Harry's Pov
Mormorai rocamente qualcosa di incomprensibile, imprecando a causa della luce che filtrava dalle piccole fessure della finestra. "Detesto questa luce del cazzo"- mormorai girandomi dall'altro lato, ritrovandomi a pochi centimetri dal suo viso. Sorrisi dolcemente, guardandola dormire. La attirai delicatamente a me, facendo attenzione a non svegliarla, accarezzandole il viso con le nocche. Era così bella mentre dormiva, sembrava così fragile e indifesa, così innocente. Più passavano i giorni e più mi rendevo conto di essere il ragazzo più fortunato del mondo per avere al moo fianco una persona così speciale come Jade. Chi l'avrebbe mai detto, Harry Styles ha trovato il vero amore. Fino a poco tempo fa, credere a queste parole sarebbe risultato impossibile per me. Prima dell'arrivo di Jade non pensavo di potermi innamorare di una ragazza come lei, così semplice e per niente presuntuosa e vanitosa, come gran parte delle ragazze che studiano alla Dream's Accademy. Ma soprattutto, non avrei mai creduto di riuscire a prendere seriamente una relazione. Insomma, chi a 17 anni prende seriamente una relazione? Questa è l'età in cui gli adolescenti fanno cazzate, si divertono, pensano a realizzare i sogni più irraggiungibili. E lo ero anch'io prima che Jade entrasse nella mia vita, non davo alcuna importanza all'amore, per me era una cosa superficiale, di cui potevo benissimo farne a meno. Pensando a tutto ciò mi pentì di quello che ero, di quello che pensavo, e di ciò che credevo bastasse a rendere felice una persona. Si può anche aver la macchina più costosa che esista al mondo, ma se non c'è amore, la vita è priva di senso. Grazie a Jade avevo capito molte cose, e avrei fatto di tutto pur di vederla sempre felice, sarei stato il ragazzo perfetto, o almeno, ci avrei provato. Dovevo ancora perfezionare alcuni aspetti del mio carattere, non volevo rischiare di perderla. Magari non sarei riuscito ad essere il ragazzo perfetto, ma sicuramente, non avrei mai permesso che le venisse fatto del male in alcun modo. Le lasciai un dolce bacio a stampo e scostai lentamente le coperte dal mio corpo, alzandomi dal letto. Mi stiracchiai a lungo e guardai l'ora sul mio cellulare, segnava le 7:30. Cazzo, avremmo fatto di nuovo tardi a scuola. Presi velocemente i miei vestiti che erano sparsi sul pavimento e andai verso la porta, mi girai un'ultima volta, guardandola mentre stringeva a sè il cuscino. Sorrisi guardandola e decisi di lasciarla riposare ancora un pò, dopo di che uscì dalla stanza, chiudendola lentamente senza fare rumore. Se non ricordavo male quella sera ci sarebbe stata la festa di Cheyenne, la migliore amica di Jade dai capelli sgargianti. Ero contento del fatto che mi avesse invitato, anche se non c'era da meravigliarsi, d'altronde ero il ragazzo della sua migliore amica, quindi diciamo che fosse normale il suo invito. Non vedevo l'ora di vedere la mia Jade con quel vestito addosso, il giorno prima era semplicemente stupenda, le stava così bene, e la rendeva sensuale ma elegante allo stesso tempo. Non sapevo nemmeno come fossi riuscito a trattenermi dal prenderla sul muro della sua stanza, ma meglio così, non volevo metterle fretta, se lei non si fosse sentita pronta a concedersi a me, avrei aspettato. Volevo solo che lei si sentisse sicura con me, e che non si pentisse delle sue scelte a causa mia.
Jade's Pov
31 Ottobre. Finalmente il giorno che stavamo aspettando da ormai più di una settimana era arrivato. Era il compleanno di una delle mie migliori amiche, Cheyenne, e noi avevamo organizzato una super festa per lei. Volevo che quel giorno fosse speciale per lei, d'altronde stava per festeggiare la maggiore età, un traguardo ambito da tutti gli adolescenti e che tutti aspettano con ansia. Speravo davvero che tutto andasse come previsto, non volevo che avesse dispiaceri proprio nel giorno del suo compleanno. Tutto doveva essere perfetto. Mugolai aprendo lentamente gli occhi, subito i raggi solari colpirono i miei occhi, facendoli lacrimare. Strizzai gli occhi nascondendo la testa sul cuscino, affrettandomi ad asciugare le lacrime. 'Per quale assurdo motivo non uso le tende come le persone normali?' Sbuffai e mi rigirai nel letto passando la mano sul materasso, corrucciai la fronte e alzai di scatto la testa, notando il letto disfatto e le lenzuola leggermente stropicciate. Che strano, avrei giurato di aver sentito il suo tocco delicato mentre dormivo. Magari stavo solo sognando, e lui non era qui con me. No, impossibile, non era un sogno. E se se ne fosse andato? Assolutamente no, Harry non lo avrebbe fatto, non mentre dormivo e senza nemmeno salutarmi. Mi misi seduta sul letto, sentì dei passi provenire dal corridoio, e ad um tratto la porta della mia stanza si aprì, rivelando un Harry a petto nudo con solo un asciugamano addosso. Arrossí leggermente guardandolo da capo a piedi, distogliendo subito lo sguardo una volta arrivata alla parte inferiore del corpo. Accennó una lieve risatina, avvicinandosi "ben svegliata piccola"- mormorò rocamente stampandomi un dolce bacio sulle labbra, sorrisi ricambiando. "Mmh, sai che dobbiamo ancora comprare il regalo per Cheyenne, vero?"- ridacchiai avvolgendo le braccia attorno al suo collo, mordendomi leggermente il labbro inferiore.
"Uuh, hai ragione. Che hai intenzione di regalarle? Lascio fare a te, non so cosa vada bene per lei, è troppo strana"- ridacchiò poggiando le mani sui miei fianchi.
"Ehi, Chey non è affatto strana"- lo rimproverai dandogli un leggero schiaffetto sul braccio. "Perché dite tutti che lo è"- sbuffai guardandolo.
"Ohw, mi hai fatto male"- fece il labbruccio guardandomi come un bimbo a cui erano state tolte le caramelle, risi guardandolo.
"Povero amore mio, lo vuoi un bacino così ti passa?"- dissi in modo dolce accarezzandogli la guancia.
"Si, ma non sul braccio"- disse attirandomi più a sè, facendo attaccare il suo petto bagnato al mio.
"Mmh, e dove?"- dissi facendo finta di non capire, ridacchiando.
Sorrise guardandomi "proprio qui"- disse appoggiando le sue labbra alle mie, baciandomi. Chiusi gli occhi ricambiando il suo bacio, approfondendolo con passione. Poggiai una mano sul suo petto, lasciandola scivolare lentamente verso il basso, lo sentì ansimare sulle mie labbra a quel tocco. Posò una mano sulla mia coscia nuda, accarezzandola. Rabbrividii, sentendomi invadere da uno strano calore al basso ventre, come un formicolio, insolito ma piacevole.
Allacciai una gamba attorno al suo bacino, facendo scontrare le nostre lingue con passione. Sorrise sulle mie labbra e si staccò, cominciando a lasciare piccoli e umidi baci su tutta la mascella, passando poi al collo. Chiusi gli gli occhi beandomi dei suoi baci, e non appena cominciò a mordicchiare un lembo di pelle, sentii la maniglia della porta girare. Sgranai di scatto gli occhi e mi irrigidii, andando in panico, speravo fossero le ragazze che come al loro solito entrano senza suonare, dato che loro avevano una copia delle chiavi della casa. Ma quando la porta si aprii, i miei peggiori sospetti si confermarono nel vedere un Brian con il viso rosso dalla rabbia e che cercava in tutti i modi di trattenersi dallo sbraitare.
"Cosa cazzo state facendo? E perché lui è qui a quest'ora? Non dirmi che avete dormito insieme"- urlò furibondo. "Per favore dimmi che non..oddio giuro che ti lo ammazzo"- mormorò a sè stesso mettendosi le mani nei capelli, in quel momento sembrava uno psicopatico appena evaso da un manicomio. Non capivo il motivo per cui dovesse sempre ingigantire le cose, tra poco al termine 'rapporto sessuale' aggiungerà anche un bacio a stampo. Era arrivato il momento di mettere in chiaro la faccenda, non potevamo continuare cosí per sempre, che ad ogni nostra effusione un suo scatto di gelosia da fratello protettivo.
"Qual è il problema se abbiamo dormito insieme? Brian, Harry è il mio ragazzo, non uno sconosciuto. È più che normale che io abbia dormito con lui, mantieni la calma. Inoltre, è la MIA vita. Apprezzo il tuo essere protettivo nei miei confronti, so quanto ci tieni a me, però non sono più una bambina. E non hai alcun motivo per proteggermi da Harry, è un ragazzo fantastico, non mi farebbe mai del male"- dissi guardandolo negli occhi.
"Cosa ne sai tu? Potrebbe ferirti in qualsiasi momento, anche senza accorgersene. Non mi fido di lui, stira un pò troppo le mani per i miei gusti, non sono tranquillo sapendoti con lui"- sbuffai rumorosamente passandomi una mano sul viso.
"Ma sei serio? Neanche mi conosci e pensi di poter dire ciò che farò e ciò che non farò? Solo perchè sei suo fratello non credere di poterle dire con chi può stare e con chi no. Io amo tua sorella, la amo dal primo giorno che l'ho incontrata, e sono il suo ragazzo. Quindi mettitelo bene in testa, e accetta le decisioni di Jade, non spetta a te decidere il suo futuro"- disse Harry serrando la mascella, sorrisi alle sue parole e mi morsi il labbro posando lo sguardo su Brian, che in quel momento era un misto tra il serio e lo stupito per ciò che Harry aveva detto.
"Non spetta a me decidere, ma posso sempre darle ottimi consigli di vita. E spero che le tue belle parole siano vere, e non una presa in giro. Azzardati a far soffrire mia sorella, e puoi accantonare l'idea di avere dei figli. Ci siamo capiti?"- lo guardò serio, accennando un sorrisino che mi sapeva fin troppo di falso. 'È senza speranza' pensai guardandolo, ma ero sicura che prima o poi sarebbe riuscito ad accettare la nostra relazione, o almeno lo speravo.
"Non c'era bisogno che me lo dicessi tu, non ho alcuna intenzione di far soffrire la ragazza che amo"- disse Harry, attirandomi a sè. Vidi Brian irrigidirsi leggermente "lo vedremo"- disse guardando entrambi.
"Avrai tempo per conoscere Harry, sono sicura che potreste diventare ottimi amici"
"Si certo, tanto per cominciare potrebbe benissimo vestirsi"- disse guardandolo dalla testa ai piedi. "Brian"- lo rimproverai guardandolo. "Cosa c'è? Di certo non può rimanere così tutto il giorno"- assottigliai gli occhi, guardandolo in malo modo. Il suo comportamento cominciava a urtare il mio sistema nervoso.
"Mmh, va bene, allora vado a vestirmi. Non voglio rischiare un'altra crisi da parte del tuo fratellino"- disse lasciandomi un bacio a stampo. "Fatti trovare pronta, ormai è tardi per andare a scuola, quindi possiamo andare a comprare il regalo di Cheyenne". Ridacchiai ricambiando il bacio. "D'accordo, su vai ora"- sorrisi dandogli un altro bacio, che ricambiò sorridendo.
"Ci si vede in giro, cognatino"- disse Harry sorridendo a Brian, mentre quest'ultimo stringeva i pugni e batteva nervosamente il piede, risi guardandolo. "Ma lo vedi? Me lo fa apposta!" "A volte mi domando se tu abbia veramente 25 anni, sul serio"- scossi la testa, sospirando. "Ti farà soffrire Jade, cazzo ma guardalo"- alzò leggermente la voce venendo verso di me. "Oddio Brian, basta! Come puoi pensare questo di lui se non ti sei neanche sforzato a conoscerlo?!"- alzai la voce gesticolando nervosamente con le mani, non potevo assolutamente accettare che parlasse di Harry in questo modo.
"Non ho bisogno di conoscerlo, già si vede che è il classico coglione puttaniere"- non ci vidi più alle sue parole e gli mollai uno schiaffo sul viso, che gli fece voltare la testa dall'altro lato. Si mise una mano sulla guancia, guardandomi con occhi spalancati, incredulo per quello che era appena successo. E rimasi stupita anche io dal mio comportamento, non avrei mai pensato di arrivare a questo proprio con mio fratello, ero quasi dispiaciuta per avergli inflitto questo duro colpo, perché si, sapevo che per lui vedere sua sorella difendere un altro e non lui fosse un colpo basso. Però non mi pentivo di ciò, non poteva permettersi di giudicare Harry senza nemmeno conoscerlo, e il fatto che lo avesse definito un puttaniere mi mandò fuori di testa. Lo schiaffo se l'era più che meritato. "Adesso alzi pure le mani a tuo fratello per il primo coglione che incontri?"- disse urlando avvicinandosi a me. Non appena fu a pochi passi da me, la porta si spalancò di scatto, rivelando un Harry serio ma preoccupato allo stesso tempo, aveva sicuramente sentito le nostre urla.
"Che cazzo sta succedendo qui?"- disse Harry venendo verso di me, mettendomi dietro di lui, guardando Brian in malo modo. "Levati dal cazzo, sto parlando con mio sorella"- disse Brian, diventando rosso in viso dalla rabbia, avevo veramente paura che si azzuffassero. "Prima di tutto ti calmi, poi le parli. Anche se non credo che tu abbia molto da dire, o forse devi affibbiarmi qualche altro splendido aggettivo per cercare di allontanarla da me?"- rispose Harry serrando la mascella, chiusi istantaneamente gli occhi, aveva sentito tutto.
"Non sei nessuno per dirmi quello che devo fare, quindi gira i tacchi e non rompere i coglioni"- ringhiò Brian, avvicinandosi pericolosamente a Harry, che in tutta risposta mi lasciò delicatamente il braccio, mettendosi faccia a faccia con lui, dicendo "Per te non sarò nessuno, ma ti ripeto che sono il ragazzo di tua sorella, ed è questo che m'importa. Puoi anche odiarmi a morte, non me ne frega un cazzo. Ma azzardati a mettermi contro Jade e vedrai di cosa sono capace"- rispose Harry in cagnesco a pochi centimetri dal suo viso. "Tsk, come se ti importasse qualcosa di lei, li conosco i tipi come te, non porterai nulla di buono nella vita di mia sorella."- disse Brian, guardando prima lui e poi me. "Tu neanche immagini quanto io ami tua sorella, non sai nulla, non sai il legame che c'è tra noi, quindi è meglio per te se taci"- rispose Harry, muovendo nervosamente le dita, come se stesse cercando di trattenersi, o forse di infondere forza a sè stesso. In quel momento non riuscivo a capire cosa stesse pensando di fare Harry, ma dal rossore delle sue guance, non dovuto di certo all'imbarazzo, e dal suo respiro quasi affannoso, come se avesse corso una maratona, capii che la discussione non si sarebbe conclusa con una stretta di mano pacifica. "Si, mi immagino quanto la ami, così tanto che tra una settimana, o forse anche meno sapendo a che genere di persone appartieni, ti starai scopando un'altra delle tue prede da puttaniere. E io non lascerò che mia sorella faccia parte dei tuoi trofei in fatto di donne"- sgranai gli occhi alle sue parole, rimanendo pietrificata dallo stupore e dalla delusione. Come poteva essere così spregevole e accanito nei suoi confronti? La situazione stava degenerando, ed era il momento di porre fine a questo teatrino messo in scena dal mio caro fratellino. Ma non ebbi nemmeno il tempo di aprire bocca, e in un batter d'occhio, vidi Harry scaraventarsi su Brian, assestandogli un destro in pieno viso. Sgranai gli occhi e mi coprii la bocca con le mani, agitandomi nel vederli mentre si azzuffavano come dei lottatori di boxe. Cosa dovevo fare? Era ovvio che dovessi intervenire, e anche in fretta. Ma i miei sforzi non sarebbero serviti a nulla, dato che entrambi erano molto più forti di me, gracile e minuta com'ero. "Basta! Smettetela per favore!"- urlai in preda al panico, preoccupata per entrambi, avevo paura che si facessero davvero male. "Mi avete sentito?! Basta azzuffarvi!"- cercai di tirare Harry da un braccio, e fortunatamente mi diede ascolto, staccandosi da lui e tirando su con il naso, poggiando due dita sul naso, tastandolo. Solo in quel momento mi accorsi che aveva il naso sanguinante e il labbro spaccato. Poi guardai Brian, e notai che era conciato peggio. Aveva lividi sul volto, un occhio ormai viola e il labbro spaccato. Mi coprii la bocca, inorridita dal suo aspetto, e istintivamente corsi verso di lui, cercando di aiutarlo mentre si contorceva dal dolore, si erano dati un bel pò da fare quei due. "Brian oddio, su ti aiuto"- lo feci poggiare sulla mia spalla, e con molta fatica, riuscii a farlo alzare. "Dovete essere medicati immediatamente, Harry vai subito in bagno" "Medica il tuo..fidanzatino..io me la cavo da solo"- rispose Brian sprezzante, staccandosi da me. "Cazzo Brian, smettila! Non capisci se tutto quello che è successo è solo per colpa tua e delle tue offese pesanti? Ora mi ascolti bene, tu ti farai medicare da me, fine della discussione. E ora fila in bagno!"- urlai furiosa, sentendo le mie guance andare a fuoco dalla rabbia.
"Vaffanculo Jade, adesso sarebbe colpa mia? Stai preferendo questo coglione a tuo fratello cazzo! Chi è lui eh? Dovresti difendere me, non lui!"- rispose urlando.
"Ma che cazzo di paragoni fai, oddio lui è il mio ragazzo dio santo, e tu sei mio fratello! Siete entrambi importanti per me, e non voglio che vi uccidiate di botte!"- risposi con tono esasperato, guardandolo negli occhi.
"A me non sembra, ci hai messo poco per rimpiazzare tuo fratello"- rispose lui, deluso e amareggiato, uscendo dalla stanza e correndo giù per le scale. "Brian! Brian!"- urlai più volte il suo nome, fino a quando non sentii più i suoi passi, ma sentendo la porta d'ingresso sbattere con violenza, capii che non era più in casa. Sospirai pesantemente passandomi una mano sul viso "che ho fatto di sbagliato"- mormorai a me stessa, chiudendo e riaprendo gli occhi. "Non hai fatto nulla di sbagliato, la colpa è sua"- sentii Harry cingermi la vita con le sue braccia, abbracciandomi da dietro. "Vorrei sapere che gli è preso, non pensavo che.. Io non lo so"- risposi sospirando. "Ehi, guardami"- disse Harry, facendomi voltare verso di lui. "Tu non hai nessuna colpa, e in fondo la colpa è stata mia, non sono riuscito a trattenermi dalla rabbia"- rispose guardandomi, dal tono di voce capii che si era pentito di aver menato Brian. "No, nessuno sarebbe riuscito a trattenersi dopo le sue parole, ha esagerato Harry, su questo non ci piove. La colpa non è tua"- risposi convinta. "Fatto sta che adesso è malconcio per colpa mia, forse non dovevo farlo" "Harry, basta. Non prenderti colpe che non sono tue, la prossima volta prima di offendere la gente ci pensa due volte. Adesso vieni, ti devo medicare"- sospirai guardando il suo viso, non era nello stesso stato di Brian, ma lividi e spaccature non mancavano di certo. "Va bene"- annuì e mi prese per mano, sorrisi dolcemente facendo incrociare le nostre dita. Andammo velocemente in bagno e lo feci sedere sul coperchio del water. Presi il kit di emergenza, tirando fuori il disinfettante e il cotone idrofilo. Ne presi un pò e lo appallottolai, bagnandolo con il disinfettante. "Brucerà un pochino all'inizio"- lo avvertii, cominciando a tamponare delicatamente la spaccatura del labbro inferiore, sentendolo sobbalzare per il bruciore. "Cazzo se brucia"- sibilò ad occhi chiusi. "Non ci vorrà molto, ho quasi finito"- risposi continuando a tamponare il labbro con il cotone, vedendolo stringere gli occhi. "Ecco fatto, adesso metti questo sul naso e stai con la testa all'insù. Dovrebbe fermare la fuoriuscita del sangue"- dissi dandogli un panno asciutto. "Va bene, ma vai a vestirti o non avremo più tempo per comprare un regalo a Cheyenne"- rispose ironico, guardandomi negli occhi e accennando una lieve risatina. Adoravo il modo in cui riusciva a farmi tornare di buon umore. "Ci metterò poco"- sorrisi lasciandogli un bacio sulla fronte, correndo in camera. Tirai fuori dall'armadio un semplice maglioncino color porpora e dei leggins neri. Indossai velocemente il tutto e misi le scarpe, passando poi ai capelli. Li tastai sbuffando, escogitando un modo per domare quell'ammasso di capelli intrecciati. Decisi che era meglio tenerli legati, magari sarei stata accettabile con uno chignon. Mi guardai allo specchio e mi sistemai meglio, non mi era riuscito nel migliore dei modi, ma almeno non dovevo uscire di casa con quel nido di corvi. Spruzzai un pò di profumo alla vaniglia e presi il mio cellulare, vedendo Harry uscire dal bagno. "Come va con il naso?"- mi avvicinai a lui. "Sembra aver smesso di sanguinare, almeno per adesso. Sei pronta?"- sorrise guardandomi, e io annuí in risposta. Uscimmo velocemente di casa, mano nella mano, e andammo verso la macchina. Una volta sbloccata la serratura, aprii la portiera, sedendomi accanto al posto del guidatore. Appena Harry entrò dentro, accese il motore e partii, guidando verso il centro della città. Avevo già un'idea per il suo regalo, pensavo fosse perfetto per lei. "Sai già cosa regalarle o..?"- disse prolungando la 'o', guidando. Ridacchiai sentendolo. "Si, andiamo in libreria."- risposi guardandolo. "Va bene"- rispose semplicemente, guidando. Il viaggio durò pochi minuti, se non addirittura secondi, dato che Harry sfrecciava a tutta velocitá. Appena fummo arrivati, scesi subito dall'auto, chiudendo la portiera. Presi Harry per mano e lo trascinai dentro, ridacchiando per le sue lamentele. Appena entrata mi guardai intorno, notando subito l'ambiente moderno ed elegante. Le librerie in legno, senza neanche un briciolo di polvere o sporcizia, la luce tenue che dava quel tocco in più e le copertine colorate dei libri. Quel negozio era semplicemente magnifico, dava l'impressione di essere antica, ma nonostante ciò i mobili erano conservati bene. Andai subito verso una delle tante librerie che ricoprivano tutte i muri del negozio, come se fosse carta da parati. Feci scorrere un dito sui libri, guardando il mio dito viaggiare sulle copertine, e a giudicare dai titoli, credevo che quella fosse lo scaffale dedicato al genere fantasy. Proprio quello che mi serviva. Sorrisi e vidi con la coda dell'occhio Harry, che si affiancò a me guardando i vari libri. "Toglimi una curiosità, tutte voi amate leggere?"- ridacchiai alle sue parole "Beh, chi più e chi meno, chi un genere e chi un altro...si, a tutte noi piace molto leggere"- sorrisi guardando Harry, che mi restituì lo stesso sorriso. "Quindi hai intenzione di regalarle un libro..sai già quale?" "Alice in Wonderland"- continuai a ispezionare uno ad uno tutti quei libri, e dopo aver finalmente trovato quello che stavo cercando, lo tirai fuori dallo scaffale. "Bene, possiamo andare"- dissi guardando Harry, annuí in risposta. Andai verso il banco cassa, affiancata da Harry, una volta lí vidi Harry uscire delle banconote dal suo portafogli. "Ma.." "Niente ma, ssh"- mi zittí baciandomi a stampo, pagando poi il libro. "Potevo pagarlo benissimo anche io"- sbuffai mentre camminavamo verso l'auto, mano nella mano. Adesso avremmo dovuto solo aspettare che la festa cominciasse.