"Signorina Bran, ho bisogno che mi dica cos'è successo esattamente."
La preside era in piedi davanti a me, con una tazza di caffè fumante in mano. La signora Johnson era una donna rigida, con i capelli corti rossi e due occhi da diavolo verdi. Avevo sentito delle voci su di lei, e sapevo che fosse spietata quando si verificavano atti di violenza a scuola.
Sospirando, abbassai lo sguardo alle mie mani. "Come ho già detto, non ricordo davvero molto. Ero davvero stanca questa mattina; loro non si sono mai piaciuti prima, questa cosa era destinata a succedere."
L'espressione sul suo viso diceva "non ti credo", e non la biasimavo. Ricordavo ogni singola parola tra Colton e me. Probabilmente non avrei mai dimenticato le cose che aveva detto. In ogni caso, Mark aveva incominciato la rissa, e se avessi detto questo alla preside, lui sarebbe stato sicuramente sospeso o espulso.
"Voglio sapere chi ha cominciato la rissa Sutton", disse tranquillamente abbassandosi sulla scrivania.
"Non lo so!", esclamai.
La signora Johnson battè le sue mani e si sedette sulla sedia. Avevo paura di lei, non c'era dubbio di questo, ma in nessun modo avrei messo Mark nei guai. Sarei andata io giù, prima di vedere lui cadere giù. Anche dopo l'intera questione, non avrei voluto mettere neanche Colton nei guai.
"Quindi vuoi dirmi che entrambi si sono dati un pugno nello stesso momento? Chi ha tirato il primo pugno Sutton?"
"Per amor di Dio, mi sembra di essere interrogata per un omicidio! Le risse succedono tutto il tempo, dia a loro una punizione e muoviamoci!"
Il mio sfogo mi sorprese, e non appena le parole uscirono fuori, coprii la mia bocca. La sorpresa negli occhi della preside era evidente mentre si alzò dalla sua sedia e incrociò le braccia al petto. "Bene, allora ti unirai alla loro punizione per aver nascosto le informazioni. Adesso puoi andare a pranzo."
Afferrai la mia borsa e in pochi secondi fui fuori dal suo ufficio. I suoi occhi indiavolati mi avevano quasi fatto dimenticare ciò che aveva detto Colton, ma niente mi avrebbe fermata dal pensare. Come aveva potuto dire quelle cose di Melody e me? Lui sapeva quanto ero sensibile quando si trattava di lei, eppure aveva scelto il mio punto debole. Non aveva senso, Colton non agiva così.
Forse non lo conoscevo così bene come pensavo.
O forse era così ferito da quello che avevo detto che aveva pensato bene di farlo anche lui.
"Sutton sei viva!", urlò Vee non appena girai l'angolo del corridoio.
Tirò le sue braccia attorno a me drammaticamente. "Pensavo che non ti avrei mai più rivista dopo che sei entrata nel suo ufficio.".
"Non essere così drammatica", dissi roteando gli occhi. "Ad ogni modo, qual è il verdetto tra Mark e Colton?"
"Sospesi per il resto della giornata, tre settimane di servizi comuni e tre settimane di punizione."
"Non è così male."
"Per la signora Johnson è come una vacanza. Cosa ti ha chiesto?"
"Non importa. Ma mi unirò a Mark e Colton per le loro punizioni, o almeno, parte di loro", replicai mentre entravamo in mensa.
Vee boccheggiò. "Cosa? Ma tu non hai fatto niente! Lei non può fare questo!"
"Ho nascosto le informazioni, o così ha detto. Questa è la mia punizione per non aver collaborato", le dissi.
La mensa sembrava tranquilla quando arrivammo per prendere il pranzo. Alcuni occhi si posarono su di me un pò troppo a lungo, ma in pochi secondi, tutti sembrarono ritornare a chattare di nuovo.
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Red For Rebellious (Italian Translation)
RomanceIn confronto alla bellissima ed estroversa Melody, Sutton Bran ha sempre vissuto nell'ombra della sorella maggiore come una ragazza timida e innocente. Le capita comunque di attirare l'attenzione del misterioso "bad boy" Colton Jones. Lui le ruba il...