L'ora di educazione fisica fu stancante, ma divertente. Judas era così aggraziato mentre facevamo yoga, perfino più di me.
Andai in classe con lui e aspettammo che arrivasse la professoressa di arte.
Quando entrò iniziò subito con le interrogazioni. Io ero stata già interrogata, quindi, non dovevo preoccuparmi.Dopo che molte persone furono interrogate, chiamò anche Judas.
"Wu, parlami dell'arte moderna.""Arte moderna, mh.
Per arte moderna si intende la moda, per moda intendo riviste come Cecì, Vogue, CQ, Cosmopolitan, eccetera. Oh, ma lei non può capirlo.
Ma questo giacchetto che indossa è dell'anno scorso? Oddio, è O-R-R-I-B-I-L-E, se vuole l'accompagno a fare shopping!" - disse il mio amico in modo altezzoso, saputello.
Cercai di trattenere una risata."JUDAS, TI METTO LA NOTA E.." - disse la professoressa arrabbiata per averle mancato di rispetto, ma non potette continuare la frase che venne interrotta dalla campanella che suonò.
Rimettemmo velocemente tutto il materiale scolastico nello zaino ed uscimmo.
"Donna, devi accompagnarmi dal parrucchiere, voglio cambiare colore di capelli.""D'accordo. Ma, mi accompagneresti a comprare il regalo a Cheyenne? È il suo compleanno" - dissi guardando la strada davanti a me.
"L'avevo dimenticato, cosa pensi di regalarle?"
"Non so, pensavo ad un set di tinte per capelli." - dissi accennando un sorriso.
***
Entrai nel locale insieme alle mie amiche. Andrew doveva essere già qui, ma non lo vidi.
Uscii fuori e lo notai appoggiato ad un muretto che fumava. Andai verso di lui.
"Ehy" - lo salutai e gli stampai un bacio sulle labbra.
Mi prese per i fianchi e poggiò la sua fronte contro la mia.
"Come sei bella. Mi piace questo vestito. Ti fa sembrare così innocente."
"Te lo strapperei di dosso" - sussurrò con voce roca.
(foto vestito)"Andrew!" - esclamai arrossendo.
"Ragazzi!" - disse entusiasta Alexander venendo verso di noi.
Alzai gli occhi al cielo. Questo qui era sempre in mezzo alle palle.Andrew lo salutò con un breve abbraccio ed io con un cenno della testa.
"Mi sembra di aver interrotto qualcosa, quindi vado via" - disse in modo malizioso guardandoci entrambi, poi se ne andò.
'Finalmente ha capito che doveva andarsene, idiota' pensai.
"Dai, entriamo sennò ci perdiamo la festa" - disse Andrew prendendomi per mano.***
"Hai qualcosa da prestarmi per dormire?"
Venne verso di me e mi porse la sua maglietta.
"Ecco" - disse per poi sbottonarmi il vestito.
Gli diedi le spalle e indossai la sua maglietta.Mi girò verso di lui e mi baciò.
"Come sei bella" - disse sorridendo."Me l'hai già detto" - dissi ridacchiando, poi sorrisi.
"Non smetterò mai di dirtelo."
Lo baciai e mi prese in braccio.
Si sedette sul letto ed io a cavalcioni su di lui, e continuammo a baciarci.
Le mie labbra sfioravano dolcemente le sue, e dei brividi percorrevano la mia schiena.
Il nostro bacio si faceva più intenso, e le nostre guance si tinsero di un rosso ciliegia.
E facevo passare lentamente le mie dita tra i suoi morbidi capelli scuri.
I nostri cuori sembravano più vicini e i nostri corpi più caldi, come se il calore del sole ci stesse avvolgendo.
Mi fece sdraiare e si mise accanto a me.
Mi abbracciò e le uniche parole che udii furono:
"Buonanotte piccola, ti amo."
Dopodiché caddi in un sonno profondo.