Era ottobre, e l'estate era ormai passata lasciando il posto a questa meravigliosa stagione chiamata autunno. Adoravo l'autunno, amavo le sue foglie giallastre e di color arancio sparse sul cortile di casa mia. Il paesaggio era uno dei più belli in questo periodo. Dipingere all'aria aperta, guardando le foglie secche che cadono dagli alberi e si posano delicatamente al suolo, mentre un leggero spiffero d'aria ti colpisce in viso dandoti quella sensazione di spensieratezza. Non c'era niente di più rilassante per me.
Erano passati soltanto pochi minuti da quando uscì di casa, sarei arrivata di nuovo in ritardo. Ma non m'importava molto, fuori si stava così bene, non c'era quasi nessuno. Mentre camminavo puntualmente qualche foglia si staccava dai suoi rami e si posava sul marciapiede. Era così rilassante guardarle, mi affascinava vedere ciò che la natura è in grado di trasmettere. Tranquillità e spensieratezza. Ricordo quando da piccola saltellavo sulle foglie secche, nel giardino di casa mia, adoravo sentire quel rumore non affatto fastidioso. Sorrisi a quei ricordi e fissai il marciapiede ormai ricoperto di foglie, e senza pensarci cominciai a saltellarci sopra ridacchiando. Mi era mancato farlo, era bello tornare ai vecchi tempi. Tornare bambini, spensierati e giocosi. Continuai a saltellare sulle foglie imitando Heidi, quando ad un certo punto sentì il clacson di una macchina. Mi girai e vidi una Lamborghini nera a pochi metri di distanza da me. Corrucciai la fronte e cercai di capire chi fosse, ma i finestrini erano oscurati e per qualche assurdo motivo il ragazzo al volante aveva degli occhiali da sole. Che bisogno c'è di mettersi gli occhiali da sole in autunno?
Ad un certo punto la portiera dell'auto si aprì e ne uscì fuori un Harry sorridente.
Sgranai leggermente gli occhi per la sorpresa e cercai di non farmi prendere dal panico. Dio, spero non abbia visto la scena. 'Però, deve essere davvero ricco se può permettersi un auto così costosa'. Ricco? Beh, in effetti non ci sarebbe da stupirsi se lo fosse.."Mi spieghi cosa stavi facendo?"- disse Harry ridacchiando.
Cazzo, mi ha vista. No per favore, non posso crederci. Voglio sotterrarmi, non può avermi vista no. Okay Jade stai calma, magari si sta riferendo ad altro. Ma cosa sto dicendo? È ovvio che si sta riferendo a quello. Che idiota che sono, chissà cosa starà pensando di me adesso.
"Uhm..io, cioè io non.."- arrossí per la vergogna cercando di formulare una frase di senso compiuto.
Lo vidi osservarmi e sorrise dolcemente vedendomi in difficoltà. Il suo sorriso, quanto mi era mancato vederlo. Non ho smesso di pensare a lui neanche un attimo.
"Dai sali su, piccola Heidi"- disse ridacchiando.
"Cosa? Dove devo salire?"- arrossí per il nomignolo dato.
"Sali in macchina"- ridacchiò scuotendo la testa
"Dai che siamo già in ritardo" sorrise entrando in auto.Annui velocemente e corsi verso la macchina, aprì la portiera ed entrai chiudendola piano. Guardai lo specchietto e notai Harry che mi fissava. Sorrisi abbassando lo sguardo ma lui lo rialzò guardandomi.
"Non mi saluti?"- domandò scherzosamente.
"Ehm, si scusami..ciao Harry"- sorrisi dolcemente guardandolo.
"Ma io non intendevo questo tipo di saluto, piccola"- mi guardò negli occhi e io mantenni il contatto visivo.
"E cosa intendevi?"- domandai mentre la voce mi si fece sempre più flebile, perché non riesco a parlare normalmente senza distogliere lo sguardo dal suo?
"Questo"- sussurrò poggiando le labbra sulle mie, baciandomi con passione. Ricambiai il bacio chiudendo gli occhi e insinuai le mani tra i suoi ricci.
Oh Harry, non immagini neanche quanto mi sei mancato. Sorrise sulle mie labbra e leccò il labbro inferiore, chiedendomi l'accesso che io non negai. Fece scontrare le nostre lingue con passione e accarezzò delicatamente il mio corpo, come se avesse paura di potermi fare del male da un momento all'altro. Ansimai nel bacio e ci staccammo lentamente per riprendere fiato. Ci guardammo negli occhi sorridendo e mi lasciai stringere tra le sue braccia, beandomi delle sue carezze.
"Mi sei mancato tanto"- sussurrai tra le sue braccia, alzando lo sguardo per vederlo in viso