It's Just A Jacket

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"Okay, appena te lo dirò non capirne il senso sbagliato. Non sono dispiaciuto di averti portata nel magazzino la scorsa notte."

Colton Jones mi aveva fatta saltare giù da un dannato balcone per dirmi questo? Come se non lo sapessi già...

"Potresti dirmi qualcosa che non so?", replicai cercando di tenere calmo il mio tono.

Lui sospirò. "Ma c'è una ragione, ho bisogno di mostrarti qualcosa."

Colton tolse la sua giacca di pelle e la gettò a terra. Istantaneamente i miei occhi corsero verso le sue braccia che erano strette nella sua t-shirt. Lui accese la telecamera nelle sue mani e il mio sguardo si concentrò sul suo viso. I suoi occhi blu erano concentrati verso la telecamera e non riuscii a distogliere lo sguardo. Le lentiggini che punteggiavano leggermente il suo viso e le sue guance spiccavano nella luce notturna, e pensai a come sarebbe stato baciare ogni centimetro del suo viso sotto le stelle.

I suoi occhi incrociarono i miei e un sorriso attraversò il suo volto. "Stai ammirando il mio bellissimo viso?", chiese divertito.

Sentii le mie guance avvampare e ringraziai Dio che fosse buio. "No, penso che tu abbia un insetto."

La mano di Colton, istantaneamente si posò sul suo naso e io scoppiai a ridere. Quando realizzò che fosse uno scherzo sorrise. "Allora mi stavi davvero ammirando?"

"Nei tuoi sogni Jones."

"Tu sei nei miei sogni lentiggini."

Quando le parole lasciarono la sua bocca, sentii come se ogni cosa, anche i rumori degli animali e degli insetti tacquero. Lui mi guardò attentamente e sentii le mie guance andare a fuoco. Improvvisamente, il suono della mia voce risuonò nella notte, ma la mia bocca era chiusa. Abbassai lo sguardo al dispositivo nelle sue mani e mi vidi arrampicarmi su un trampolino.

L'ambiente del magazzino era uguale, e il mio stomaco si contorse al pensiero che potevamo essere catturati dalla polizia.

"Non dubitare di te stessa", disse Colton dalla telecamera, "dopo averlo fatto ti sentirai soddisfatta."

L'espressione impaurita sul mio viso era evidente, e ancor prima di accorgermene, fui in aria e caddi giù nel box. Colton chiuse rapidamente la telecamera e si girò a guardarmi.

"Perché mi hai mostrato questo?", domandai allacciandomi le braccia al petto.

Colton notò il mio movimento e si chinò per afferrare la sua giacca. Mi porse il suo pesante giubbino di pelle e io scossi la testa. "Indossala, starai al caldo."

Sospirando, portai il materiale sulle mie spalle e infilai le braccia nel giubbino che praticamente mi inghiottì, ma mi tenne al riparo dalla fresca aria notturna. Il familiare profumo di Colton mi arrivò alle narici, e presi un respiro profondo.

"Volevo mostrarti questo perché, anche se ti ho detto che quel posto non era mio, ti sei divertita e hai fatto qualcosa di coraggioso. Per qualcun altro potrebbe essere poco, ma hai affrontato una paura. Se ti avessi detto che avremmo infranto le regole entrandoci non saresti mai voluta venire."

"Hai ragione", dissi subito dopo.

Colton sospirò. "So che avrei dovuto dirtelo, e mi dispiace per averti mentito, ma non per avertici portata. È stato sorprendente vederti fare qualcosa del genere."

Le sue parole svolazzarono nell'aria, e i pensieri cominciarono a ronzare nella mia testa. Forse Colton aveva ragione, forse ero un pò rigida e noiosa, ma era così stupido il modo in cui mi faceva sentire; conflitta e confusa. E sì, ci eravamo divertiti ed ero saltata anche se stavo morendo dalla paura. Colton mi faceva sentire viva, non ordinaria.

Red For Rebellious (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora