A Leap Of Faith

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Ero seduta al bordo del mio letto a fissare le nuove cose per il mio guardaroba. I vestiti di Melody erano ordinatamente piegati nel mio grande cesto verde della biancheria. Sebbene sarebbero finiti nel mio armadio, probabilmente non li avrei mai indossati. Forse li avrei utilizzati solo per stare in casa, come la maglietta preferita di Melody che usava per dormire e che mi lasciava utilizzare qualche volta.

Alcune sue cose che mia madre si era rifiutata di buttar via erano sparpagliate per la mia stanza.  Queste, includevano alcuni suoi profumi e delle vecchie foto. Alla vista di Melody sorridere accanto  a Mark non potei fare a meno di reprimere le lacrime. Ero brava a tenermi tutto dentro.
Era facile far finta che fosse tutto okay quando era esattamente il contrario.

"Sutton, farai tardi per la scuola", disse mia madre entrando in camera senza bussare.

Quando notò il mio aspetto, pigiama e capelli disordinati, sospirò. "Non ti senti bene tesoro?"

"Penso di avere l'influenza", mentii.

Lei sospirò. "Ti farò della zuppa prima di andare a lavoro. Intanto vuoi che ti porti qualche film?"

Scossi la testa. "Spegni soltanto la luce quando esci per favore."

Senza dire altro, mi stesi nel letto e mi rannicchiai comodamente. La familiare sensazione dei miei cuscini e delle coperte, mi fece sentire a mio agio. Afferrai il mio iPod e collegai le cuffie. Appena Lana Del Rey raggiunse le mie orecchie, chiusi gli occhi. Il dolce suono rilassante della sua voce bloccò quasi tutto; quasi.

Stavo quasi  per addormentarmi quando mia madre tornò in camera. Appoggiò una ciotola di zuppa fumante che sicuramente non avrei mangiato e mi tolse una cuffia.

"Ho fatto rimanere Mark, ha detto che vuole fermarsi un pò. Io vado, chiamami se hai bisogno di qualcosa."

Mi diede un piccolo bacio sulla guancia prima di attraversare la stanza. Mark apparve dopo che lei uscì dalla porta, e camminò lentamente verso il mio letto.

"La mangi?", chiese facendo un cenno verso la zuppa.

Scossi la testa e seppellii la faccia nel cuscino.

"Allora ne approfitterò io", disse cominciando a mangiare.

"Quindi vuoi dirmi perché eri così agitata alla festa?", chiese indifferente, come se non me lo avesse già chiesto un milione di volte.

Sospirando, mi misi a sedere e incrociai le braccia al petto. Forse con il trattamento del silenzio avrebbe smesso di chiedermelo.

"Andiamo Sutton."

"Sutton, per favore."

"So che me lo dirai."

"Ti sentirai meglio dopo esserti confidata."

"Pretendo il tuo diario!"

Se solo ne avessi uno...

"Fa finta di parlare con Vee , come se io fossi lei!"

"Qualcuno ti ha fatto qualcosa?"

Mark si fermò per un breve istante, e quasi credetti che avesse finito di parlare. "Si tratta di Colton? Ti ha offeso in qualche modo?"

Il suo tono era calmo, ma quando la seconda parte della domanda lasciò la sua bocca, sentii il mio cuore saltare fuori dal petto. Senza accorgermene, le mie mani si strinsero in piccoli pugni. Sentii le mie guance avvampare e velocemente guardai altrove.

"È lui!", urlò Mark trionfante.

"Sta zitto! Non sai di cosa stai parlando!"

Cercai di mantenermi calma e di contenermi. Il suo piccolo sorriso di vittoria si trasformò prima in un cipiglio e poi in un sorrisetto compiaciuto.

Red For Rebellious (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora