posto nel caso in cui il prof avesse deciso di non mandarmi fuori, ma invece di un posto libero, i miei occhi vennero a contatto con bel altro. Il ragazzo di 'sta mattina era li, in fondo all'ultimo banco, con lo sguardo fisso sul mio. Sgranai poco gli occhi arrossendo e di nuovo quella sensazione prese vita nel mio stomaco, cosí distolsi velocemente lo sguardo cercando di non farci caso.
Ma io dico, con tutte le classi che ci sono, proprio nella mia doveva capitare? Cambio di programma, spero che il prof mi mandi fuori a calci in culo."Va bene Stewart, per oggi chiuderò un occhio e farò finta di nulla. Ma che non si ripeti di più un fatto del genere, o le faccio conoscere la preside."
Ovviamente, certo. Va bene 'sto cazzo, no no no. Voglio sotterrarmi, ma se faccio finta di sentirmi male e scappo in infermeria? Sarebbe una buana idea, se solo io fossi brava a recitare. Non riesco a falsificare la firma di mia madre per non fare motoria, figuariamoci se riesco a fare una sceneggiata del genere.
"Beh, inutile dirti di cercarti un posto, dato che l'unico libero è quello accanto a Styles. Quindi va a sederti, e non voglio sentire fiatare nessuno dei due."
Okay,due sono le cose, o è il primo esemplare di uomo a cui è venuto il ciclo, oppure la moglie non gliela dá più. Alzai lo sguardo cercando il posto, ma era tutto occupato. Mi ricordai del ragazzo incontrato nel corridoio e lo guardai. Il posto accanto a lui era libero. Merda, non posso crederci. Oggi non è la mia giornata migliore.
Styles, quindi è questo il suo cognome..
Presi il mio zaino e camminai verso il mio banco, sedendomi al mio posto. Nel frattempo il professor Smith aveva già ripreso la sua lezione, e stranamente stavo riuscendo a seguirla nonostante io avessi quel ragazzo a pochi metri da me. E così quell'ora passò, tra scarabocchi sul quaderno e appunti, ma neanche la lettura dei Promessi Sposi riuscí a rendere l'atmosfera più e serena. Anche se non mi ero distratta dalla lezione, non riuscivo a stare tranquilla, mi sentivo ansiosa e avevo quasi il timore di incontrare il suo sguardo. E allora capí il vero problema, che non era tanto la mia mente, ma il mio corpo. Non avevo più il controllo di me stessa, era riuscito ad occupare i miei pensieri e adesso, sta prendendo controllo anche di me. Perché non riesco a gestirmi? Non devo cedere a lui, non dopo neanche un giorno che lo conosco. Eppure non voglio costringermi, una parte di me vuole stargli alla larga, ma l'altra vuole concedersi a lui. Vuole conoscerlo, passare del tempo con lui, sentire la sua voce, guardare il tramonto insieme in riva al mare. Una parte di me voleva proteggermi, e l'altra voleva che andassi nelle fauci del lupo. E sicuramente sarei caduta nella sua trappola, non avevo via di scampo. Ormai ero troppo coinvolta in tutta questa faccenda, e non potevo piú uscirne. Oh Styles, cosa mi stai facendo?ECCOMI QUI CON IL SECONDO CAPITOLO AMORI, SPERO TANTO CHE QUESTA STORIA VI STIA PIACENDO E CHE VI APPASSIONI. CI TENGO DAVVERO TANTO, E SE AVETE DEI PICCOLI DUBBI, O SEMPLICEMENTE VOLETE FARCI DOMANDE SULLA STORIA, SCRIVETECI E VI RISPONDEREMO. DETTO QUESTO, BUONA LETTURA TOPINE. AL PROSSIMO CAPITOLO💓💓
- Jade